Dossier Onu sull’immigrazione: attualmente in Italia vivrebbero 5,9 milioni di stranieri, quasi il triplo rispetto al 2000. Gli Stati Uniti sono il paese che ne ospitano di più.
Dossier Onu immigrazione: in tutto il mondo sono 258 milioni le persone che vivono in paesi diversi rispetto a quello di nascita, con l’Italia che si trova all’undicesimo posto delle nazioni ospitanti con 5,9 milioni di stranieri, un numero quasi triplo rispetto al 2000.
Continua quindi il lavoro dell’Onu, nonostante l’addio degli Stati Uniti al patto sui migranti, per cercare di monitorare al meglio l’evoluzione del fenomeno migratorio nel mondo. Il dossier divulgato ci presenta una situazione di grande mobilità a cui anche l’Italia, in entrambe le direzioni, non è esente.
Il dossier Onu sull’immigrazione
Quando si parla di immigrazione e dei vari flussi spesso si fa una gran confusione. Per cercare di dare dati certi, sulla base dei quali poi cercare di fornire risposte efficienti, ecco che l’Onu ha stilato un dossier dando così quelli che sarebbero i numeri ufficiali.
In tutto il mondo secondo il rapporto sono quindi 258 milioni le persone che al momento vivono in un paese straniero. Un numero superiore del 18% rispetto al 2010 quando erano 220 milioni. Se guardiamo però al 2000, quando la stima era di 173 milioni, l’incremento è stato del 49%.
Di questi 258 milioni, nel 2016 il numero dei rifugiati era di 26 milioni, con la Turchia che ne ospita il numero maggiore, 3 milioni, a causa soprattutto della guerra in Siria e dell’instabilità che si sta vivendo in un po’ tutto il Medio Oriente.
Tra le nazioni di partenza, che hanno prodotto quindi un maggior numero di migranti, troviamo Messico, Russia, Cina, Bangladesh, Siria, Pakistan e Ucraina. Dal punto di vista dei continenti, in testa ci sono l’Asia con 106 milioni e l’Europa con 61 milioni.
Per quanto riguarda i flussi migratori, la tratta più seguita è quella che dal Messico porta agli Stati Uniti con 12,7 milioni di persone. Al secondo posto c’è quella che dall’India va verso l’Arabia Saudita con 3,3 milioni.
Il paese al mondo infine che ospita più cittadini stranieri sono gli Stati Uniti, con Arabia Saudita e Germania a completare il podio precedendo la Russia e la Gran Bretagna. In questa speciale classifica l’Italia è all’undicesimo posto.
I numeri dell’Italia
Secondo il dossier Onu l’Italia quindi è tra i primi paesi per numero di cittadini stranieri. Attualmente infatti ne sono 5,9 milioni, quasi il triplo rispetto al 2000 quando invece se ne contavano 2,1 milioni.
Per quanto riguarda invece gli italiani emigrati, secondo le stime dell’Aire, ovvero il registro degli italiani che risiedono all’estero, nel gennaio 2017 sono quasi 5 milioni i nostri connazionali che vivono oltre confine. Contando anche quelli però che non si sono registrati, il numero dovrebbe aumentare di parecchio.
Per quanto riguarda gli stranieri che vivono in Italia, per più del 50% sono provenienti da paesi europei con la Romania in testa seguita poi da Albania e Ucraina. Asia e Africa invece incidono entrambe al 20% con le comunità più numerose che sono quelle cinesi, filippine e marocchine.
Naturalmente quando si parla di stranieri che vivono in un altro paese non per forza si tratta di migranti. Per fare un esempio, in questa stima è annoverato anche il centrocampista della Juventus Miralem Pjanic in quanto cittadino bosniaco.
Senza dubbio però in tutto il mondo è in forte aumento il fenomeno migratorio. Sempre più persone per i motivi più svariati decidono di abbandonare il proprio paese e di trasferirsi all’estero.
Il proseguimento di numerose guerre assieme alla crisi economica e climatica, ha fatto si che rispetto al 2000 ci siano il 49% in più di migranti in tutto il mondo. Naturalmente in tutto questo la nascita dell’Unione Europea ha contribuito molto, vista la grande mobilità interna che si sta verificando soprattutto tra i più giovani.
Oltre a fattori più drammatici ci sono anche altri fattori quindi più positivi. Su una cosa però l’Onu ha senza dubbio ragione: sul tema dell’immigrazione tutti i paesi del mondo si devono sedere attorno a un tavolo e stilare regole comuni.
Peccato però che appena iniziati i lavori al Palazzo di Vetro gli Stati Uniti si siano sfilati. Dopo gli accordi per il clima, Donald Trump ha perso un’altra buona occasione per fare un favore al mondo intero.
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