Cosa fa la funzione dry del condizionatore (e perché non va messa in estate)

Alessandro Nuzzo

23 Giugno 2024 - 10:07

La funzione dry deumidifica l’ambiente ma va usata in modo corretto. Vediamo come.

Cosa fa la funzione dry del condizionatore (e perché non va messa in estate)

Il gran caldo sta arrivando e nelle case degli italiani sono tornati in funzione i condizionatori per dare sollievo dopo le temperature roventi di questi giorni. Con picchi nelle ore più calde anche di 40°C, avere un condizionatore in casa o in ufficio è fondamentale.

Siamo abituati ad utilizzare il condizionatore in modalità classica, cool, ovvero in modalità raffreddamento, che sul telecomando è raffigurato con il fiocco di neve. Abbiamo poi anche un’altra funzione che i moderni condizionatori hanno tutti. Stiamo parlando di quella dry, raffigurata sul display con alcune gocce d’acqua. Si tratta della modalità deumidificatore del condizionatore che permette di eliminare l’umidità presente nella stanza creando una sensazione benefica. Occhio però perché la modalità dry andrebbe utilizzata in modo corretto, sopratutto in estate.

Cosa fa la funzione dry del condizionatore

La funzione dry del condizionatore è quella che imposta il deumidificatore. Si tratta di una modalità presente in tutti i condizionatori che permette di eliminare l’umidità in eccesso nell’aria con tutte le conseguenze positive come il rendere l’aria più pulita, gradevole e l’ambiente più vivibile.

L’umidità infatti è responsabile della formazione di muffe, virus, batteri, nocivi per la salute. Il dispositivo in modalità dry assorbe l’aria presente nella stanza mentre il liquido refrigerante raggiunge la serpentina a bassa temperatura. Una volta là raffredda l’aria, trasformando in ghiaccio la componente acquosa. A questo punto l’aria è pronta per essere immessa di nuovo nella stanza. Il deumidificatore quindi secca l’aria e la filtra in modo continuo per renderla più pulita e respirabile. Anche in estate la funzione dry può essere utile per donarci una sensazione di benessere. La sudorazione sarà più naturale e essendo la quantità di ossigeno più alta in relazione alla minore presenza di acqua nell’aria, respireremo anche meglio. Occhio però perché la funzione deumidificatore dev’essere usata in presenza di particolari condizioni meteo esterne. C’è chi utilizza tale funzione in modo errato.

Perché non va messa in estate

Tantissime persone utilizzano la modalità dry per difendersi dal caldo in estate, credendo che tale modalità sia molto più salutare rispetto alla modalità di raffreddamento. In realtà la funzione deumidificatore andrebbe usata solo quando fuori è presente abbastanza umidità, le temperature non sono elevate o quando sta per piovere.

In caso di caldo estremo, tale funzione non serve ma sarebbe consigliato usare la modalità raffreddamento per rinfrescare casa.

La modalità dry può essere utilizzata anche in inverno. Ad esempio quando fuori fa freddo e piove, togliere umidità all’ambiente interno, permetterà di rendere la casa più confortevole e calda.

Bisogna però fare attenzione a non tenere acceso per troppe ore il deumidificatore in quanto seccherebbe troppo l’ambiente. L’ideale è attivarlo per mezz’ora o un’ora per poi passare alla modalità di raffreddamento. Quanto alla temperatura da impostare, l’ideale sarebbe restare sui 27°C, sopratutto di notte per evitare di svegliarsi in una stanza gelida. Il vantaggio della modalità dry è anche in bolletta perché questa funzione consuma tra il 15% e il 20% in meno rispetto alla modalità raffreddamento.

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