Sicurezza e affidabilità dei dati sono qualità fondamentali per il successo delle iniziative aziendali basate sull’intelligenza artificiale generativa. Ecco le sfide del futuro secondo Salesforce.
L’Intelligenza Artificiale (AI) sta rivoluzionando la gestione dei dati, spingendo le imprese a cercare dati sempre più affidabili per sfruttare appieno le opportunità offerte dalle analisi avanzate e dalla personalizzazione in tempo reale.
In questo contesto, una base dati completa e affidabile diventa cruciale per guidare decisioni aziendali e sviluppare strategie per lavorare in modo più efficiente, con particolare enfasi nell’ambito dell’AI, dove la fiducia emerge come priorità principale.
Questa connessione tra la capacità di sfruttare appieno il potere dell’AI e dati accurati e completi emerge con forza dallo “State of Data & Analytics ”, il report di Salesforce che sintetizza le risposte di 10.000 decision maker globali e mette in evidenza le strategie adottate per sfruttare tutti i vantaggi dell’intelligenza artificiale e massimizzare la potenza dei dati.
Intelligenza artificiale e affidabilità dei dati
L’intelligenza artificiale generativa è considerata una tecnologia dirompente volta a incrementare la produttività nelle aziende (per il 91% degli intervistati). Nonostante i numerosi vantaggi e le possibilità offerte, che vanno dalla creazione di contenuti allo sviluppo di software, questa nuova tecnologia non è priva di rischi. Uno di questi deriva dall’affidabilità dei dati utilizzati in fase di addestramento.
Il 94% dei leader aziendali afferma che i progressi dell’intelligenza artificiale rendono la gestione dei dati una priorità assoluta. Tuttavia, tali progressi sono rapidi e le aziende sono ansiose di trarre profitto da questa tecnologia. Secondo l’indagine, oltre tre quarti dei leader aziendali temono già di perdere i vantaggi dell’intelligenza artificiale generativa. Non solo per mancanza di requisiti tecnici, ma soprattutto per l’incapacità di integrare l’AI nel proprio stack tecnologico (per il 60% dei leader intervistati) e per la difficoltà di avere dati completi, unificati e accurati (necessario per il 55% dei leader IT).
Un elemento discriminante per il successo dell’adozione dell’intelligenza artificiale è la maturità dei dati: le organizzazioni ad alta maturità che possono vantare infrastrutture, strategia e allineamento superiori rispetto alle organizzazioni con bassa maturità dei dati riescono ad utilizzare l’AI in modo efficace.
Cosa frena l’adozione dell’AI nelle aziende
Nei prossimi 12 mesi, la quantità di dati generata dalle aziende aumenterà del 22% secondo il report di Salesforce. Senza dati affidabili e completi, i leader aziendali non riusciranno a definire correttamente le priorità aziendali. Secondo la ricerca, considerata la dipendenza dei risultati dell’intelligenza artificiale dalla qualità dei dati sottostanti, il 92% dei leader IT sottolinea la necessità di avere a disposizione dati affidabili. Allo stesso tempo, solo il 57% dei leader di dati e analisi ha completa fiducia nell’accuratezza dei propri dati. Percentuale che scende al 43% nei dipartimenti line of business e che spiega l’avversione a una adozione dell’AI su più larga scala. Dati non accurati o non omogenei rischiano di generare risultati distorti in termini di bias per il 73% degli intervistati.
Non solo, l’uso improprio dei dati o la loro manipolazione solleva anche considerazioni da un punto di vista etico e di privacy.
Come aumentare la fiducia nell’intelligenza artificiale
Per aumentare la fiducia nell’intelligenza artificiale è fondamentale promuovere una cultura dei dati. Il report rivela che una solida cultura dei dati non solo stimola la produttività e l’innovazione, ma si traduce anche in un servizio clienti di qualità superiore. Il 75% dei leader IT e di analisi prevede un incremento degli investimenti nella formazione e nello sviluppo, riconoscendo l’importanza cruciale delle competenze dei dipendenti. In un contesto in cui l’intelligenza artificiale promette di semplificare vari aspetti della vita quotidiana, diventa imperativo dotare le persone delle competenze necessarie per valutare l’eticità e l’accuratezza dei risultati generati.
Come già sottolineato, l’efficacia dell’intelligenza artificiale dipende dalla qualità degli input dati. Di conseguenza, promuovere una cultura dei dati in cui i dipendenti si sentano sicuri nel trattare questioni legate ai dati, siano capaci di utilizzarli e possano individuare potenziali criticità, si tradurrà in significativi vantaggi.
Una base di dati solida e matura non solo facilita un’analisi più approfondita e rapida, ma fornisce anche strumenti per interpretare il linguaggio naturale, consentendo a tutti di beneficiare appieno dei risultati generati dall’intelligenza artificiale. La fiducia nell’AI cresce parallelamente a una cultura dei dati ben radicata: le organizzazioni ad alta maturità che possono vantare infrastrutture, strategia e allineamento superiori rispetto alle organizzazioni con bassa maturità dei dati riescono ad utilizzare l’AI in modo efficace.
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