Cos’è la licenza Creative Commons

Caterina Gastaldi

13 Ottobre 2022 - 16:45

Le licenze Creative Commons (CC) permettono agli autori di concedere alcuni diritti sulle proprie creazioni a titolo gratuito, mantenendo i diritti d’autore.

Cos’è la licenza Creative Commons

Con Creative Commons si intendono una serie di licenze nate per permettere agli autori, o in generale chiunque sia proprietario dei diritti d’autore relativi a un’opera d’ingegno, di condividere con il pubblico gratuitamente alcuni utilizzi dell’opera in questione, mantenendo il possesso dei propri diritti d’autore.

Ne esistono di diversi tipi, da scegliere e utilizzare a descrizione dei creatori. Con ormai diversi anni di presenza nel mondo, le licenze CC sono diventate parte integrante della vita online di molti, poiché permettono l’utilizzo di immagini senza andare a scontrarsi con i diritti degli autori. Ma come funzionano nello specifico, e come possono venire utilizzate?

Cosa sono le licenze Creative Commons

Per quanto solitamente se ne parli al singolare, le licenze Creative Commons sono più di una e possono essere personalizzabili dai singoli autori a seconda delle necessità e della loro volontà. In generale, si possono considerare una via di mezzo tra una situazione in cui tutti i diritti sono riservati, come capita normalmente quando si è proprietari di tutti i diritti d’autore relativi a un’opera, e il pubblico dominio, dove tutti i diritti patrimoniali sono diventati pubblici.

Creative Commons ha introdotto il concetto di “alcuni diritti riservati” attraverso l’ideazione delle sue licenze, spesso legate alle immagini o la musica, ma anche utilizzate per documenti o interfaccia, per esempio.

Se normalmente non è possibile utilizzare un’immagine trovata online, perché protetta da diritto d’autore, quelle pubblicate utilizzando la licenza CC permettono invece di mettere in comune alcuni diritti e, quindi, adoperare l’opera in questione in determinati contesti, senza infrangere il diritto d’autore.

Cosa permettono di fare

I prodotti creativi con una delle licenze Creative Commons permettono a terzi di svolgere una o entrambe delle seguenti azioni:

  • condividere (To Share): si può copiare, distribuire, o trasmettere l’opera;
  • rielaborare (To Remix): si ha la libertà di riadattare l’opera.

Non è detto che ogni cosa con questo tipo di licenza preveda la possibilità di agire in entrambi i modi. Esistono sei diverse licenze Creative Commons, che cambiano a seconda del grado di libertà concesso, attraverso l’abbinamento dei quattro attributi disponibili.

Gli attributi delle licenze CC

Le licenze Creative Commons permettono ai creatori di scegliere tra quattro attributi, o clausole, differenti da legare alla propria opera. A seconda di cosa viene selezionato la creazione potrà venire utilizzare con più o meno libertà, e in contesti diversi.

I quattro attributi sono abbinati a una sigla e un’immagine, e si distinguono in:

  • BY, attribuzione: permette che terzi copino, distribuiscano, mostrino ed eseguano copie dell’opera e dei lavori derivati, a patto che l’autore originale dell’opera sia sempre indicato, in modalità che saranno specificate dall’autore. Per esempio, si può richiedere che venga inserita la propria firma, il link al sito dell’autore, e tutte le informazioni disponibili;
  • NC, non commerciale: l’opera può venire copiata, distribuita, mostrata, e si possono eseguire copie e lavori derivati della stessa o delle rielaborazioni, ma solo ed esclusivamente per scopi non commerciali;
  • ND, non opere derivate: anche in questo caso, terze parti possono copiare, distribuire, mostrare ed eseguire copie identiche (verbatim) dell’opera, ma con l’utilizzo di questa opzione è fatto divieto di creare opere derivate o rielaborazioni;
  • SA, condividi allo stesso modo: questa sigla fa sì che terzi distribuiscano lavori derivati dall’opera solo con una licenza identica, quindi non non maggiormente restrittiva, oppure compatibile con quella concessa con l’opera originale.

Data l’esistenza di queste diverse clausole, un prodotto CC non sarà necessariamente uguale a un altro, quindi è necessario informarsi riguardo alle possibilità previste dall’opera di proprio interesse.

Quante licenze CC esistono?

In tutto, con le diverse combinazioni delle quattro clausole precedenti, esiste un totale di sei licenze Creative Commons, più o meno restrittive a seconda della volontà dei singoli creatori, che possono scegliere quali dei loro diritti mettere in comune con terzi, e quali riservare per sé.
Le sei possibilità sono:

  • CC-BY: “attribuzione”;
  • CC-BY-SA: “attribuzione, condividi allo stesso modo”;
  • CC-BY-ND: “attribuzione, non opere derivate”;
  • CC-BY-NC: “attribuzione, non commerciale”;
  • CC-BY-NC-SA: “attribuzione, non commerciale, condividi allo stesso modo”;
  • CC-BY-NC-ND: “attribuzione, non commerciale, non opere derivate”.

Le diverse opzioni possono risultare più o meno restrittive, ma, a prescindere dalla situazione, è sempre richiesta l’attribuzione dell’opera utilizzata al creatore originale.

La licenza CC0

La CC0 si può considerare una particolare licenza Creative Commons. Ha infatti la caratteristica di indicare che l’autore ha rinunciato completamente ai propri diritti nei confronti dell’opera a cui è allegata, che potrà essere modificata, riprodotta, e utilizzata senza limiti da tutti, indipendentemente dal fatto che questo avvenga o meno a scopo di lucro. La licenza CC0 inoltre non prevede neanche l’obbligo di attribuzione, al contrario di tutte le altre possibilità.

C’è da notare che in Italia i diritti che l’autore può vendere o rendere disponibili sono quelli definiti “diritti patrimoniali”, mentre quelli morali (relativi al legame tra autore e opera) sono considerati inalienabili. Questi vengono in qualche modo garantiti attraverso l’attribuzione dell’opera, nelle licenze Creative Commons e sono sempre previsti, anche nel caso in cui si utilizzasse la versione CC0, in Italia.

Tuttavia, siccome la legislazione in questione varia a seconda della nazione, non è detto che sia sempre così in tutto il mondo, dove si può anche rinunciare ai diritti morali relativi a un’opera, scelta “fatta” dall’autore nel momento in cui si opta per la licenza CC0. Siccome la normativa relativa al diritto d’autore risulta essere molto complessa, anche per via della componente internazionale, nel caso in cui si avessero dei dubbi è opportuno rivolgersi a professionisti esperti nel settore.

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