Quali sono i contributi a fondo perduto a cui possono accedere le imprese nel 2024? Ecco una breve disamina degli aiuti per le imprese già costituite e per le nuove imprese.
Per le imprese i contributi a fondo perduto sono la tipologia di aiuto preferita perché consentono di avere una quota dei fondi spesi senza avere l’obbligo di restituzione. Nel tempo i contributi a fondo perduto per le imprese sono cambiati e diminuiti, ma restano alcuni importanti aiuti, ora vedremo cosa possono richiedere le imprese per il 2024.
Le agevolazioni per le imprese sotto forma di contributi a fondo perduto sono rivolte soprattutto ad aiutare settori, professionisti o zone che fanno più fatica a emergere.
Gli aiuti per il 2024 sono:
- Nuova Sabatini;
- Resto al Sud;
- Fondo PMI creative;
- Bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie;
- Bonus Energia imprese;
- Agevolazioni Green News Deal Italia.
Vediamo ora le principali caratteristiche dei contributi a fondo perduto 2024.
Chi può accedere ai contributi a fondo perduto 2024? Requisiti essenziali
La prima cosa da fare è delineare le caratteristiche, o meglio i requisiti, che le imprese devono rispettare per poter accedere a questi aiuti. Deve trattarsi di imprese regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese.
In secondo luogo per poter accedere ai contributi a fondo perduto è necessario che le imprese rispettino le normative in materia di sicurezza sul lavoro e abbiano regolarmente versato i contributi previdenziali e assistenziali.
Non devono trovarsi in una situazione di difficoltà, ad esempio liquidazione volontaria o procedure concorsuali con finalità liquidatoria, infine, non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.
Ulteriori condizioni/requisiti particolari possono essere richiesti dalla singola misura, ma vedremo in seguito quali sono.
Contributi a fondo perduto 2024: Nuova Sabatini
La Nuova Sabatini è una misura in vigore ormai da molti anni e prevede contributi a fondo perduto in favore delle imprese che investono nelle nuove tecnologie. La Nuova Sabatini finanzia l’acquisto di beni strumentali.
In questo caso la Circolare 50031 dell’11 dicembre 2023 interviene sulla disciplina di concessione delle agevolazioni “Nuova Sabatini”.
La normativa (decreto legge 69 del 2013) ha previsto la concessione di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese da parte di banche e intermediari finanziari per investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali, nonché di un contributo, da parte del Ministero delle imprese e del made in Italy.
Con la nuova circolare sono modificate le previsioni della circolare 410823 del 6 dicembre 2022 e ridefinito il campo di azione. Gli aiuti sono rivolti ora a:
- investimenti materiali e immateriali per la creazione di un nuovo stabilimento;
- ampliamento della capacità di uno stabilimento già esistente;
- diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti o servizi non fabbricati in precedenza dallo stesso stabilimento;
- cambiamento sostanziale del processo di produzione;
- acquisizione di attivi appartenenti a uno stabilimento (ad esempio di un’azienda che altrimenti sarebbe stata chiusa).
Resto al Sud: contributi a fondo perduto per chi investe al Sud
Il secondo aiuto importante che prevede contributi a fondo perduto è Resto al Sud. La misura è rivolta alle Regioni:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sardegna;
- Sicilia;
- Aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria);
- Isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Il contributo a fondo perduto nel 2024 può essere richiesto da soggetti di età compresa tra 18 anni e 55 anni che decidono di investire in tali zone e:
- non sono già titolari di altre attività d’impresa in esercizio al 21 giugno 2017;
- non hanno ricevuto altre agevolazioni per l’autoimprenditorialità, durante l’ultimo triennio;
- non hanno un lavoro a tempo indeterminato.
Resto al Sud prevede un contributo a fondo perduto del 50% delle spese sostenute e la possibilità di ottenere un finanziamento agevolato sulla restante parte di spese.
Fondo PMI Creative, investire nella creatività con i contributi a fondo perduto
Il Fondo PMI Creative per il 2024 mira a favorire il potenziamento e la qualificazione dell’offerta culturale sul territorio nazionale, mediante la creazione di nuove forme di imprenditorialità e di occupazioni.
Anche in questo caso si tratta di un contributo gestito da Invitalia ed è destinato a micro, piccole e medie imprese nuove o già avviate. I progetti da finanziare afferiscono al settore culturale in senso ampio, ad esempio architettura, archivi, musei e biblioteche, artigianato artistico, audiovisivo e cinema, software e videogiochi, design, musica, arti letterarie e spettacolo, radio e editoria.
Bonus ristoranti, pasticcerie e gelaterie
Per il bonus ristoranti occorre prestare attenzione, infatti è prevista una scadenza: il contributo a fondo perduto deve essere richiesto entro il 13 maggio 2024.
Il bonus ristoranti 2024 è un contributo a fondo perduto in favore delle imprese del settore ristorazione. Si può ottenere un contributo di importo fino a 30.000 euro a copertura del 70% delle spese sostenute.
Il bonus è riservato all’attività di ristorazione e in particolare alle imprese con i seguenti codici Ateco:
- 56.10.11: ristorazione;
- 56.10.30: gelaterie e pasticcerie;
- 10.71.20: produzione di pasticceria fresca.
Bonus energia imprese 2024
Il Bonus Energia Imprese è disciplinato dal Decreto Energia ed entrato in vigore il primo gennaio 2024. È rivolto a imprese energivore, in particolare alle aziende con un consumo annuo di energia elettrica superiore a 1 GWh, che operano in settori considerati a rischio o ad alto rischio di delocalizzazione secondo i criteri della Commissione europea.
L’aiuto prevede esenzioni parziali sul pagamento degli oneri generali del sistema elettrico, premi per l’utilizzo di energia elettrica da fonti prive di emissioni di carbonio e incentivi per l’installazione di impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili.
Per ottenere il contributo a fondo perduto le aziende devono investire in tecnologie che possano ridurre il consumo energetico, aumentare il consumo di energie alternative e quindi ridurre le emissioni inquinanti.
Green New Deal Italia
Il Green New Deal è disciplinato dal decreto del 1° dicembre 2021 del Ministero per lo Sviluppo Economico e MEF. Si rivolge a imprese di qualunque dimensione, impegnate nei settori industriale, agroindustriale, artigianato, di servizi all’industria e centri di ricerca.
Prevede agevolazioni finanziarie la realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nell’ambito delle finalità di transizione ecologica e circolare del Green New Deal italiano. Sono finanziati progetti volti ad abbattere l’inquinamento prodotto dall’azienda, ad esempio decarbonizzazione, uso di fonti alternative per la produzione di energia, ad esempio rinnovabili.
Per poter accedere il progetto deve:
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro;
- avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi;
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni.
In questo caso il contributo a fondo perduto può essere del:
- 15% sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
- 10% in conto impianti per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.
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