Adozione di maggiorenne, quanto costa? Procedura e a cosa serve

Isabella Policarpio

28/05/2019

Adozione di maggiorenne, quanto costa? In Italia è possibile anche adottare dei maggiorenni ma solo nel rispetto di alcuni requisiti. Ecco normativa, procedura e costi.

Adozione di maggiorenne, quanto costa? Procedura e a cosa serve

Adozione di maggiorenne, quanto costa? Come funziona?

Nel nostro ordinamento è possibile adottare anche soggetti che hanno compiuto il 18° anno di età, ma solo rispettando precisi requisiti, diversi rispetto a quelli stabiliti per l’adozione ordinaria, dalla quale si differenzia anche per la funzione.

Infatti, l’adozione di maggiorenne è uno strumento che tutela innanzitutto l’interesse dell’adottante: generalmente si tratta di persone senza figli che desiderano trasmettere il proprio cognome ed il patrimonio di famiglia, oppure che vogliono fornire un’assistenza duratura ad un soggetto bisognoso, ad esempio una persona affetta con handicap.

Con l’adozione di maggiorenni, la persona acquista la qualifica di figlio adottivo, esattamente come accade nella normale procedura di adozione, tuttavia sono presenti altre differenze.

Vediamo quali sono le peculiarità dell’adozione di maggiorenni: chi può adottare e quali sono i requisiti richiesti dalla normativa vigente.

La normativa italiana

L’adozione di maggiorenni è disciplinata dagli articoli 291 e ss. del Codice Civile, modificati dalla legge n. 184 del 1983, ed è un istituto notevolmente diverso dall’adozione di minore.

La differenziazione tra i due istituti è giustificata dal fatto che la persona maggiorenne ha già acquisito la capacità di agire (cioè la capacità di porre in essere atti che vanno ad incidere su situazioni giuridiche di cui è titolare).

Gli effetti dell’adozione di maggiorenni si producono dalla data di emissione del provvedimento, a partire dalla quale la persona acquisisce la qualifica di figlio adottivo. Per l’adottato si producono gli effetti seguenti:

  • assume il cognome dell’adottante e lo antepone al proprio;
  • conserva tutti i diritti e doveri verso la sua famiglia di origine;
  • acquista i diritti successori nei confronti dell’adottante ma non dei suoi parenti.

L’ adottante invece non acquista rapporti civili con la famiglia dell’adottato e neanche i diritti successori.

Adozione maggiorenne: i requisiti

La normativa vigente prevede requisiti specifici per poter adottare un maggiorenne. Nel dettaglio:

  • l’adottante deve avere compiuto 35 anni e deve superare di almeno 18 anni l’età di adottato;
  • l’adottante non deve essere necessariamente coniugato ma, qualora lo fosse, l’altro coniuge non ha l’obbligo di adottare a sua volta;
  • l’adottato deve esprimere il suoconsenso all’adozione;
  • i genitori, il coniuge e i figli (sia legittimi che naturali) dell’adottato devo dare il loro consenso.

Il legislatore prevede anche alcune deroghe:

  • all’età: significa che il tribunale può autorizzare l’adozione se l’adottante ha raggiunto almeno 30 anni di età, ferma restando la differenza di 18 anni, in particolari circostanze rimesse alla valutazione del giudice;
  • all’assenso: in quanto il tribunale può pronunciare l’adozione anche in caso di opposizione da parte dei genitori, del coniuge o dei figli se ritiene che il rifiuto sia svantaggioso per l’adottato.

Il procedimento

La domanda di adozione di maggiorenne deve essere presentata al presidente del tribunale dove risiede l’adottante, ed in alcuni casi è richiesta la presenza di un legale.

Dopo il deposito dell’istanza il Tribunale fissa l’udienza di comparizione dove tutte le parti interessate (compresi i genitori, il coniuge e il figlio dell’adottato) dovranno comparire per esprimere il loro consenso. Una volta ottenuti i consensi necessari, il Tribunale verifica il rispetto dei requisiti e autorizza l’adozione con sentenza definitiva, poi la cancelleria dovrà comunicarla all’Ufficiale dello stato civile per l’annotazione a margine dell’atto di nascita dell’adottato.

I costi del procedimento variano a seconda della presenza o meno degli avvocati: per proporre la domanda in Tribunale occorre versare un contributo unificato di 98 euro e una marca da bollo da 27 euro, in più per la registrazione della sentenza che decreta l’adozione bisogna versare un importo di 200 euro mentre la parcella dell’avvocato varia in base all’onorario richiesto.

Revoca dell’adozione del maggiorenne

In aggiunta a ciò precisiamo che l’adozione può essere revocata in due casi:

  • per indegnità dell’adottato, per esempio se prova ad uccidere l’adottante, il suo coniuge, o suoi parenti, o se commette nei loro confronti un delitto punibile con una condanna non inferiore a 3 anni. La revoca è pronunciata dal tribunale su domanda dell’adottante;
  • per indegnità dell’adottante, qualora sia l’addottante a commettere un delitto punibile con una condanna non inferiore a 3 anni nei confronti dell’adottato o dei suoi cari. In tal caso la revoca dell’adozione è pronunciata dal tribunale su domanda dell’adottato.

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