Il risultato del sondaggio di Money.it: per il 61% dei rispondenti, il cambiamento climatico non rappresenta fonte di preoccupazione.
Cambiamento climatico? I lettori di Money.it non sono particolarmente preoccupati.
E’ questo il risultato che emerge dal sondaggio lanciato in questi giorni, che hanno visto l’Italia colpita da temperature record nelle principali città del Centro-Sud e nubifragi con tanto di tornado e grandine nel Nord.
Come si può vedere dai risultati del sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo stato realizzato a campione, il 61% dei rispondenti non è preoccupato dal cambiamento climatico e in generale dagli eventi meteorologici di questo periodo.
Su questo tema stringente, gli esperti sono divisi tra coloro che danno la colpa al cambiamento climatico e quelli che reputano questi fenomeni assolutamente naturali e ciclici.
Convitato di pietra in ogni discussione sul clima poi è l’argomento della transizione ecologica, visti i grandi interessi in ballo e l’autentico braccio di ferro in atto a Bruxelles dove la Commissione europea sta discutendo del Green Deal comunitario.
Lo scopo di questo sondaggio, che ricordiamo non ha un valore scientifico ma soltanto indicativo non essendo realizzato a campione, è stato quello di capire se la questione clima sia una fonte di preoccupazione o meno per i lettori.
Il sondaggio sul cambiamento climatico
Il sondaggio di Money.it arriva proprio nel momento in cui anche in Italia è alta la discussione in merito al cosiddetto negazionismo climatico, con il leader di Europa Verde Angelo Bonelli che è arrivato a chiedere che questo diventi un reato.
“Eppure è la scienza a dirci che bombe d’acqua, ondate di calore, siccità, e tutti i fenomeni meteorologici estremi sono sempre più intensi e frequenti proprio a causa dei cambiamenti climatici - ha scritto Greenpeace -. Sempre la scienza, in particolare l’IPCC – il braccio scientifico dell’ONU che si occupa dei cambiamenti climatici – ha delineato delle chiare soluzioni: abbandonare i combustibili fossili, carbone petrolio e gas, e accelerare la transizione energetica verso un mondo 100% rinnovabile. Oltre che diminuire il consumo di carne e fermare la deforestazione. Il tutto, a detta degli scienziati, va fatto adesso. Non domani, oggi. Senza mezzi termini”.
Chi invece non è preoccupato dei cambiamenti climatici sostiene che niente è cambiato rispetto al passato, visto che le emissioni di gas serra prodotti dalle attività umane non sono in grado di alterare i livelli di anidride carbonica (CO2) in quanto altri flussi sono più importanti.
Inoltre c’è la convinzione che le alte temperature e gli eventi atmosferici eccezionali ci siano sempre stati nella storia dell’uomo, anche se di recente l’Organizzazione meteorologica mondiale (Wmo) e dal servizio Ue di osservazione della Terra, ha stabilito che il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato in Italia da quando ci sono rilevazioni scientifiche, ovvero dalla seconda metà dell’Ottocento.
In conclusione, il sondaggio condotto da Money.it riflette una tendenza al disinteresse o allo scetticismo verso l’impatto dell’attività umana sul clima, confermando come sul tema ci sia forte disaccordo nell’opinione pubblica italiana.
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