Cosa prevede il programma Kamala Harris alle Elezioni USA 2024

Flavia Provenzani - Alessandro Cipolla

05/11/2024

Cosa cambia se Kamala Harris diventa presidente degli Stati Uniti? Il programma della candidata democratica alle Elezioni USA 2024.

Cosa prevede il programma Kamala Harris alle Elezioni USA 2024

Qual è il programma politico di Kamala Harris? Cosa cambierà se la candidata democratica dovesse vincere le elezioni USA 2024, diventando il nuovo presidente degli Stati Uniti?

Tra le promesse elettorali di Harris spiccano temi come giustizia sociale, diritti civili, riforme economiche e relazioni internazionali. Da sempre sostenitrice della riforma della giustizia penale, la democratica ha dichiarato a più riprese di voler promuovere un sistema più equo e inclusivo, con particolare attenzione alle comunità marginalizzate.

Ma cosa comporterebbe una presidenza di Kamala Harris per gli Stati Uniti e per il mondo?

Il programma di Kamala Harris alle Elezioni USA 2024

Cosa succederebbe se Kamala Harris dovesse vincere le elezioni USA 2024? Con i sondaggi che indicano un serrato testa a testa con Donald Trump, la partita delle presidenziali appare essere decisamente aperta.

Raccogliamo allora le sue posizioni politiche su temi cruciali come tasse, economia, sanità, immigrazione, delineando un vero e proprio programma politico.

In sintesi:

  • Guerra: sostegno all’Ucraina e a Israele nonostante le sue parole di solidarietà espresse verso Gaza.
  • Tasse: molte agevolazioni sono in scadenza e nel 2025 le tasse potrebbero aumentare per il 60% degli americani, Kamala Harris vorrebbe confermare queste misure e aumentare le tasse per chi guadagna più di 400.000 dollari all’anno.
  • Finanza: imposte complessive sui capital gains pari al 33%, un’aliquota del 28% più una sovrattassa del 5%.
  • Economia: facilitazioni per le startup sotto forma di aumenti delle deduzioni fiscali per le spese sostenute che passerebbero da 5.000 a 50.000 dollari.
  • Sanità: sostiene un piano Medicare for All per ampliare l’accesso all’assistenza sanitaria e ridurre i costi per i consumatori.
  • Pensioni: ha co-sponsorizzato il Social Security Expansion Act che aumenterebbe i benefici e gli adeguamenti annuali al costo della vita.
  • Sostegno al reddito: credito d’imposta annuale fino a 6.000 dollari per i lavoratori a basso e medio reddito.
  • Aborto: tutele federali sull’aborto che andrebbero oltre la sentenza Roe contro Wade, limitando le restrizioni statali.
  • Clima: ha proposto un piano climatico da 10 trilioni di dollari e ha co-sponsorizzato il Green New Deal; ha chiesto il divieto del fracking.
  • Casa: è una sostenitrice delle politiche per l’edilizia abitativa e vuole introdurre un incentivo per chi acquista una prima casa.
  • Università: cancellazione debito studentesco e tasse universitarie gratuite per molti studenti.
  • Animali: ha difeso il divieto di foie gras e l’obbligo di allevare galline all’aperto in California.

1) Giustizia sociale e diritti civili

Uno dei pilastri principali del programma di Kamala Harris fonda sulla giustizia sociale e i diritti civili. Già nota per le sue posizioni su questioni di equità e inclusività, ha presentato un piano di riforma che mira a combattere la discriminazione sistemica e promuovere politiche per la tutela delle minoranze, delle donne e della comunità LGBTQ+.

Ha proposto una riforma della giustizia penale che mira a ridurre le disuguaglianze nel sistema giudiziario americano. Tra le sue promesse troviamo l’eliminazione della cauzione in denaro per i reati minori, che spesso penalizza i meno abbienti e i cittadini di colore, e l’istituzione di misure alternative al carcere per i crimini non violenti. Harris punta anche a creare programmi di riabilitazione e sostegno per coloro che escono dal sistema carcerario, con l’obiettivo di facilitare il loro reintegro nella società.

Harris è poi impegnata nella lotta alle disparità di genere attraverso delle proposte mirate alla parità salariale e alle tutele contro molestie e discriminazioni sul luogo di lavoro. La sua amministrazione si porrebbe come obiettivo quello di incentivare l’implementazione di politiche aziendali più inclusive e sostenere le donne lavoratrici attraverso l’accesso a congedi parentali retribuiti e strutture di assistenza per l’infanzia.

2) Ambiente e transizione energetica

Un punto di forza della campagna elettorale di Kamala Harris è il suo impegno nella lotta contro il cambiamento climatico e la promozione di un’economia sostenibile. La candidata ha promesso una serie di politiche ambientali che puntano alla riduzione delle emissioni, alla protezione delle risorse naturali e all’investimento nelle energie rinnovabili.

