I prezzi del Bitcoin non riescono a superare la barriera dei 10.000 dollari. Vediamo come impostare una possibile strategia operativa
Lo scorso 2 giugno, il Bitcoin ha nuovamente tentato di superare il “muro” dei 10.000 dollari, il quale ha respinto i prezzi portandoli a dare vita ad un modello assimilabile a una Pin bar bearish.
Xbt/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Nelle ultime due sedute poi, i corsi non sono riusciti a riprendere forza, iniziando a veleggiare a ridosso della linea di tendenza ottenuta collegando i massimi del’8 e 15 maggio 2020.
Se la pressione dei venditori dovesse incrementare portando i prezzi al di sotto di 9.290 dollari in primis, per poi passare alla rottura dei supporti di area 8.900, si avrebbe un’indicazione ribassista piuttosto forte.
Si deve infatti considerare che i corsi continuano a rimanere all’interno di un downtrend, e che l’RSI settato a 14 periodi ha messo a segno una divergenza di inversione bearish.
Per avere un ritorno della positività invece, i compratori dovrebbero riuscire a superare quota 10.400 dollari, che invaliderebbe la candela di reversal del 2 giugno 2020 e metterebbe le quotazioni nella condizione di interrompere la serie di massimi decrescenti.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative sul Bitcoin
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare delle strategie di natura short in caso di discesa dei corsi a 9.290 dollari. Lo stop loss sarebbe localizzato a 10.400 dollari, mentre l’obiettivo principale a 8.050 dollari. Il target finale sarebbe invece identificabile a 8.000 dollari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA