Interruzione di gravidanza 2017: cosa prevede la Legge 194?

Vittorio Proietti

23 Febbraio 2017 - 12:08

L’inverruzione di gravidanza o IVG è regolata dalla Legge 194: l’aborto è una scelta volontaria ma il medico obiettore può opporsi. Cos’è l’obiezione di coscienza? Ecco tutte le informazioni.

Interruzione di gravidanza 2017: cosa prevede la Legge 194?

Interruzione di gravidanza nel 2017 fa di nuovo discutere: la Legge 194 sull’Ivg (acronimo per interruzione volontaria di gravidanza) prevede che il medico obiettore di coscienza possa rifiutarsi di operare un aborto. Cosa succede se i medici sono per lo più obiettori?

Cos’è l’Ivg? E’ un intervento sicuro dal punto di vista medico: una donna secondo la Legge 194/78, la legge sull’aborto ottenuta dopo estenuanti lotte civili, ha il diritto di scegliere se abortire; il medico non può scegliere per lei. L’Ivg comporta delle complicazioni? Poche, le più pericolose restano quelle etiche e sociali.

La Legge 194/78 infatti ammette la possibilità dell’interruzione della gravidanza, ma ammette anche che l’Ivg possa essere rifiutata dal medico obiettore di coscienza. Tuttavia, se la donna rischiasse la vita, il medico sarebbe obbligato a procedere all’aborto. Vediamo cosa prevede la Legge 194.

Interruzione di gravidanza 2017: cos’è la Legge 194

L’interruzione di gravidanza 2017 è nuovamente messa in discussione: la Legge 194 del 1978, che ha previsto l’ammissibilità legale della pratica dell’Ivg, apre la possibilità ai medici obiettori di coscienza di non operare un aborto (art. 9).

La Legge 194, divenuta proverbiale proprio per le lotte civili che ne hanno accompagnato l’approvazione, prevede che entro i primi 90 giorni di gestazione una donna abbia il diritto di procedere all’interruzione della gravidanza in una struttura ospedaliera pubblica.

Oggi l’Ivg è una pratica medica sicura, le complicazioni si sono pressoché annullate: prima della Legge 194 il rischio era altissimo, le donne dovevano affidarsi a praticoni e strutture inadatte; l’aborto era espressamente proibito dalla legge e nessun medico poteva praticarlo.

Interruzione di gravidanza 2017: la scelta nella Legge 194

La Legge 194 sull’interruzione di gravidanza prevede che un medico obiettore di coscienza possa evitare di operare una Ivg, nel rispetto delle proprie scelte etiche e morali. Tuttavia, potrà evitarlo solo a patto che la salute della donna non sia a rischio (in quel caso sarà obbligato dal giuramento).

L’Ivg è una scelta per entrambe le parti: una donna sceglie l’interruzione di gravidanza e il medico sceglie di farla, cos’è che non quadra? Ciò che non è stato previsto dalla Legge: l’altissimo ricorso all’obiezione di coscienza, che il recente caso dell’Ospedale San Camillo di Roma ha ampiamente evidenziato.

L’aborto è praticato soltanto dal 20% dei medici impiegati nell’ospedale. Il risultato? Il diritto alla pratica dell’Ivg in quell’ospedale è esercitabile 1 volta su 5; la situazione è analoga negli altri ospedali, non si tratta di un caso sporadico.

L’interruzione di gravidanza nel 2017 rischia di tornare allo stato precedente alla Legge 194. L’Ivg è ammesso ma non praticato e questa elusione della Legge sull’aborto rende necessaria un’integrazione normativa. Il caso è stato esposto, ora occorrerà attendere la risposta del legislatore.

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