Un neuroscienziato ha scoperto che il modo di vedere il verde e il blu è soggettivo. Ha creato così questo test diventato vitale. Tu che colore vedi?
C’è un sito web che è diventato virale e sta facendo impazzire tantissime persone. Un sito web creato da un neuroscienziato visivo dove è presente una schermata divisa in due tonalità di colore: verde e blu. Si tratta di un test che punta ad accertare come la percezione visiva di un colore nell’essere umano è soggettiva. C’è chi tende a vedere il verde in quella foto e chi invece il blu.
Tutto l’esperimento è nato grazie ad una coperta. Come raccontato dal The Guardian, il dottor Patrick Mineault, neuroscienziato visivo, ha discusso in casa con sua moglie, la dottoressa oftamologa Marissé Masis-Solano, sul colore di una coperta. Il dottore pensa sia inequivocabilmente verde, la dottoressa pensa invece al contrario che sia blu. Dalla discussione per il colore di quella coperta è nata la curiosità di capire come le persone percepiscono i colori da un punto di vista visivo e perché il risultato è spesso differente.
Il dottor Patrick Mineault ha ideato un sito web, ismy.blue, dove è presente un semplice test. Nel sito c’è una schermata con un colore e viene chiesto all’utente di selezionare se crede che sia verde o blu. Man mano che si va avanti con le risposte la schermata cambia sempre più tonalità fino a quando non si arriva al risultato del test, con il sito che ti dice in quale punto dello spettro percepisci il verde e il blu rispetto ad altri che hanno fatto il test e ti dice quindi se il tuo cervello tende a percepire visivamente maggiormente il blu o il verde. Il sito ha suscitato la curiosità di tantissime persone e in poco tempo è diventato virale generando oltre 1,5 milioni di visite dal suo lancio all’inizio di agosto.
Quello che emerge è che la percezione visiva è soggettiva e il risultato del test difficilmente è uguale tra una persona e un’altra.
Come percepisce i colori il nostro cervello
Il nostro cervello è programmato per distinguere i colori tramite cellule retiniche chiamate coni. La maggior parte delle differenze di tonalità sono dovute al daltonismo, che colpisce un uomo su 10 e una donna su 100. Altri motivi di queste differenze possono essere dovuti ad aspetti culturali o di lingua.
Sebbene questa teoria continui a essere oggetto di accesi dibattiti, il linguaggio influenza il modo in cui comunichiamo le idee. Tornando al nostro test della tonalità, c’è da dire che ci sono delle variabili che potrebbero falsare il risultato come età, modello di laptop, impostazioni del display, l’orario. In particolare la modalità notte dello schermo lo rende con una luce più calda e questo fa apparire i blu più verdi. Il consiglio quindi è usare per tutti la stessa impostazione dello schermo.
Il dottor Patrick Mineault, nonostante il test stia trovando ampio risalto tra la popolazione, al momento sembrerebbe non intenzionato a rendere pubblici i risultati totali del test, per capire in percentuale quante persone tendono maggiormente al blu e quante al verde.
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