Come riattivare i link di Maps nelle ricerche su Google (e perché sono spariti)

Emanuele Di Baldo

25 Luglio 2024 - 16:49

Le nuove regole europee per agevolare la competitività su internet stanno cambiando le ricerche su Google: ecco perché sono scomparsi i link di Maps e cosa fare per riattivarli.

Come riattivare i link di Maps nelle ricerche su Google (e perché sono spariti)

Si chiama Digital Markets Act ed è una direttiva che arriva direttamente dall’Unione Europea e che sta modificando il nostro modo di fare ricerche - anzi, di trovare risultati - su Google. D’altronde «Big G» è il più amato in assoluto, non solo in Italia, e qualsiasi cosa accada in termini di funzionalità e aggiornamenti sulla piattaforma è sotto gli occhi di tutti in poco tempo. Ebbene, tanti si saranno chiesti perché sono spariti i link di collegamento a Google Maps quando si digita una qualsiasi chiave di ricerca. Il motivo è presto detto: per salvaguardare la competitività delle aziende che operano su internet, dato che Google (e non solo) tende ad «accerchiare» l’utente, potendo fornire servizi in grado di monopolizzare il mercato e gestendo, di fatto, le esigenze degli internauti a piacere.

Va comunque rimarcato che questo è un merito che si è costruito negli anni Google, il quale, così come Apple nel mondo della telefonia e della comunicazione, ha potenziato e ottimizzato prima di altri le proprie estensioni, costringendo, di fatto, milioni di attività ad adeguarsi alle sue logiche.

Cerchiamo di capire meglio, però, perché e da dove nasce questo cambiamento e come si possono, in ogni caso, ripristinare le impostazioni per tornare a far comunicare le differenti piattaforme di Google, come, ad esempio, Google Search con Google Maps.

Digital Market Act: la direttiva europea per la «salvaguardia» della competitività

Prima di capire come riabilitare i collegamenti a Google Maps all’interno delle ricerche Google, è importante capire perché è stata operata la scelta di schermare alcuni servizi. O meglio, è l’Unione Europea che ha obbligato i cosiddetti gatekeeper ha limitare la visibilità di alcuni servizi per garantire una competitività online più trasparente.

La prima premessa necessaria, dunque, è inquadrare chi sono questi gatekeeper. Si tratta di un concetto abbastanza semplice, dato che con questo nome inglese (che in italiano si può tradurre con «guardiani») si intendono quei colossi di internet che spesse volte sfruttano la propria egemonia per indirizzare gli utenti a piacimento, cancellando, di fatto, qualsiasi altro piccolo concorrente. In parole povere, sono gatekeeper le aziende che possiedono almeno 45 milioni di utenti attivi al mese (100 mila business l’anno) in Europa e più di 7,5 miliardi di fatturato annuo. Dati questi numeri, non sono molti coloro che ne fanno parte: possiamo citare, tra gli altri, Meta (Facebook e Instagram), Microsoft, Amazon, Apple e, ovviamente, Google.

La seconda premessa è relativa al fatto che il Digital Market Act, sebbene molto duro negli obiettivi, assume ancora oggi - è stato lanciato mesi fa, il 7 marzo 2024 - dei contorni un po’ fumosi. Come può essere garantita la competitività tra i diversi fornitori di servizi? Come si potranno adeguare i gatekeeper nel tempo per far sì che tale competitività sia davvero rispettata in futuro? Le risposte ci sono, dato che tanti dei colossi citati si stanno pian piano adeguando, con tanto di paventate sanzioni in caso non vengano rispettate le direttive.

Dalla messaggistica (WhatsApp e Messenger) ai browser (Chrome e Safari), passando per e-commerce (Amazon su tutti) e, appunto, motori di ricerca, sono tanti i settori dove il DMA obbliga a cambiare diverse funzionalità. Il caso di Google è emblematico in tal senso; all’indomani dall’entrata in vigore della norma, è sparita la sezione Google Flights, la quale, in sostanza, bypassava tutti i siti con cui condivideva le principali informazioni, come i comparatori di voli più importanti. Allo stesso tempo, via anche i link di Google Maps da Google Search. Ora, se si cerca una specifica pizzeria a Milano, ad esempio, non è più presente il link di rimando alla posizione di Maps, con tutti i dettagli necessari per la navigazione, ma solo una foto eventuale con un punto su una mappa, né cliccabile né, tantomeno, in evidenza.

Google Maps su Google Search Google Maps su Google Search Come appare oggi il pannello (non cliccabile)

Ciò fa sì che i competitor nonché le piccole imprese in cerca di visibilità abbiano le stesse chance di farsi vedere, evitando, nelle intenzioni, quel vantaggio non propriamente lecito - di Google, in questo caso - di poter mettere in mostra i propri servizi agli utenti. Così, se si vuole indagare realmente la posizione di un’attività su Maps, bisogna prima accedere a Google Maps e poi eseguire la ricerca.

Come ripristinare i link di Maps nelle ricerche Google

Ma «fatta la legge, trovato l’inganno», si dice in gergo. Sì, perché bastano poche semplici mosse per ripristinare tutto com’era prima, sfruttando le impostazioni di Google stesso e del proprio profilo Google. Ma questo poiché, nei fatti, nessuno può impedire a un utente di utilizzare un determinato servizio, soprattutto se esso è collegato ad altri che solitamente usa. D’altronde, l’obiettivo del DMA è quello di garantire trasparenza ai servizi concorrenti rispetto a quello principali, evitando «l’oscuramento» effettivo di una concorrenza, non di eliminare determinati servizi. Con questa modifica, in sostanza, si limita la facilità di rimbalzare da una piattaforma dello stesso stakeholder, Google in questo caso.

Ciò, però, se si decide di non collegare i servizi di Google tra loro nel proprio account. Ed è così che, seguendo una procedura pratica e veloce, è possibile riattivare Maps anche quando si usa Google Search, impostando il collegamento tra le due estensioni. Ecco il procedimento step by step, utilizzando Google Chrome.

  1. Bisogna per prima cosa accedere al proprio account Google e collegarsi alla pagina MyAccount Google, nella sezione Dati e Privacy.
  2. Poi scorrere con il cursore fino alla sezione «Servizi Google collegati» e cliccare su «Gestisci i servizi collegati».
  3. Nella pagina che si apre, si potrà scegliere quali servizi Google collegare tra loro in modo da poter ritornare a utilizzare i link di collegamento. Nel nostro caso, dovremo collegare «Ricerca» a «Google Maps».
  4. Una volta completata la selezione, basterà cliccare su «Avanti» per attivare la funzione.
Servizi Google collegati Servizi Google collegati Il pannello della selezione dei servizi da collegare

In questo modo è possibile attivare anche il collegamento tra altri servizi Google, come Google Shopping, Google Play, Youtube e così via, eliminando semplicemente, quindi, il «disturbo» di dover andare sulla piattaforma specifica per trovare risultati inerenti a una determinata ricerca.

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