Dove si buttano i blister dei farmaci? Ecco quali sono gli errori più comuni e come fare correttamente la raccolta differenziata.
Quante volte ci siamo trovati a gettare via blister di farmaci vuoti senza sapere esattamente dove smaltirli? Non è raro commettere errori quando si tratta di rifiuti che combinano materiali diversi come plastica e alluminio.
Smaltire correttamente i blister dei farmaci non è però solo una questione di rispetto per l’ambiente, ma anche di evitare sanzioni. Vediamo alcuni esempi di errori comuni e come fare correttamente la raccolta differenziata dei blister e flaconi di farmaci.
Dove buttare il blister dei farmaci?
I blister dei farmaci, composti da plastica e alluminio, rappresentano un esempio classico di “rifiuti poliaccoppiati”, ovvero composti da più materiali che devono essere gestiti correttamente per evitare danni all’ambiente. Se il blister è costituito da un unico pezzo in cui la plastica è predominante, è importante smaltirlo nel bidone della plastica, ma solo dopo essersi assicurati che sia completamente vuoto.
In caso il blister sia divisibile, il primo passo è invece separare i materiali: la plastica andrà nel contenitore apposito per la plastica, mentre l’alluminio, seguendo le disposizioni del proprio comune, potrebbe essere smaltito insieme ai metalli o al vetro.
Una cosa fondamentale da ricordare è che i blister contenenti ancora residui di farmaci non devono mai essere gettati nei normali bidoni domestici. Questi, infatti, devono essere portati nelle farmacie, alle ASL o nei centri di raccolta specializzati per lo smaltimento dei farmaci scaduti o inutilizzati.
Attenzione a questo errore comune nella gestione dei rifiuti
Uno degli errori più comuni è pensare che, una volta separati i farmaci dal blister, si possa gettare tutto indiscriminatamente nei rifiuti domestici. È importante ricordare che anche i farmaci scaduti o non utilizzati devono essere trattati come rifiuti speciali. Non solo il farmaco, ma anche il blister stesso può rappresentare un rischio ambientale se smaltito in modo errato. Non separare i materiali o, peggio, gettare blister pieni di farmaci nella raccolta differenziata può avere gravi conseguenze.
Altri involucri farmaceutici spesso smaltiti non correttamente, sono le confezioni di cartone dei medicinali. Le scatole di cartone che contengono i blister vanno smaltite nella raccolta differenziata della carta. Attenzione però a rimuovere qualsiasi elemento non cartaceo, come eventuali rivestimenti plastici.
I bugiardini (ovvero fogli illustrativi) non sono sempre biodegradabili e smaltibili nell’umido. In alcuni casi i fogli illustrativi devono essere gettati nel bidone della carta. Le bustine di farmaci in polvere, come quelle di Tachipirina od Oki, sono solitamente realizzate in materiali poliaccoppiati non riciclabili e, se vuote, vanno smaltite nel secco non riciclabile. Se ancora piene, devono essere portate in farmacia per lo smaltimento corretto.
Ancora i flaconi di medicinali liquidi come quelli di sciroppi o fiale possono essere smaltiti nel vetro solo se completamente vuoti. Se contengono ancora del liquido, devono essere portati in farmacia o nei centri di raccolta specializzati per evitare contaminazioni ambientali.
Infatti i farmaci, anche scaduti o non utilizzati, sono considerati “rifiuti urbani pericolosi”. La loro composizione chimica può essere molto dannosa per l’ambiente, in particolare per il suolo e le reti fognarie, oltre che per la fauna marina. Smaltirli in modo inappropriato, per esempio gettandoli nell’organico o nei normali scarichi domestici, può causare gravi danni all’ecosistema.
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