L’inchiesta del Wall Street Journal accende i riflettori su diversi imprenditori che fanno uso di sostanze psichedeliche per combattere lo stress e superare i momenti depressivi.
Imprenditori, ma anche amministratori delegati, consiglieri di amministrazione, ingegneri, manager, farebbero uso di sostanze psichedeliche per tenere a bada lo stress e superare i momenti depressivi. Il più famoso? l’uomo più ricco al mondo fondatore di Tesla, Space X e proprietario di Twitter Elon Musk.
Ad accendere i riflettori sulla vicenda un articolo inchiesta pubblicato dal Wall Street Journal che ha intervistato un ex consulente commerciale di San Francisco, oggi diventato uno dei principali consulenti per queste pratiche nella Silicon Valley. Musk farebbe uso di ketamina a piccole dosi e occasionalmente per curare la sua depressione e prima di eventi sociali importanti. Ma non è il solo ad usare queste sostanze anziché i comuni antidepressivi. Anche il co fondatore di Google Sergey Brin assumerebbe la psilocibina, il principio attivo contenuto nei funghi allucinogeni.
Come sostenuto da diverse ricerche, la pratica di assumere questi composti, invece dei comuni psicofarmaci, dà molta meno dipendenza e crea meno danni alla salute. Una pratica denominata micro-dosing.
Elon Musk assumerebbe ketamina
L’inchiesta del Wall Street Journal si basa su alcune fonti anonime che avrebbero visto il fondatore di Tesla e uomo più ricco al mondo assumere il farmaco e lui stesso ha confermato. Poco dopo la pubblicazione dell’articolo Musk ha pubblicato un tweet dove ha affermato che la ketamina assunta occasionalmente e a piccole dose rappresenta la soluzione migliore per curare la depressione e lo stress rispetto ad altri farmaci.
Al tempo stesso si è scagliato contro quei farmaci che rappresentano la soluzione più utilizzata per combattere questa malattia colpevoli a suo dire di «zombificare le persone».
La ketamina è solitamente utilizzata come farmaco anestetico perché è un potente psichedelico capace di creare una disconnessione tra la mente e il corpo. Non è un mistero che assunta a piccole dosi funziona anche contro la depressione. Già nel 2019 la Food and Drug Administration americana ha approvato una versione inalabile della ketamina. L’uso ricreativo è però illegale e l’ok viene dato solo in presenza di un operatore sanitario che ne controlli l’utilizzo.
Il micro-dosing sempre più utilizzato
Elon Musk non è l’unico a fare uso di ketamina contro stress e depressione. Abbiamo visto che anche il co fondatore di Google usa un’altra sostanza, la psilocibina. Queste pratiche sono definite micro-dosing, ovvero l’abitudine di assumere piccole dosi di sostanze psichedeliche per migliorare umore, stress e aumentare il proprio benessere. Il micro-dosing è oggetto di numerosi studi in tutto il mondo per capire se può essere utilizzato come alternativa agli anti depressivi e per contrastare altre dipendenze, come quelle dall’alcol o dal gioco d’azzardo.
Il consulente del Wall Street Journal non ha parlato solo di Elon Musk ma di milioni di persone che stanno usando questa pratica per combattere le proprie dipendenze. Il punto di vista verso queste sostanze e questa pratica alternativa sta cambiando nel mondo. In Australia sostanze come l’MDMA e la psilocibina sono stati riconosciuti ufficialmente come farmaci: è il primo Stato al mondo. Ci sono poi diverse ricerche in atto. L’università di Toronto sta sperimentando il micro-dosing di acido lisergico come cura alternativa alla depressione. Anche in Italia le università di Chieti e di Brescia stanno sperimentando la ketamina come spray nasale contro la depressione. Nel Regno Unito, l’università di Exeter sta testando la ketamina contro il gioco d’azzardo.
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