Un fenomeno sempre più diffuso nell’e-commerce sfrutta i vostri dati personali per manipolare le recensioni e incrementare i profitti. Ecco come difenderti.
I consumatori di Amazon, Temu e Aliexpress rischiano di trovarsi di fronte ad un problema serio. Spesso, i compratori online si trovano esposti a un rischio che potrebbe passare inosservato ma che compromette la sicurezza dei loro dati personali. Parliamo della “truffa dei pacchi indesiderati” – o “brushing”. Parliamo di uno schema ingannevole molto in voga negli ultimi tempi, che sfrutta le informazioni personali per inviare pacchi non richiesti. Lo scopo? Manipolare le recensioni e aumentare le vendite di determinati prodotti. In questo articolo esploriamo come funziona la truffa, cosa implica per i consumatori e quali misure adottare per proteggersi.
Un inganno all’apparenza innocuo
La truffa dei pacchi indesiderati si presenta come qualcosa di curioso e insolito: l’utente riceve un pacco che non ha mai ordinato. Il pacco contiene prodotti di scarso valore, come piccoli accessori o oggetti decorativi economici. Se ti è successo, hai vissuto un caso di “brushing”. Questo fenomeno ha come obiettivo quello di cercare di incrementare la visibilità del venditore di tali oggetti sulle piattaforme di e-commerce. Il brushing spesso genera recensioni false, costruendo una reputazione ingannevole allo scopo di influenzare la scelta dei consumatori e il loro livello di fiducia verso i prodotti di determinati venditori.
Il CEO di PaynoPain, Jordi Nebot, sottolinea che la ricezione di questi pacchi indesiderati è un chiaro segnale di rischio: i propri dati personali – come nome, indirizzo e in alcuni casi perfino le informazioni finanziarie – potrebbero essere stati compromessi. Questo inganno può apparire privo di conseguenze gravi per il destinatario, ma è una violazione della privacy che può rappresentare il primo passo per ulteriori abusi, specialmente se i dati rubati vengono condivisi o venduti sul dark web.
Come i venditori truffatori sfruttano il brushing per aumentare i profitti
Il meccanismo è astuto: una volta ottenuti i dati personali, i truffatori inviano pacchi dal contenuto di poco valore alle vittime. Ma il fulcro della truffa avviene dopo, ovvero quando, utilizzando i dati del destinatario, i criminali informatici lasciano recensioni false che esprimono forte soddisfazione da parte dei clienti. Questo fenomeno potrebbe sembrare banale, ma è preoccupante per due ragioni principali: da un lato, permette ai venditori fraudolenti di ottenere visibilità senza reali feedback di clienti soddisfatti; dall’altro, altera la concorrenza sul mercato, danneggiando i venditori onesti che non si avvalgono di questi mezzi illeciti.
Piattaforme come Amazon, Temu e Aliexpress stanno cercando di intensificare i controlli e migliorare i loro algoritmi per individuare tali attività, ma la continua evoluzione del brushing lo rende sempre più difficile da arginare in modo definitivo.
Come proteggersi: consigli pratici
Per i consumatori, difendersi può essere difficile, ma in realtà ci sono alcune strategie che possono aiutare a mitigare il rischio:
- Controllare periodicamente le informazioni personali: verificate se i vostri dati personali come nome, indirizzo e informazioni di pagamento sono stati compromessi. Questo può aiutare a individuare segnali di frode.
- Segnalare pacchi indesiderati: sembra banale, ma in caso di ricezione di un pacco non richiesto, contattate la piattaforma da cui sembra provenire. Molte piattaforme di e-commerce hanno canali dedicati alla gestione di queste segnalazioni.
- Non lasciare recensioni per prodotti mai ordinati: anche questo potrebbe sembrare ovvio, ma alcune truffe includono persino la richiesta di invio di messaggi che invitano il destinatario a recensire il prodotto. Se non avete ricevuto il prodotto, ignorate queste richieste e segnalate.
- Aggiornare le password e usare l’autenticazione a due fattori: proteggere l’account e-commerce con password uniche e complesse è la base. L’autenticazione a due fattori offre poi un ulteriore livello di sicurezza, prevenendo l’accesso indesiderato ai propri account.
La risposta delle piattaforme di e-commerce
Amazon Temu e Aliexpress sono consapevoli della diffusione della truffa dei pacchi indesiderati. Infatti, stanno introducendo sistemi di controllo più sofisticati per identificare recensioni false e sospette attività di brushing. Amazon, ad esempio, ha implementato algoritmi avanzati che monitorano l’attività dei venditori per individuare eventuali comportamenti anomali. Temu e Aliexpress stanno seguendo l’esempio, sperimentando tecnologie simili per aumentare la trasparenza e l’affidabilità delle recensioni. Tuttavia, la truffa è in continua evoluzione, e molti venditori fraudolenti trovano nuove modalità per aggirare i controlli, rendendo indispensabile un approccio costante, aggiornato e attento.
La truffa dei pacchi indesiderati è davvero un inganno insidioso, perché sfrutta la fiducia e la disattenzione dei consumatori. Ricorda: la ricezione di un pacco non richiesto non è solo un evento bizzarro o curioso, ma un probabile segnale di compromissione della privacy. Per difendersi da questo fenomeno si consiglia caldamente di mantenere alta l’attenzione e seguire le pratiche di sicurezza sopra elencate. Le piattaforme stanno migliorando i propri sistemi per arginare la frode, ma la consapevolezza e l’attenzione dei consumatori restano essenziali per contrastare questa minaccia.
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