Quanto costa un conto corrente? Tutte le spese da sostenere

Alessandro Cipolla

19/11/2024

La guida ai costi del conto corrente: le spese di apertura, di mantenimento, le tasse da pagare, i tassi, gli oneri bancari, i limiti e quanto costa chiuderlo.

Quanto costa un conto corrente? Tutte le spese da sostenere

Quanto costa un conto corrente? Una domanda questa che può sembrare banale, ma che invece nasconde una miriade di dettagli di cui si deve tenere conto quando si decide di dare vita a un deposito bancario.

I costi del conto corrente infatti sono diversi e spesso anche di non poco conto, anche se adesso grazie al web tutto è molto più chiaro e immediato rispetto al passato.

Fino a qualche anno fa infatti era necessario recarsi di persona presso una filiale della banca per l’apertura o il trasferimento di un conto corrente, mentre adesso l’intera procedura può essere fatta online.

Questo non toglie che i costi del conto corrente siano dei fattori determinanti nella scelta della tipologia di conto e, soprattutto, della banca a cui ci si vuole affidare (qui la classifica dei migliori conti corrente).

Per cercare di districarsi in questa matassa così complessa, ecco per voi una semplice guida ai costi del conto corrente dove poter trovare tutte le informazioni sulle spese di apertura, quelle di mantenimento, le tasse da pagare, i tassi, gli oneri bancari, i limiti e quanto costa chiuderlo.

Quanto costa aprire un conto corrente

I costi per aprire un conto corrente generalmente sono pari a zero sia per l’utenza privata sia per quella professionale per i conti attivati mediante i canali internet della banca.

Per i conti correnti aperti presso una filiale o comunque una sede fisica dell’istituto di credito può invece essere addebitato un costo nell’ordine dei 15 euro in base alla tipologia contrattuale prescelta.

Anche se le banche che operano online permettono ormai di utilizzare la webcam del PC o la fotocamera dello smartphone per l’autenticazione personale e la scansione di carta d’identità e codice fiscale, in alcuni casi tra i costi indiretti per l’apertura di un conto corrente potrebbe figurare la certificazione della firma elettronica senza la quale alcune banche non consentono l’apertura del conto. In linea di principio per l’apertura di un conto corrente non sono comunque previste spese.

Quanto costa mantenere un conto corrente

Il costo per mantenere un conto corrente varia molto in base alla banca, alla tipologia di conto sottoscritto e a quali servizi sono inclusi.

Generalmente questi sono i costi da sostenere.

  • Canone mensile o annuale: alcune banche lo applicano e di solito non supera i 10 euro.
  • Prelievi: potrebbero costare da 1 a 3 euro se effettuati presso banche diverse o all’estero.
  • Bonifici: se effettuati in filiale possono costare da 1 a 5 euro, gratis invece online.
  • Commissioni: alcune banche possono far pagare delle operazioni come per esempio i bollettini.

Difficile però entrare più nel dettaglio visto che, come detto, molto dipende dalla banca e dal tipo di conto corrente.

Le tasse sui conti corrente

Tra i costi dei conti correnti sono da annoverare anche le tasse. Quella più comune è l’imposta di bollo: 34,20 euro l’anno per tutti i conti con una giacenza media sopra i 5.000 euro.

Tutti i conti correnti intestati a persone giuridiche, come aziende o società, pagano poi una tassa pari a 100 euro l’anno a prescindere dalla giacenza.

Infine se il conto corrente genera interessi attivi - anche minimi -, si applica una tassazione: l’aliquota è del 26% sugli interessi maturati.

I tassi sui conti correnti

I tassi dei conti correnti si riferiscono generalmente agli interessi offerti dalle banche sui depositi tenuti su un conto corrente.

La maggior parte dei conti correnti tradizionali offre tassi di interesse molto bassi, spesso vicini allo 0%.

I conti correnti remunerati invece offrono un tasso di interesse - di solito tra lo 0,5 e il 2% - per attrarre clienti, ma spesso poi richiedono condizioni particolari come depositi minimi elevati o vincoli su somme specifiche.

I limiti di un conto corrente

Anche i limiti relativi a un conto corrente variano in base alla banca e alla tipologia di conto. La soglia più comune è quella relativa al prelievo presso ATM, che può andare dai 250 ai 1.500 euro al giorno.

Poi ci sono i limiti delle carte di debito, che generalmente sono giornalieri o mensili e possono variare da qualche centinaia di euro fino ad alcune migliaia.

Quanto costa chiudere un conto corrente

Secondo la normativa italiana e le disposizioni della Banca d’Italia, le banche non possono addebitare costi per la chiusura di un conto corrente, salvo che non ci siano specifiche clausole previste nel contratto.

Anche il trasferimento di un conto corrente presso un’altra banca deve avvenire senza costi, in virtù della normativa europea sulla portabilità dei conti correnti.

Alcuni esempi dei costi dei conti correnti

Vediamo allora alcuni esempi di conti correnti per capire quale siano generalmente i costi da sostenere.

  • XME Conto Intesa Sanpaolo: canone mensile base del conto a 5 euro e canone mensile di XME Card Plus a 0,50 euro se la richiedi online insieme al conto.
  • Genius Unicredit: 90 centesimi al mese in promozione fino al 31 dicembre, compreso il canone annuo della carta di debito.
  • Conto Bnl: canone mensile di 6,40 euro, dimezzato per chi ha meno di 30 anni.
  • SelfyConto Mediolanum: zero canone sotto i 30 anni, zero canone per tutti per il primo anno.
  • ContoYou Bpm: in promozione fino al 12 dicembre zero costi per il conto, per la carta di debito e per i bonifici.

Naturalmente per i dettagli rimandiamo ai piani dei rispettivi conti correnti, che devono essere visionati sempre con grande attenzione.

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