Influenza canina, padroni in allarme: “Può infettare gli esseri umani”, di cosa si tratta

Alessandro Nuzzo

27 Aprile 2023 - 18:24

Cresce l’allerta per l’influenza canina che sta colpendo i cani e potrebbe infettare anche gli esseri umani. A dirlo un recente studio.

Influenza canina, padroni in allarme: “Può infettare gli esseri umani”, di cosa si tratta

Il virus H3N2, meglio conosciuto come responsabile dell’influenza aviaria, da alcuni anni si è evoluto fino ad adattarsi ai mammiferi arrivando a colpire i cani. Questo nuovo ceppo viene denominato «dog flu» o «influenza canina». Il virus non sarebbe particolarmente pericoloso per gli amici a quattro zampe ma i ricercatori sono preoccupati per un possibile salto di specie che riguarda l’uomo.

Una ricerca ha stabilito come il nuovo ceppo responsabile dell’influenza canina si è evoluto tanto da essere in grado di passare da mammifero a mammifero colpendo l’uomo.

L’influenza canina può infettare l’uomo: ricercatori lanciano l’allarme

È già dal 2006 che l’influenza canina ha iniziato a colpire i cani. Si tratta dello stesso ceppo responsabile dell’influenza aviaria che, evolvendosi, ha colpito i mammiferi. Un virus che non sembra essere una minaccia preoccupante per la salute dei nostri amici a quattro zampe. La preoccupazione dei ricercatori riguarda il possibile salto di specie e la conseguente trasmissione da uomo a uomo. Tradizionalmente infatti l’influenza aviaria può infettare l’uomo ma non può essere trasmessa da uomo a uomo.

Con la mutazione del ceppo canino e il passaggio da mammifero a mammifero può accadere che avvenga il salto di specie con una trasmissione anche da uomo a uomo. Ad affermare che il virus di oggi è più in grado rispetto al passato di riconoscere i recettori delle cellule umane e ha anche una maggiore capacità di replicarsi è stata una ricerca dalla China Agricultural University pubblicata sulla rivista eLife.

I ricercatori hanno analizzato i risultati di 4.000 tamponi effettuati su cani infettati da influenza canina scoprendo appunto la mutazione e il maggior adattamento alle condizioni delle cellule umane. «I nostri risultati hanno mostrato che i cani possono servire da intermediari per l’adattamento dei virus dell’influenza aviaria agli esseri umani» - hanno scritto gli autori della ricerca.

C’è quindi una certa preoccupazione anche se c’è da dire che al momento i ricercatori hanno analizzato soltanto i cani che vivono in Cina. Servirebbe una ricerca a livello globale per capire se l’influenza canina si stia evolvendo in questo modo in tutto il mondo. Solo allora si potrebbe parlare di minaccia globale.

Timore ma non troppo

«Il virus non sembra rappresentare una minaccia per la salute particolarmente preoccupante per i cani: si potrebbe essere più preoccupati per il potenziale pandemico a lungo termine in altre specie come gli esseri umani» - ha rivelato James Wood, capo del dipartimento di medicina veterinaria dell’Università di Cambridge.

Ad oggi nessun caso di passaggio di influenza canina dal cane all’uomo è stato registrato nel mondo e va specificato che anche i ricercatori sono concordi con il dire che non deve essere applicata alcuna restrizione nel rapporto tra uomo e cane. Non c’è motivo di cadere nel panico se possedete in casa un cane.

Non ci sono timori, la ricerca ha solo evidenziato una probabilità che il virus possa trovare terreno adatto al passaggio all’essere umano ma non è detto che lo faccia così come non è detto che possa rappresentare un pericolo per la salute.

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