Harris vuole raggiungere il target di zero emissioni nette di carbonio entro il 2050, in linea con gli impegni presi dagli Stati Uniti negli accordi internazionali sul clima. Per farlo, il suo programma include incentivi per le aziende che investono in tecnologie verdi e sanzioni per quelle che non rispettano le normative ambientali.

Con Kamala Harris presidente aumenterebbero gli investimenti in infrastrutture green, comprese le reti di trasporto pubblico, nella modernizzazione delle reti elettriche e la promozione dell’energia rinnovabile come il solare e l’eolico. Queste misure non solo ridurrebbero l’impatto ambientale, ma creerebbero anche nuovi posti di lavoro, rendendo la transizione energetica vantaggiosa per l’economia.

Oltre alla lotta contro il cambiamento climatico, Harris ha promesso di tutelare la biodiversità e proteggere le aree naturali, istituendo nuove riserve e supportando le comunità che dipendono dalle risorse naturali per il loro sostentamento. Il suo piano include la tutela delle acque, delle foreste e della fauna in pericolo.

3) Politica economica

Kamala Harris ha a cure anche la lotta alla disuguaglianza economica all’interno degli Stati Uniti e il suo programma politico prevede una serie di misure a sostegno dei lavoratori e della classe media.

Uno degli elementi centrali per Harris è l’aumento del salario minimo federale, che verrebbe portato a 15 dollari l’ora, una misura che mira a migliorare le condizioni di vita dei lavoratori meno remunerati, aumentando il loro potere d’acquisto.

Le piccole imprese sono considerate il motore dell’economia americana e Harris ha promesso incentivi per sostenere gli imprenditori, specialmente quelli appartenenti a minoranze e comunità svantaggiate. Il suo piano prevede nuove agevolazioni fiscali, accesso facilitato ai prestiti e programmi di formazione per aiutare le piccole imprese a crescere e prosperare.

Harris ha poi intenzione di ridisegnare il sistema fiscale per renderlo più equo, aumentando le tasse pagate dalle grandi aziende e dagli individui con redditi più alti. Le risorse ottenute serviranno per finanziare programmi di welfare, infrastrutture e assistenza sociale, garantendo così un sistema più bilanciato e inclusivo.

4) Sanità

La sanità è un’altra priorità di Kamala Harris. Tra le sue promesse elettorali troviamo la volontà di creare un sistema sanitario più equo, ampliando l’accesso alle cure per le fasce meno abbienti della popolazione e abbassando i costi dei farmaci essenziali. Il suo programma prevede un’espansione della Medicare e il sostegno a dei piani sanitari pubblici che offrano copertura a chi non può permettersi le polizze private.

Harris ha infatti mostrato un certo interesse per un modello simile al Medicare for All, proponendo un’opzione pubblica che consenta a tutti i cittadini di accedere a cure mediche senza dover affrontare degli oneri finanziari insostenibili. Tra i punti del suo programma c’è anche l’idea di trattare con le aziende farmaceutiche per ridurre i prezzi dei farmaci, garantendo che siano accessibili e disponibili a chiunque ne abbia bisogno.

Un altro focus è quello sulla salute mentale, spesso trascurata nel sistema sanitario statunitense. Harris vuole porvi rimedio con un aumento dei fondi per i programmi di assistenza e prevenzione. L’obiettivo è quello di garantire il supporto alla salute mentale come parte fondamentale dell’assistenza sanitaria, attraverso l’introduzione di piani di prevenzione del suicidio e il trattamento per le dipendenze.

5) Politica estera

L’orientamento in materia di politica estera di Kamala Harris punta alla diplomazia e alla cooperazione internazionale, ma con attenzione alla sicurezza nazionale.

Harris crede fermamente nella necessità di mantenere salde le alleanze come la NATO e vuole rafforzare i legami con l’Unione Europea, il Giappone e altri alleati strategici. Sotto la sua presidenza gli USA si farebbero garanti di un’unione delle democrazie mondiali nella lotta contro le minacce globali, come il terrorismo e il cambiamento climatico.

La candidata democratica ha poi preso una posizione chiara nei confronti di Cina e Russia, criticandole per aver violato i diritti umani e per le loro politiche espansionistiche.

Vuole portare avanti un approccio riformista sull’immigrazione, con la promozione di una gestione più umana dei flussi migratori e l’introduzione di nuove politiche che garantiscano un trattamento dignitoso dei rifugiati e delle famiglie di migranti. La sua amministrazione punterebbe a riformare le leggi sull’immigrazione, facilitando l’accesso alla cittadinanza per chi contribuisce all’economia e alla società americana.

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