Il notaio esiste solo in Italia? Come funziona dove non c’è

Isabella Policarpio

29 Gennaio 2019 - 13:16

Il notaio non esiste solo in Italia ma è diffuso nella maggior parte dei Paesi europei e negli Stati che adottano il Civil Law. Ecco come funziona dove non il notaio non c’è.

Il notaio esiste solo in Italia? Come funziona dove non c’è

Spesso ci si chiede se si possa fare a meno del notaio e come funzionano i contratti di compravendita e le successioni nei Paesi dove il notaio non esiste.

Molti pensano che il notariato sia diffuso solo in Italia, in realtà esso è previsto in 87 Paesi nel mondo, di cui 22 in Europa.

Invece, negli Stati dove vige il Common Law esiste la figura del “public notary” che ha poteri e responsabilità ridotte, tanto che i cittadini sono spesso obbligati a rivolgersi ad avvocati o assicurazioni private, con una spesa spesso equivalente - se non maggiore - a quelle sostenute in Italia.

Dove esiste il notaio?

L’Italia non è l’unico Paese al mondo ad avere la figura professionale del notaio, ma esso è presente in ben 87 Stati sparsi per il globo, di cui 22 in Europa.

In tutti i Paesi che lo prevedono, il notaio è professionista con un alta formazione giuridica, formato e selezionato tramite un concorso pubblico. Ovunque il notaio riveste una posizione super partes e quindi offre la sua assistenza legale in maniera imparziale, in qualità di garante del corretto svolgimento degli adempimenti amministrativi e tributari.

La funzione del notaio è sempre la stessa: operare un controllo di tipo preventivo sugli atti di libera disposizione dei privati cittadini per il evitare, o comunque ridurre, il contenzioso successivo.

Il notariato italiano, di stampo latino, ha dei vantaggi riconosciuto a livello internazionale, tanto che il nostro modello notarile sta trovando applicazione in molti parti del globo dove prima non era previsto o aveva funzioni e responsabilità differenti.

In particolare, il modello italiano si sta diffondendo in Paesi molto lontani dalla cultura latina, per costumi e per storia, come ad esempio Cina, Indonesia, Giappone, Vietnam e Russia. Inoltre Il notaio latino/italiano ha ormai piena applicazione in quasi tutti i Paesi dell’Est Europa, ai quali si aggiungono anche alcuni Stati degli U.S.A, come la Lousiana e la Florida.

Come funziona dove il notaio non c’é?

Anche se il ruolo del notaio è internazionalmente riconosciuto, ci sono dei Paesi dove non esiste, non è mai esistito e si continua a farne a meno. Si tratta dei Paesi che si avvalgono del sistema di Common Law, quindi l’Irlanda, il Regno Unito, gli Stati Uniti d’America, l’Australia, il Canada e Hong Kong.

In questi Paesi esiste la professione di “public notary” che, nonostante l’assonanza con il termine latino, ha funzioni e responsabilità molto più limitate. Detto in maniera semplice, il public notary è responsabile solamente dell’autenticità delle firme dei privati. Quindi, tanto per fare un esempio, il privato cittadino che compra o acquista un immobile deve rivolgersi ad un avvocato e sostenere delle spese assicurative che possano tutelarlo in caso di contenzioso, con costi complessivi talvolta molto elevati.

In pratica il public notary non certifica l’attendibilità dei dati che inserisce nei registri immobiliari o dei rapporti societari, a differenza di quanto accade dove c’è il notaio di tradizione latina.

Data la scarsa sicurezza dei rapporti conclusi davanti al public notary, molti cittadini preferiscono stipulare delle assicurazioni private specializzate in materia di sicurezza giuridica, in quanto unico modo con cui tutelarsi in caso di danni derivanti dagli acquisti immobiliari.

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