Ci sono una serie di consigli, tra cui bere l’acqua del rubinetto, che per gli scienziati di Harvard compongono una dieta perfettamente sana. Ecco quali.
Un recente studio di Harvard ha scoperto un trucco (che forse per molti non è così segreto) per migliorare la propria salute: l’acqua.
Infatti, come molti sanno, seguire una dieta specifica e bere semplice acqua del rubinetto può ridurre il rischio di morte prematura del 30%.
Sulla base anche dell’utilizzo dell’acqua del rubinetto si è recentemente sviluppata una dieta, chiamata «Dieta della Salute Planetaria». La dieta ha però una interessante novità: non solo promette di migliorare la nostra salute, ma aiuta anche a salvare il pianeta. In questo articolo ti saranno fornite tutte le informazioni necessarie per approcciarti a questa dieta.
Il legame tra salute e ambiente: un nuovo modo di intendere le diete
Molti di noi conoscono il fenomeno della «diet culture». Esso è stato un trend che ha spopolato in Europa fino a pochi anni fa ma che (fortunatamente) ora sta smettendo di essere così diffuso.
Si tratta di un fenomeno che enfatizza la perdita di peso come il principale indicatore di salute e valore personale. Questa cultura promuove un ideale di bellezza irrealistico e spesso irraggiungibile, creando un ciclo di diete drastiche e insostenibili che possono danneggiare sia la salute fisica che mentale.
Fortunatamente, oggi stiamo assistendo a un cambiamento positivo. L’attenzione si sta spostando verso un’alimentazione che mette al primo posto la salute generale e la sostenibilità ambientale. Questo approccio riconosce che una dieta equilibrata e sostenibile non solo migliora il benessere individuale, ma contribuisce anche alla preservazione del nostro pianeta.
La «dieta della salute planetaria» si distingue dalle diete tradizionali proprio per questo. Infatti non si concentra principalmente sulla forma fisica, ma mira a migliorare la nostra salute personale e a proteggere il futuro del pianeta. In un contesto in cui le energie rinnovabili e le riforestazioni non bastano a compensare l’impatto dell’industria alimentare, cambiare le nostre abitudini alimentari diventa fondamentale.
Il menù ideale per combattere il cambiamento climatico
L’industria alimentare utilizza il 40% delle terre emerse e il 70% dell’acqua dolce disponibili, contribuendo al 30% delle emissioni di gas serra. Basti pensare che in Germania, gran parte dei cereali e dei semi oleosi prodotti viene utilizzata per alimentare gli animali da macello. Modificando la nostra dieta, possiamo favorire pratiche agricole più sostenibili e ridurre l’impatto ambientale.
Allora, cosa dobbiamo mangiare per seguire la «dieta della salute planetaria»? Secondo gli esperti, la dieta dovrebbe includere 2.500 kcal al giorno, suddivise in:
- Verdure: 300 grammi
- Frutta: 200 grammi
- Cereali integrali: 230 grammi
- Patate: 50 grammi
- Latte e latticini: 250 grammi
- Legumi: 75 grammi
- Noci: 50 grammi
- Pesce: 28 grammi
- Carne rossa: 14 grammi
- Pollame: 29 grammi
- Uova: 13 grammi
- Grassi: 52 grammi (principalmente oli insaturi)
- Zucchero: 31 grammi
Ma c’è un segreto che rende tutti questi consigli ancora più efficaci ed è bere acqua del rubinetto. Infatti nella dieta planetaria l’acqua del rubinetto è la bevanda consigliata. Al contrario invece dolci, caffè e alcolici non sono inclusi nelle linee guida.
Un libro di cucina per facilitare il cambiamento
A tal proposito gli scienziati hanno creato un libro di cucina: “Eat Good - il libro di cucina che cambia il mondo”. Il testo offre ricette pratiche basate sulla dieta della salute planetaria. Si tratta di un progetto redatto da Johan Rockström e Malin Lundqvist che include piatti per migliorare la propria salute e forma fisica, oltre a consigli per evitare sprechi alimentari.
Uno studio di Harvard basato su dati di circa 200.000 persone ha dimostrato che seguire questa dieta può ridurre il rischio di cancro, malattie cardiache e polmonari, diminuendo così il tasso di mortalità del 30%. Questo è particolarmente rilevante per chi vive nei paesi industrializzati, dove la dieta ricca di prodotti animali, grassi malsani e zuccheri è comune.
Una sfida necessaria per noi e per l’ambiente
Sebbene la “dieta della salute planetaria” richieda uno sforzo significativo, specialmente per chi è abituato a cibi pronti o a mangiare fuori, il suo impatto è visibile già dai primi tempi. Il risultato che restituisce è positivo sulla salute e sull’ambiente.
Seguire questa nuova dieta è una sfida che vale la pena affrontare. La Commissione Eat-Lancet, composta da esperti internazionali, sottolinea l’importanza di questo cambiamento, soprattutto nei paesi occidentali. Un’importanza che non riguarda solo la forma fisica ma che è cruciale per nutrire la popolazione mondiale in modo sostenibile entro il 2050.
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