Codice fiscale condominio: come si richiede e quando è obbligatorio

Patrizia Del Pidio

16/09/2024

Come si richiede il codice fiscale di un condominio, quando è obbligatorio averlo e chi deve richiederlo? Vediamo tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

Codice fiscale condominio: come si richiede e quando è obbligatorio

Cos’è il codice fiscale del condominio, quando è obbligatorio e come si richiede? Per il codice civile il condominio è un istituto che indica la comproprietà delle parti comuni di un immobile composto da più unità immobiliari.

Il codice fiscale, infatti, non serve all’identificazione solo delle persone fisiche, ma anche per soggetti differenti. A prevedere l’obbligo è l’articolo 2, comma 1 del Dpr 605 del 1973:

Sono iscritte all’anagrafe tributaria, secondo un sistema di codificazione stabilito con decreto del Ministro per le finanze, le persone fisiche, le persone giuridiche e le società, associazioni ed altre organizzazioni di persone o di beni prive di personalità giuridica, alle quali si riferiscono i dati e le notizie raccolti ai sensi dell’art. 1, o che abbiano richiesto l’attribuzione del numero di codice fiscale a norma dell’art. 3.
Le modalità per la cancellazione dall’anagrafe tributaria dei soggetti estinti sono stabilite con decreto del Ministro per le finanze.

Comprendere la funzione giuridica del condominio chiarisce anche le responsabilità legali e amministrative che ricadono sul singolo proprietario delle unità immobiliari o sull’intero edificio (e rientrano in questo perimetro eventuali imposte, contributi o prestazioni lavorative, nel caso il condominio abbia un portiere o un giardiniere, per esempio). Il condominio, quindi, deve essere inteso come un’organizzazione di persone che, pur non configurandosi come personalità giuridica, deve essere identificata con un codice fiscale di condominio.

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Cos’è il codice fiscale del condominio e a cosa serve

Il condominio viene identificato con un codice fiscale composto da 11 caratteri alfanumerici (a differenza di quello che identifica le persone fisiche che è composto da 16 caratteri alfanumerici). Questo codice, univoco, identifica l’edificio dal punto di vista fiscale: il condominio, infatti, diventa sostituto di imposta per quel che riguarda le ritenute di acconto per le spese condominiali.

Si tratta di un codice identificativo necessario anche per chi deve emettere fattura al condominio (si pensi, ad esempio, alla ditta edile che ha eseguito i lavori nelle aree comuni dello stabile che deve emettere fattura per ricevere il compenso).

Come si compone il codice fiscale condominiale?

Come accade anche al codice fiscale delle persone, ogni carattere del codice fiscale condominiale ha un significato ben preciso:

  • i primi 7 caratteri servono a identificare il condominio;
  • l’ottavo, il nono e il decimo carattere servono a identificare l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente;
  • l’undicesimo carattere è di controllo.

Dove e come trovare il codice fiscale di un condominio

Per chi deve emettere una fattura a un condominio è indispensabile essere in possesso del codice fiscale che lo identifica. Trovare il codice fiscale di un condominio non è difficile: basta accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate, nella sezione dedicata, e inserire l’indirizzo del condominio.

In alternativa, se non si ha molta praticità con la tecnologia, ci si può recare direttamente presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate di competenza, e richiedere il codice fiscale all’operatore.

Il codice fiscale in questione, inoltre, può essere trovato anche su qualsiasi documento siglato che interessa lo stabile (e dovrebbe essere presente anche sull’atto di acquisto di ciascuna delle unità immobiliare che lo compongono).

Va specificato, in ogni caso, che a differenza di quello che accade con il codice fiscale delle persone fisiche che può essere ricavato se si conoscono nome, cognome, data e luogo di nascita, per i condomini non si può trovare autonomamente.

Codice fiscale condominiale: quando è obbligatorio?

Ogni condominio è obbligato ad avere un codice fiscale che lo identifichi, tuttavia se lo stabile non rientra nell’obbligo di nominare un amministratore, non si è obbligati neanche a richiedere il codice fiscale.

L’obbligo di nomina di amministratore di condominio sussiste, in base a quello che stabilisce l’articolo 1129 del Codice Civile, quando i condomini sono più di 8: di conseguenza l’obbligo di dotarsi di un codice fiscale sussiste sono in presenza di condomini in cui siano presenti più di 8 condomini.

Anche se per gli stabili con meno unità immobiliari, quindi, l’obbligo di dotarsi di un codice fiscale non esiste, è sempre consigliabile richiederlo per poter godere delle eventuali detrazioni fiscali che spettano per eventuali lavori di ristrutturazione delle parti comuni.

Richiesta del codice fiscale del condominio: come farla

La richiesta del codice fiscale del condominio può essere avanzata sia dall’amministratore che da uno qualsiasi dei proprietari delle unità immobiliari che compongono lo stabile, se l’amministratore non c’è.

Come si presenta la richiesta del codice fiscale? Deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate competente territorialmente compilando il modello AA5/6. Lo stesso modello si compila anche in caso di variazioni dei dati del condominio (che portano anche alla variazione del codice fiscale).

Modello AA5/6
Codice fiscale di condominio

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