La Cina ha scoperto un nuovo modo per produrre energia pulita

Giorgia Bonamoneta

18 Agosto 2024 - 20:11

La Cina sta compiendo passi significativi verso un futuro più pulito, uno di questi è un modo nuovo di produrre energia pulita. Ecco come.

La Cina ha scoperto un nuovo modo per produrre energia pulita

La Cina, il più grande emettitore di gas serra al mondo, sta emergendo come un leader inatteso nella produzione di energia pulita. Dati recenti mostrano che, nella prima metà di quest’anno, il Paese ha aggiunto una capacità di generazione di energia pulita pari a tutta l’energia prodotta dal Regno Unito in un anno.

La rapida crescita potrebbe rappresentare una svolta nella lotta globale contro il cambiamento climatico, ma ci sono degli ostacoli all’orizzonte.

La rivoluzione delle energie rinnovabili in Cina: cosa sta facendo

La trasformazione energetica in Cina è impressionante. Nel 2023, il Paese ha installato 293 gigawatt di capacità di generazione da fonti eoliche e solari, superando per la prima volta la capacità delle sue centrali a carbone. Secondo le previsioni, entro il 2026 l’energia solare potrebbe diventare la principale fonte di energia del Paese, con una capacità superiore a 1,38 terawatt.

L’espansione delle energie rinnovabili è stata accompagnata da un calo della produzione di elettricità da carbone e gas, diminuita del 5% a luglio rispetto all’anno precedente. Anche il settore automobilistico cinese sta contribuendo alla riduzione delle emissioni, con veicoli elettrici e ibridi che rappresentano oltre la metà delle nuove auto vendute a luglio. Il settore dell’acciaio sta subendo trasformazioni significative, con nessuna nuova autorizzazione per impianti a carbone concessa nella prima metà dell’anno.

Ancora carbone: il primo ostacolo alla completa transizione

Nonostante questi progressi, la sfida per la Cina rimane enorme. Sebbene la crescita della capacità di energia pulita sia impressionante, il carbone continua a fornire il 60% dell’energia elettrica del Paese. Anche se il ritmo delle nuove aggiunte di centrali a carbone è in diminuzione, il carbone resta al centro del settore energetico cinese, creando un paradosso: da un lato, la Cina investe nelle energie rinnovabili; dall’altro, continua a costruire nuove centrali a carbone.

Alcuni ritengono che la Cina abbia già raggiunto il picco delle sue emissioni di gas serra, forse già a febbraio di quest’anno. Se confermato, questo potrebbe avere ripercussioni significative per il clima globale. Altri avvertono che la situazione potrebbe cambiare rapidamente, soprattutto se il governo cinese decidesse di stimolare la crescita economica attraverso settori ad alta intensità energetica come la costruzione e l’acciaio.

Il futuro delle emissioni della Cina dipenderà in gran parte dalle scelte politiche che il paese farà nei prossimi anni. Se la Cina riuscirà a mantenere la rotta attuale e a spostare la crescita verso settori meno dipendenti dall’energia, potrebbe segnare l’inizio di un declino a lungo termine delle sue emissioni di carbonio. Altrimenti, il mondo potrebbe vedere un ritorno a livelli di emissioni più elevati, con conseguenze disastrose per il clima globale.

Il ruolo della politica globale: verso le elezioni Usa

Il carbone rimane il nodo cruciale. Anche con il rapido aumento della capacità di energia rinnovabile, il carbone rappresenta ancora una parte significativa del mix energetico cinese. L’uso continuo del carbone rende difficile ottenere quella drastica riduzione delle emissioni che il mondo necessita per evitare le peggiori conseguenze del cambiamento climatico.

Il contesto politico globale però potrebbe giocare un ruolo decisivo. Se gli Stati Uniti intensificheranno la pressione sulla Cina affinché riduca le sue emissioni, specialmente nel contesto degli accordi internazionali sul clima, la Cina potrebbe essere costretta ad accelerare ulteriormente la sua transizione energetica. Lo scenario si attuerebbe in caso, per esempio, di sconfitta di Donald Trump.

In caso contrario, l’ex presidente è stato chiaro: uscirà dagli accordi di Parigi e anche gli Stati Uniti si sfileranno dalle politiche di energia green, peggiorando la condizione globale. Inoltre sulla Cina si potrebbe intensificare la pressione di un cambiamento.

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