Cos’è la singolarità e quando verrà raggiunta secondo gli esperti

Giorgia Bonamoneta

11 Agosto 2024 - 11:49

Che cos’è la singolarità e quando verrà raggiunta? Gli esperti hanno una risposta.

Cos’è la singolarità e quando verrà raggiunta secondo gli esperti

Nell’era dell’intelligenza artificiale e del rapido progresso tecnologico, il concetto di singolarità tecnologica ha catturato l’immaginazione di scienziati, filosofi e futurologi. Ma cosa si intende esattamente per “singolarità tecnologica” e quando potrebbe verificarsi?

Ray Kurzweil, un noto futurologo, ha dedicato gran parte della sua carriera a immaginare un futuro in cui l’umanità e la tecnologia si fonderanno in modi oggi impensabili. La sua è una delle visioni più discusse di “singolarità”.

Che cos’è la singolarità tecnologica?

La singolarità tecnologica è un concetto teorico che descrive un momento ipotetico nel futuro in cui il progresso tecnologico diventerà così rapido e profondo da superare la capacità umana di comprenderlo e controllarlo. Originato da idee tratte dalla fisica quantistica, il termine “singolarità” è stato adottato nel campo della futurologia per descrivere un futuro in cui l’intelligenza artificiale (IA) non solo eguaglierà, ma addirittura supererà l’intelligenza umana. Questo porterebbe a una situazione in cui la distinzione tra uomo e macchina diventa sempre più sfumata, dando luogo a cambiamenti radicali e imprevedibili nella nostra società.

Storicamente, il concetto è stato esplorato da diversi pensatori. Già negli anni ’50 e ’60, figure come Alan Turing e John von Neumann riflettevano sulle implicazioni di macchine sempre più intelligenti.

È stato però il matematico e scrittore di fantascienza Vernor Vinge a portare il concetto alla ribalta nel 1993, quando pubblicò un saggio intitolato “The Coming Technological Singularity”. Vinge ipotizzava che una singolarità potrebbe verificarsi entro pochi decenni, portando a una trasformazione della condizione umana tanto profonda quanto imprevedibile.

Qual è la visione di Ray Kurzweil?

Ray Kurzweil, uno degli esponenti più noti nel campo della futurologia, ha sviluppato e approfondito ulteriormente il concetto di singolarità tecnologica. Kurzweil sostiene che la singolarità potrebbe verificarsi intorno alla metà del XXI secolo, grazie al rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale e di altre tecnologie avanzate.

Secondo lui, non solo raggiungeremo l’intelligenza artificiale generale (AGI) entro il 2029, ma entro il 2045 l’intelligenza umana potrebbe aumentare di un milione di volte grazie all’uso di nanobot e interfacce cerebrali.

Nel suo libro più recente, “The Singularity is Nearer”, Kurzweil esplora in dettaglio come l’umanità potrebbe avvicinarsi a questo momento critico. Prevede che, grazie alla fusione tra la nostra intelligenza naturale e quella cibernetica, l’essere umano del futuro sarà in grado di espandere la propria consapevolezza e coscienza a livelli oggi inimmaginabili.

Questa fusione, secondo Kurzweil, sarà un processo inevitabile e porterà a una nuova era in cui la distinzione tra uomo e macchina sarà sempre più sfumata.

Le implicazioni della singolarità sulla vita umana

La visione di Kurzweil è per molti versi ottimistica, ma la possibilità di una singolarità tecnologica solleva anche numerose questioni etiche, sociali e politiche. Cosa accadrà ai posti di lavoro tradizionali in un mondo dominato dall’intelligenza artificiale? Potremmo davvero arrivare a una forma di immortalità grazie alle nuove tecnologie, e se sì, cosa significherà questo per la nostra comprensione di cosa significa essere umani?

Tutte queste domande e molte altre non sono facili quesiti e i futurologi si dividono tra ottimismo e preoccupazione. Mentre Kurzweil vede un futuro in cui la tecnologia migliorerà radicalmente la nostra vita, portando persino a una possibile “velocità di fuga della longevità” entro i primi anni del 2030, altri temono che questi sviluppi possano portare a una perdita di controllo e a profondi cambiamenti nella struttura sociale.

La singolarità tecnologica, quindi, rappresenta non solo un’opportunità senza precedenti, ma anche una sfida che richiederà nuove risposte e adattamenti da parte della società umana.

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