Cos’è il superbonus pensioni di cui tutti parlano

Luna Luciano

21 Gennaio 2024 - 12:39

Un bonus in busta paga per chi decide di rimandare la pensione, uscendo più tardi dal mondo del lavoro. È questa la proposta di cui si discute da giorni. Ma in cosa consiste? Ecco tutti i dettagli.

Cos’è il superbonus pensioni di cui tutti parlano

Un premio in busta paga per chi decide di andare in pensione più tardi. È questa l’idea che si trova alla base del superbonus pensioni di cui si sente parlare sempre più spesso.

L’idea dell’incentivo porta la firma del professor Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali, che ha presentato l’11° rapporto alla Camera il 16 gennaio 2024.

IL superbonus avrebbe lo scopo di rendere il sistema pensionistico italiano più sostenibile nel medio-lungo periodo, prolungando gli anni di lavoro prima del pensionamento. Ma non solo.

È quindi opportuno capire cos’è i superbonus pensionistico, a quanto ammonta e perché è così necessario in Italia. Ecco qual è la situazione delle pensioni in Italia.

Cos’è il superbonus pensioni e a quanto equivale in busta paga?

Il superbonus pensioni prevede un incentivo in busta paga per chi decide volontariamente di andare in pensione a 71 anni, rispetto al limite previsto dalla legge Fornero di 67 anni.

Un bonus che si tradurrebbe in uno stipendio più alto, con un +33% di contributi in busta paga per tre anni, al netto delle imposte. Un bonus necessario per aumentare la permanenza dei lavoratori senior nel mondo del lavoro.

Infatti, stando al rapporto di Itinerari previdenziali, l’Italia si colloca tra i paesi in Europa dove l’età media del pensionamento è tra le più basse, pari a 63 anni, un dato che entro 20 anni porterà a un superamento del numero di pensionati rispetto ai lavoratori in Italia, dovuto anche al calo demografico.

Sono necessarie delle riforme per avere un sistema sostenibile anche nel 2040, limitando gli strumenti per gli anticipi pensionistici e imponendo un blocco dell’anzianità contributiva a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne un anno in meno per le donne. Ma il vero incentivo per ritardare a pensione sembrerebbe proprio questo superbonus.

Perché serve il superbonus pensioni: la situazione pensioni in Italia

Ma perché serve un superbonus pensioni? Stando al rapporto, il sistema previdenziale in Italia resterà stabile e sarà sostenibile solo per altri 10-15 anni, quando la maggior parte dei lavoratori della generazione baby boomers, ovvero coloro nati tra il 1946 e il 1964, saranno andati in pensione.

I problemi però non tarderanno a sopraggiungere. Il progressivo invecchiamento della popolazione, insieme al calo della natalità - dovuta alle condizioni economiche precarie in cui vivono le giovani generazioni - metteranno a dura prova l’Italia, che in meno di 20 anni dovrà affrontare una delle “transizioni demografiche più impegnative della storia”, con più pensionati che lavoratori in Italia.

Una situazione che al momento non sembra prevedere una possibilità di inversione di marcia, almeno stando ai numeri attuali. Lo studio ha dimostrato una crescita del numero di pensionati: nel 2022 gli assegni pensionistici ammontavano a 16.131.414, a fronte dei 16.004.503 del 2018.

E se, secondo lo studio, è migliorato anche se lentamente, il rapporto pensionati-attivi nel lavoro nel 2022, pari a 1,4443 - poco sotto la soglia di sicurezza fissata a 1,5 - l’analisi ha evidenziato una diminuzione della spesa pensionistica: nel 2022 la spesa ha raggiunto i 247,588 miliardi, pari al 12,97% del Pil contro il 13,42% del 2021.

Ad appesantire, poi, i conti pubblici è l’aumento della spesa sociale del +126% nel 2022 rispetto al 2008, con una spesa che da 73 miliardi è passata a 157 miliardi di euro in poco più di 10 anni. Un impegno che tuttavia non ha ridotto la povertà in Italia che secondo dati Istat supera i 5,7 milioni, contro i 2,1 milioni del 2008.

Tra 15 anni, però, a questi problemi si aggiungerà quello del buco prodotto dai pensionati della generazione baby boomers. Da qui la necessità di invertire la tendenza con misure volte a favorire un’adeguata permanenza sul lavoro delle fasce più senior della popolazione, come spiegato dal presidente di Itinerari previdenziali, Alberto Brambilla, il quale mette poi in guardia il Governo dal debito pubblico che “potrebbe sfondare la soglia dei tremila miliardi di euro”.

Il superbonus pensioni servirà quindi a limitare il ricorso a eccessive anticipazioni, e puntare “sull’invecchiamento attivo dei lavoratori”, premiando chi “volontariamente desidera lavorare fino ai 71 anni”.

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