Una scoperta da $26,3 miliardi in Giappone può cambiare le sorti economiche del Paese: si tratta di minerali preziosi sul fondale marino.
Straordinaria scoperta in Giappone: sono stati individuati minerali per un valore di $26,3 miliardi. Il sostentamento dell’economia nazionale potrebbe quindi essere garantito per almeno il prossimo decennio.
Nel dettaglio, un’indagine condotta dalla Nippon Foundation e dall’Università di Tokyo ha scoperto un campo ricco di noduli di manganese sul fondale marino dell’isola di Minami-Tori-shima, a circa 1.900 chilometri dalla capitale Tokyo.
I noduli, situati a 5.700 metri sotto il livello del mare, contengono milioni di tonnellate di cobalto e nichel.
Secondo Nikkei Asia, si pensa che si siano formati nel corso di milioni di anni quando i metalli trasportati dall’oceano sono rimasti attaccati alle lische dei pesci, giacendo così sul fondale marino.
Il cobalto e il nichel sono due componenti essenziali per creare le batterie dei veicoli elettrici e vengono utilizzati anche per realizzare motori a reazione, turbine a gas e nei processi chimici. Nella corsa a queste materie prime che si sta scatenando tra le potenze mondiali, il Giappone potrebbe, quindi, essere avvantaggiato grazie alla scoperta e accrescere il suo ruolo di dominio nei settori chiave dello sviluppo industriale del futuro.
Nichel e cobalto in Giappone, ecco la scoperta che può rendere ricca la nazione
L’indagine ha rilevato circa 610.000 tonnellate di cobalto e 740.000 tonnellate di nichel, il che equivale a una quantità davvero impressionante e dalle implicazioni positive per l’economia nazionale.
Una tonnellata di cobalto vale circa 24.300 dollari, mentre il nichel è prezzaato a 15.497 dollari, secondo i dati di mercato di Trading Economics del 21 novembre.
Facendo due semplici calcoli, le 610.000 tonnellate di cobalto trovate si traducono in un valore di $14,8 miliardi, mentre le 740.000 tonnellate di nichel valgono $11,4 miliardi.
Naturalmente, come per qualsiasi merce, i mercati possono subire fluttuazioni, il che significa che a volte i minerali potrebbero valere anche di più (o di meno). I prezzi possono variare, per esempio, in base alla spinta della domanda da parte del settore dei veicoli elettrici.
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Il futuro minerario del Giappone
È interessante notare che questi noduli di manganese furono inizialmente scoperti in un’indagine del 2016 e gli esperti affermarono che se ne erano formati molti attorno ai denti di uno squalo preistorico, il Megalodon.
In seguito all’ultima indagine, Yasuhiro Kato, professore specializzato in geologia delle risorse presso l’Università di Tokyo, ha affermato che gli scavatori ora pianificano di estrarre “tre milioni di tonnellate all’anno” dai depositi.
A partire dal 2025, il team utilizzerà navi minerarie d’oltremare per sollevare diverse migliaia di tonnellate di noduli al giorno.
Secondo Interesting Engineering, utilizzando il cobalto e il nichel provenienti dall’oceano il Giappone sarà in grado di ridurre la propria dipendenza dagli altri Paesi e di soddisfare la domanda interna di batterie per veicoli elettrici.
“In definitiva, ci aspettiamo che i risultati della nostra ricerca contribuiranno a stimolare la crescita del Giappone, creando una filiera interna che si estende dall’estrazione di risorse alla produzione, rendendo il Giappone una nazione orientata alla scienza, alla tecnologia e all’oceano nel vero senso della parola”, si legge in un comunicato stampa dell’Università di Tokyo.
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