L’influenza aviaria è stata rilevata anche negli animali domestici: ecco come si trasmette, quali sono i sintomi e cosa fare per proteggere i nostri cani e gatti.
I nostri cani e gatti potrebbero essere esposti al rischio di contrarre l’influenza aviaria. Al momento sono stati registrati numerosi focolai - anche mortali - tra i mammiferi in ben dieci paesi di tre continenti, tanto da spingere numerose testate a parlare di pandemia aviaria.
Purtroppo, i virus H5 dell’influenza A sono stati rilevati anche in animali domestici come cani e gatti, a causa di un recente focolaio fra i felini in Polonia, dove si contano già nove esemplari morti. L’elevata diffusione del virus purtroppo pone a rischio di epidemia aviaria - ovunque sia presente un focolare fra il pollame o i volatili anche i nostri animali domestici. Fino a oggi il virus H5N1 è stato rilevato in circa 80 milioni di volatili e pollame, il doppio rispetto ai dati del 2022.
Una pandemia silenziosa che ha colpito volatili domestici e selvatici causando milioni di morti in 67 Paesi. Stando a quanto si apprende anche dalle altre testate, le prime vittime sembrano essere le volpi, in quanto hanno cacciato e mangiato volatili infetti. Ma non solo. A causa del pollame infetto sono morti circa la metà dei nove gatti domestici deceduti registrati in Polonia.
Secondo uno studio condotto in Italia su un allevamento infetto, è stato rilevato che cinque animali fra cani e gatti che abitualmente frequentavano l’allevamento avevano gli anticorpi per il virus H5N1. Benché al momento non ci siano prove di trasmissione del virus da animale domestico ad animale domestico o all’uomo, l’Oms teme che il rischio sia possibile, in quanto potrebbe originarsi una mutazione che renda gli essere umani suscettibili al virus, ponendoci di nuovo davanti a una nuova pandemia.
Per tener al sicuro i proprio animali domestici è quindi necessario conoscere il virus, come si trasmette, quali sono i sintomi e cosa occorra fare. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Influenza aviaria, cani e gatti a rischio: come si trasmette?
Essendoci il rischio che i propri animali domestici possano essere contagiati dall’aviaria è bene capire come si trasmette tale virus.
Il virus H5N1 si trasmette attraverso uno stretto contatto con un volatile infetto, vivo o morto, il che include anche l’assunzione di carne infetta e il contatto con corpi o escrementi.
Il contatto può avvenire sia in natura, mentre si porta a spasso il cane e questi incontra un uccellino infetto, oppure negli allevamenti, dove il virus si diffonde rapidamente e l’unico modo per debellarlo è l’isolamento e l’abbattimento in massa dell’allevamento. La diffusione del virus in altri Paesi avviene invece a causa delle specie migratorie.
Influenza aviaria, cani e gatti a rischio: quali sono i sintomi?
Per tenere al sicuro e monitorare la salute del proprio animale domestico è bene conoscere la sintomatologia dell’influenza aviaria sia per individuare animali infetti ed evitare il contatto, sia per riconoscere i sintomi nel proprio animale.
I volatili affetti dal virus H5N1 manifestano debolezza e difficoltà respiratorie; così come nel pollame è possibile individuare soggetti infetti a causa del calo della produzione di uova e un’elevata mortalità, i gusci delle uova sono più sottili o del tutto assenti, si osservano poi tumefazioni nella regione della testa e un atteggiamento letargico.
Sintomi che cambiano totalmente per gli uccelli acquatici, i quali solitamente sono asintomatici, esattamente come l’influenza H3N8 causa pochi o nessun segno di malattia.
Nei cani e nei gatti, invece, i sintomi sono manifesti e ben evidenti. Solitamente il cagnolino o il gatto possono palesare avere:
- dolori muscolari;
- febbre;
- tosse;
- mal di gola;
- diarrea;
- letargia;
- linfonodi ingrossati;
- inappetenza.
Non sono alcuni esemplari, soprattutto se non educati (cosa ben diversa dall’essere addestrati) potrebbero diventare più aggressivi, a causa del malessere che provano. È bene quindi prestare le massime attenzioni al proprio animale domestico, mostrandosi ricettivi nei loro confronti. Nel caso in cui si manifestassero i sintomi è fondamentale portare il proprio cane o gatto dal veterinario, riferendo il possibile contatto con volatili infetti.
Influenza aviaria, cosa fare per tenere al sicuro i nostri cani e gatti
Per prevenire qualsiasi forma di contagio è fondamentale evitare ogni genere di contatto con animali infetti. La stessa Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha esortato i proprietari a tenere i propri gatti sempre in casa e i cani al guinzaglio, ma solo se si trovano nelle aree in cui è stata confermata un’ampia diffusione di aviaria ad alta patogenicità. In questo modo, per quanto si possa causare dello stress all’animale, si può evitare che questo entri in contatto anche accidentalmente con volatili malati.
Se si vuole evitare tale situazione, ma allo stesso tempo si desidera tener libero il proprio cane dal guinzaglio è bene recarsi in zone in cui l’aviaria non sia stata segnalata e fare molta attenzione agli animali con i quali il proprio cagnolino entra in contatto. L’Efsa ha poi ricordato che “gli animali domestici infetti dal virus H5N1 possono diventare un potenziale rischio di esposizione di altri animali e proprietari di animali domestici”. L’Autorità europea ha infatti raccomandato un ulteriore monitoraggio sanitario nelle aree con un numero elevato di casi di influenza aviaria, e test per l’influenza aviaria dei proprietari di animali domestici esposti a cani e gatti infetti.
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