La Cina possiede dei droni spia ipersonici in grado di sfuggire ai radar dei Paesi che sorveglia. Cosa sappiamo sui leaks del Pentagono?
La Cina possiede e potrebbe utilizzare dei droni ipersonici nelle operazioni di sorveglianza su Taiwan e non solo. A darne notizia, involontariamente, è stata l’intelligence americana. Infatti le immagini satellitari che mostrano i due droni spia supersonici (WZ-8) in azione fanno parte dei documenti divulgati su Discord e altri canali social del caso Pentagon Leaks.
Le informazioni sui droni spia si trovano all’interno del dossier sul monitoraggio dell’avanzamento tecnologico della Cina. Nel file sono presenti delle immagini, risalenti al 9 agosto 2022, nel quale sono ben visibili i due droni. Questi e altre tecnologie senza equipaggio si troverebbero in una base aera a circa 500 chilometri nell’entroterra di Shanghai. Si tratta, sempre secondo i documenti statunitensi, proprio della base responsabile della rivendicazione della sovranità di Pechino sull’isola di Taiwan.
I documenti includono i possibili spostamenti dei droni e dell’aereo dal quale dovrebbero partire e l’utilizzo di questi nel contesto geopolitico attuale. L’interesse Usa verso le capacità cinesi di muovere simili mezzi è semplice: Washington non ha ancora sviluppato i propri modelli e non ha le tecnologie per abbattere armi che viaggiano a velocità così elevate.
Pentagon leaks colpiscono ancora: novità su droni cinesi
I droni spia ipersonici della Cina spaventano gli Stati Uniti e non potrebbe essere altrimenti. Le tecnologie Usa non sono ancora in grado di intercettare e bloccare sistemi ipersonici come quelli cinesi o russi. Per questo i Pentagon Leaks contengono anche informazioni sui droni ipersonici cinesi.
Nei documenti resi pubblici dal giovane 21 enne Jack Teixeira sono presenti diversi file, tra cui anche immagini satellitari. Sono proprio delle immagini satellitari datate 9 agosto a mostrare i due droni spia supersonici (altre fonti parlano di droni ipersonici, che si differenziano dai primi per la velocità raggiunta) da ricognizione WZ-8. Le immagini mostrano i droni (2 di numero) alloggiati in una base aerea nell’entroterra della Cina orientale.
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Cosa sono i droni spia WZ-8?
Con la sigla WZ-8 si intendono i droni di ricognizione senza pilota. Sono dei veicoli ipersonici, introdotti per la prima volta nel 2019, durante la parata militare del 70°anniversario della Cina. Sfruttano tecnologie avanzate non solo per il monitoraggio, la sorveglianza e lo spionaggio, ma anche per i movimenti.
Il loro utilizzo contro Taiwan è stato però sottostimato dagli stessi diplomatici dell’isola, che credono invece più probabile l’utilizzo dei droni spia contro le basi Usa presenti nel Pacifico e in generale per il controllo sull’intera regione indopacifica.
Quali sono i possibili utilizzi dei droni spia?
Nei frammenti dei documenti rubati al Pentagono sono presenti anche le informazioni in merito alle possibili traiettorie del volo dei droni e del veicolo che dovrebbe lanciarli. Si legge che, dopo la sua partenza, l’aereo potrebbe volare verso la costa e rilasciare il drone nello spazio aereo taiwanese o sudcoreano. Questo sarebbe impossibile da intercettare per via della velocità (tre volte superiore a quella del suono).
Gli scenari descritti per le traiettorie sono quindi due:
- verso la Corea, con una visione completa sulla penisola e la capitale Seoul;
- verso Taiwan, con visione completa sull’isola.
In entrambi i casi l’utilizzo supposto dall’intelligence Usa è quella di un’operazione di spionaggio, per esempio una mappatura delle zone. Secondo Chi Li-pin, direttore della divisione di ricerca sui sistemi aeronautici presso il National Chung-Shan Institute of Science and Technology, a prestare attenzione ai droni spia dovrebbero essere non solo gli Stati Uniti e la Corea del Sud, ma anche il Giappone e l’India e quindi in generale tutto il sudest asiatico.
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