La maggior parte delle acqua sono purtroppo inquinate dalle microplastiche. Dei ricercatori hanno trovato il modo per rimuoverle, ecco come.
La plastica è responsabile della maggior parte dell’inquinamento sulla Terra. Un fenomeno preoccupante è rappresentato dalle microplastiche, particelle minuscole e invisibili che possono creare problemi all’uomo. Anche se ad oggi non esistono studi che dimostrano come queste micro e nano plastiche possono essere dannosi per la salute, sarebbe meglio evitare di ingerirle.
Diverse analisi hanno accertato che l’acqua in bottiglia contiene quantità elevate di queste microparticelle. In un litro di acqua è presente quasi un quarto di milione di pezzi di microplastiche e nanoplastiche minuscole e invisibili.
Gli studiosi hanno scoperto che i livelli di particelle variavano da 110mila a 400mila per litro, con una media di circa 240mila, secondo lo studio pubblicato nei Proceedings of the National Academy of Sciences. Ora è stato scoperto un modo per eliminarle quasi totalmente.
Cosa sono le nanoplastiche
Le nanoplastiche sono delle particelle di plastica di dimensioni inferiori al micron. Per farsi un’idea, in un pollice ci sono 25.400 micron. Un capello umano è largo circa 83 micron. Parliamo quindi di particelle davvero minuscole e invisibili. Studi hanno dimostrato che la maggior parte delle acque in bottiglia di plastica, contengono quantità elevate di micro e nano plastiche. L’inquinamento è dovuto al contatto con la bottiglia stessa e al filtro a membrana a osmosi inversa usato per impedire ad agenti contaminanti di entrare nella bottiglia e venire a contatto con l’acqua.
Al momento non ci sono studi in grado di confermare o smentire che le microplastiche sono dannose per la salute. Gli esperti però consigliano di limitarne l’uso. Ad esempio una recente ricerca ha accertato che l’acqua del rubinetto contiene una percentuale bassissima di microplastiche, soli 4,24 particelle per litro. Nonostante tutto, sopratutto in Italia l’acqua del rubinetto continua ad essere usata per bere da pochissime persone.
Scoperto un modo per eliminare le microplastiche dall’acqua
Alcuni ricercatori dell’Università del Missouri hanno trovato un modo veloce e sostenibile per eliminare le microplastiche dall’acqua. Utilizzando degli elementi che hanno una bassa tossicità, i ricercatori sono stati in grado di eliminare il 98% delle nanoplastiche sia da acqua dolce che salata. La soluzione sta nell’usare solventi eutettici profondi idrofobici (HDES) che galleggiano sulla superficie dell’acqua come l’olio. Con una rapida miscelazione, si ottiene il risultato che le microplastiche si trasferiscono sulla superficie dell’acqua. A quel punto sifonano lo strato esterno del liquido riuscendo a rimuovere quasi tutta la plastica presente nell’acqua.
Dei dieci diversi sistemi HDES valutati, quelli descritti da rapporti molari 1:2 di bromuro di tetrabutilammonio, acido decanoico o bromuro di tetraottilammonio, acido decanoico nonché 1:1 di timolo, mentolo hanno mostrato un’efficienza eccezionale, ottenendo una rimozione quasi completa, con la rimozione del 98%.
Questa sarebbe una grandissima scoperta per eliminare le microplastiche sia nell’acqua in bottiglia, magari creando sistemi che si basano su tale principio ma anche in mare, sopratutto in quelle zone più inquinate da microplastiche, che causano danni non solo all’uomo ma anche ai pesci.
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