Prendere l’ascensore espone al contagio da coronavirus? Potrebbe essere più rischioso di quello che pensiamo secondo uno studio: ecco perché.
Coronavirus: prendere l’ascensore è pericoloso? Potrebbe esserlo, più di quello che pensiamo. Con l’avvio della Fase 2, durante la quale molte persone hanno ripreso a lavorare e con la riapertura dei negozi a partire dal 18 maggio la possibilità di contrarre il coronavirus potrebbe aumentare, per cui è necessario prestare molta più attenzione e limitare l’esposizione al virus.
Utilizzare l’ascensore, anche se da soli, può essere rischioso secondo gli esperti. La probabilità di contagio aumenta notevolmente se si sale con qualcuno, soprattutto se l’altro non indossa la mascherina, tossisce o ha l’affanno.
Il professor Richard L. Corsi, decano di ingegneria informatica presso la Portland State University, ha messo a punto uno studio in cui indaga la qualità dell’aria negli spazi chiusi e ristretti, proprio come quelli degli ascensori. Nella ricerca sono state ricreate le stesse condizioni in cui ci si trova facendo un viaggio in ascensore.
Coronavirus: l’ascensore è pericoloso? Lo studio
Il modello proposto da Corsi si basa su principi d’ingegneria e meccanica dei fluidi. Dal suo studio è emerso che se una persona positiva al coronavirus entra in ascensore, durante il viaggio espira delle goccioline di saliva che contengono il virus le quali si depositano sulle superfici dell’ascensore o restano sospese nell’aria. Quando le porte si aprono parte dei germi si disperdono all’esterno, ma una buona quantità rimane all’interno.
Quando un altro passeggero entra nuovamente nell’ascensore viene inevitabilmente esposto ai germi della prima persona: dallo studio emerge che all’interno dell’elevatore rimane circa il 25% delle particelle virali rilasciate. Questa percentuale varia in base a diversi fattori, come ad esempio il tempo di apertura delle porte, o dal sistema di ventilazione.
Tuttavia una persona infetta con un colpo di tosse è in grado di rilasciare nell’aria fino a 300mila particelle, anche se gli esperti ancora non sono riusciti a comprendere quante particelle siano necessarie per essere contagiati. A tal proposito il professo Corsi afferma che:
“L’intento principale del modello è quello di dimostrare che una certa quantità di virus può restare sospesa nell’aria dopo che una persona infetta ha preso l’ascensore. Non sappiamo se sarà abbastanza alta da comportare un rischio significativo ma, probabilmente, userei il più possibile le scale”.
L’indice di contagio nell’ascensore
Secondo altri esperti, il tasso di particelle infette che permangono all’interno dell’ascensore non sarebbe sufficiente per determinare un contagio da coronavirus. Il dottor Ilan Schwartz, assistente professore di Malattie infettive all’Università di Alberta, ha stimato che vivendo con persone infette l’indice di contagio è compreso tra il 10 e il 20% risultando essere molto più basso di altre patologie, come il morbillo, che può raggiungere il 90%.
“Sappiamo che ci sono alcune piccole particelle che probabilmente rimarranno nell’aria, ma l’epidemiologia non supporta questa modalità di trasmissione non essendo la più importante. Il rischio di trovarsi in un ascensore sarebbe eventualmente più legato al contatto con i pulsanti che all’aria espirata da chi lo ha utilizzato in precedenza”.
Il medico esorta le persone ad adottare delle pratiche legate al buon senso quando ci si trova a dover utilizzare l’ascensore, indossando la mascherina, evitando di toccarsi il viso e gli occhi dopo aver premuto i bottoni e di utilizzarlo con estranei.
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