La Cina ha un nuovo “sole artificiale”

Luna Luciano

7 Luglio 2024 - 16:03

La Cina ha un nuovo sole artificiale per produrre energia pulita e sostenibile. È in funzione il nuovo reattore di fusione Tokamak: ecco cos’è e come funziona.

La Cina ha un nuovo “sole artificiale”

La Cina ha acceso il suo sole artificiale, il reattore a fusione nucleare denominato HL-2M Tokamak, conosciuto più comunemente come EAST, compiendo un nuovo passo significativo verso l’energia pulita sostenibile.

Il sole artificiale creato in Cina, mentre anche in Corea del Sud continuano le sperimentazione del loro reattore a fusione Kstar, rappresenta un traguardo importante per la ricerca sulla fusione nucleare.

Il reattore EAST, infatti, è in grado di generare temperature di oltre 120 milioni di gradi Celsius, circa dieci volte più calde del Sole. A queste temperature, gli atomi di idrogeno si fondono, rilasciando enormi quantità di energia sotto forma di calore, senza le scorie radioattive della fissione nucleare.

L’azienda Energy Singularity, come spiegano le fonti, possiede un reattore HH70 che ha generato il primo plasma per alcuni giorni. E se in ancora non si conoscono i dati riguardo l’esperimento, in molti si potrebbero domandare come funzioni un reattore a fusione nucleare e quali saranno i prossimi passi per la Cina. Ecco tutto quello che serve sapere a riguardo.

Come funziona il sole artificiale della Cina?

Sono anni ormai che la Cina è impegnata nella ricerca sulla fusione nucleare, investendo ingenti risorse nella ricerca con l’obiettivo di diventare leader nel settore per contribuire alla transizione verso un futuro energetico più sostenibile e privo di emissioni di carbonio.

L’Experimental Advanced Superconducting Tokamak (EAST) è uno dei progetti più importanti in questo campo. Questo reattore, infatti, ha conseguito importanti risultati nella generazione e conservazione del plasma ad alta temperatura controllato, una fase fondamentale per la produzione di energia termonucleare.

L’ EAST è noto anche come il sole artificiale cinese e utilizza la tecnologia Tokamak per generare e mantenere il plasma necessario per le reazioni di fusione nucleare. L’ obiettivo di EAST è quello di creare e mantenere il plasma ad alta temperatura e densità per un periodo di tempo sufficiente per consentire reazioni di fusione nucleare stabili e durature.

Il sole artificiale cinese quindi è un reattore che utilizza un campo magnetico per confinare e riscaldare il plasma. Come spiegato dagli ingegneri, il Tokamak è una camera toroidale in cui viene creato un campo magnetico che confina il plasma, il quale viene riscaldato tramite un sistema di onde radio ad alta frequenza o tramite un sistema di corrente elettrica indotta. Il Tokamak HH70 occupa solo il 2% del volume dei tokamak tradizionali ed è realizzato con materiali REBCO (superconduttori ad alta temperatura), ossia un’associazione di rare terre, bario, rame e sostanze saline.

Il principio fondamentale del Tokamak è quello di trovare il punto d’equilibrio tra la forza del campo magnetico e la pressione del plasma all’interno della camera, solo in questo modo il plasma può essere mantenuto ad alta temperatura e densità per un tempo sufficientemente lungo per permettere la fusione nucleare.

Sole artificiale, come avviene la fusione nucleare?

La fusione nucleare è un processo in cui due nuclei atomici si combinano e si fondono formando un nucleo più pesante. Un processo che genera e sprigiona enormi quantità di energia sotto forma di radiazioni elettromagnetiche e particelle subatomiche.

Questo processo è la fonte di energia che alimenta le stelle, tra cui il nostro Sole. Nel processo di fusione nucleare, gli atomi si riscaldano a temperature e collidono a velocità elevate, in modo che la forza di attrazione tra i due nuclei superi la forza di repulsione elettrostatica, in modo che si fondano. In questo processo una parte della massa dei nuclei si converte in energia, ma a differenza delle reazioni a fissione nucleare non producono emissioni di gas serra o rifiuti radioattivi a lunga durata.

Quali saranno le prossime mosse della Cina?

Dopo i record raggiunti, l’Energy Singularity ha l’obiettivo di costruire un dispositivo Tokamak commercialmente utilizzabile e l’HH70 è quello che fa al caso, poiché è un reattore notevolmente più piccolo e allo stesso tempo più economico

I risultati del test dell’HH70 dovranno essere inseriti nel dispositivo di monitoraggio successivo, che deve essere pronto già nel 2027.Entro il 2030, l’azienda si propone di poter ottenere un’unità di fusione completamente funzionale

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