L’espansione della Russia in Ucraina è solo l’inizio? Secondo l’amministrazione Biden sì. Ecco quali sono i Paesi che rischiano le attenzioni russe.
Dopo l’Ucraina ci sono altri Paesi a rischio invasione? Secondo il presidente americano Joe Biden “le ambizioni di Putin sono molto più grandi dell’Ucraina”. L’idea di Vladimir Putin è quella di allargarsi in altri Paesi e, sempre utilizzando le parole di Biden: “ristabilire l’Unione sovietica”. Quanto di questa affermazione è vero non ci è dato saperlo e dei piani di Putin possiamo solamente fare supposizioni.
Si può supporre, per esempio, che la guerra in Ucraina, che prosegue ormai da tre giorni, faccia parte di un piano più ampio di riconquista dei precedenti confini dell’Urss o del loro allargamento. Tale idea è supportata da una serie di mosse che hanno preceduto l’invasione dell’Ucraina, come le azioni in Georgia nel 2008 o le minacce rivolte a Finlandia e Svezia.
Su questa ipotesi di ritorno alla “magnificenza” dell’Urss, possiamo ipotizzare quali sono i Paesi più a rischio di attenzioni sgradite da parte della Russia. Tra questi vanno sicuramente citati Polonia e Romania, ma sono diversi i Paesi che hanno alzato lo stato di allerta negli ultimi mesi, come anche Estonia, Lettonia e Lituania.
Quali sono i Paesi più a rischio: le attenzioni russe verso un nuovo spazio vitale?
Prendiamo per vera l’ipotesi del presidente statunitense Joe Biden - condivisa anche da diversi esperti di storia e politica Russa - e proviamo a immaginare quali sono i Paesi più a rischio. Non è un gioco che punta il dito verso i più sfortunati; ognuno dei Paesi che potrebbe rientrare nella sfera di interesse russo è nella lista per un motivo.
Dopo la spiegazione “storica” di Vladimir Putin, volutamente revisionata e manipolata in chiave russo-centrica - ci si può aspettare lo stesso gioco in altre circostanze e con altri Paesi. Una tra queste è sicuramente la Moldavia. La Moldavia è una delle ex-repubbliche sovietiche tra le più piccole e che ha già perso una parte del proprio territorio, autoproclamato repubblica indipendente. Si tratta della Transnistria (espressione che significa “oltre il fiume Dnestr”), uno Stato non riconosciuto dall’Onu e sul quale è calata una pesante cappa di timore nei confronti della Russia.
La Moldavia teme l’espansione russa quanto la Romania che, come membro della Nato, ospita truppe e mezzi militari, oltre a rappresentare una zona cuscinetto e di confine tra l’Europa centrale e l’Ucraina. Discorso analogo per la Polonia, verso la quale, proprio in questo momento, si stanno dirigendo i carri armati russi. La possibilità di un’invasione in Polonia è da escludere, molto più probabile è il tentativo di accerchiare l’Ucraina e isolarla dai Paesi di confine che stanno accogliendo i rifugiati.
Infine, in uno scenario di delirio di conquista neo-sovietica, si possono immaginare altri Paesi in pericolo. Stiamo parlando di: Finlandia e Svezia (già minacciate in passato per l’avvicinamento alla Nato) ed Estonia, Lettonia e Lituania. Questi ultimi, invece, sono membri della Nato e questo dovrebbe tenerli maggiormente al sicuro.
Quali sono i Paesi dove la Russia ha già allungato le mani
Oltre ai Paesi già nominati, ci sono diversi altri Paesi sui quali la Russia ha già allungato i propri tentacoli. Gli stessi Paesi che hanno confermato la loro vicinanza e alleanza a Putin. Si tratta di Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Turkmenistan e Tagikistan.
L’ultimo in linea temporale è stato il Kazakistan che, tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022 ha richiesto l’intervento russo per placare una serie di proteste popolari. La Russia ha “riportato l’ordine”. Un’influenza simile è presente anche in un altro Paese, ovvero l’Armenia. L’Armenia è appoggiata dalla Russia nel lungo conflitto contro l’Azerbajgian per la regione del Nagorno-Karabakh.
La sfera di influenza, diretta e indiretta, passiva o attiva, della Russia si riversa in molteplici Paesi. In questi giorni difficili siamo tutti con il fiato sospeso in attesa di conoscere il futuro dell’Ucraina e, di conseguenza, il futuro di molti altri Paesi che potrebbero interessare alla Russia come parte di un piano più ampio. Che l’amministrazione Biden abbia torto? In molti - tranne gli alleati russi - sperano di sì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA