La scuola del futuro sarà ad assetto variabile

Dario Colombo

18 Aprile 2023 - 18:31

Alla Milano Design Week presentato un nuovo concept di classe per la scuola del futuro, che dovrà essere flessibile, inclusiva, sostenibile, partecipativa. L’hanno creato MR Digital e Studio Boeri.

La scuola del futuro sarà ad assetto variabile

Nella trasformazione digitale in atto nella società anche la scuola deve innovarsi e integrare le nuove tecnologie nella didattica, ma quella che sarà la scuola del futuro è qualcosa di più e dovrà avere a che fare con temi come la sostenibilità e l’inclusione.

Sarà un ambiente fatto di classi ad assetto variabile, in cui la lezione frontale lascerà spazio alla condivisione di spazi e di tempi, di forme e di espressioni, in cui i banchi singoli non ci saranno più e gli elementi di arredo avranno sì le rotelle, ma per essere spostati alla bisogna e fare spazio alla creatività e alla condivisione, anche di responsabilità.

Lo si apprende da un progetto, un concept di scuola del futuro, presentato oggi in occasione della Milano Design Week (all’Opificio 31 in via Tortona 31 a Milano) e visitabile comunque fino a luglio.

Il progetto è basato sulle tecnologie che possono ampliare le possibilità di apprendimento e insegnamento oltre i confini dell’aula fisica ed è di fatto un’installazione realizzata da MR Digital ispirata al Future Classroom Lab della European Schoolnet dei Bruxelles e che ospita un modello di spazio di apprendimento progettato da Stefano Boeri Interiors, che mette al centro le nuove esigenze dei docenti e degli studenti e amplia le possibilità di studio oltre i confini dell’aula fisica.

Come ha detto proprio l’architetto Stefano Boeri durante l’inaugurazione, “oggi servono nuovi ambienti di apprendimento. Noi abbiamo immaginato una classe ad assetto variabile, che consenta modalità di insegnamento non più solo ex cathedra. L’assetto è variabile a seconda delle esigenze di insegnanti e studenti. È un luogo di sperimentazione, un laboratorio, sarà migliorabile”.

Perché un progetto per la scuola del futuro

Con il PNRR il Ministero dell’Istruzione nell’ambito della linea di investimento “Piano Scuola 4.0”, ha destinato 2,1 miliardi di euro per la trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e nella creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro. Facendo rapidi calcoli si tratta di 130mila euro per scuola, che devono essere spesi entro il 30 giugno.

Le scuole stesse hanno bisogno di stimoli creativi per capire come investire le risorse e uno di questi è proprio quello della revisione degli spazi, per promuovere una evoluzione dell’insegnamento, a favore di sostenibilità, inclusività, flessibilità e integrazione tra spazio fisico e nuove tecnologie.

MR Digital, società italiana di trasformazione digitale con solide radici nella tecnologia italiana (nasce nel 1954 come concessionario Olivetti) e specializzata nel settore education, ha così creato il progetto “Ambienti di Apprendimento 4.0 per la Scuola del Futuro”.

Per Andrea Russo, amministratore delegato di MR Digital, "anche lo spazio influisce sul sapere, quindi il laboratorio deve entrare in classe, per consentire una didattica del fare, dello sperimentare, e non più una mera trasmissione del sapere”.
L’obiettivo del progetto è dunque ambizioso: “il cambiamento della didattica, personalizzandola per i singoli e per il gruppo”, in ottica di inclusività e sostenibilità.

Welfare scolastico”, lo ha definito Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Regione Lombardia, ma non solo: “modellare lo spazio è il vero obiettivo. L’edilizia scolastica interviene sui muri. La sfida della scuola del futuro si gioca dentro le classi”.

Le ha fatto eco la parlamentare Valentina Aprea, esperta di polotiche scolastiche, citando Paul Valery che nel 1931 diceva che il guaio del nostro tempo è che il futuro non è più quello di una volta. “Noi avevamo bisogno del banco, i bambini di oggi sono affrancati dalla seduta, sono on demand e touch. Questi sono gli elementi dell’apprendimento del terzo millennio. E dobbiamo legare educazione, formazione e lavoro. La scuola non può più non guardare cosa accade nell’ambiente esterno. Gli spazi educativi devono rispecchiare i valori del nostro tempo: sostenibilità, inclusività, connessione, per una modalità di lavoro scolastico libero e creativo”.

Il taglio del nastro della scuola del futuro Il taglio del nastro della scuola del futuro Andrea Russo, Valentina Aprea, Simona Tironi e Stefan o Boeri inaugurano il concept della scuola del futuro di MR Digital alla Milano Design Week 2023

Come è fatta la classe della scuola del futuro

Il concept presentato da MR Digital e Studio Boeri è dunque un’installazione che mette al centro le esigenze e il benessere di chi vive ogni giorno la scuola, ossia studenti e docenti.

La classe tradizionale diventa così un ambiente flessibile e multifunzionale, con diverse possibili configurazioni a seconda della singola necessità o lezione, salubre e sicuro.

Un’attenzione particolare è posta agli elementi che favoriscono la concentrazione, ma anche all’adozione il più possibile di materiali sostenibili e all’inclusione.

La tecnologia diventa uno strumento che supporta e integra la didattica tradizionale, favorendo metodi di apprendimento esperienziali che facilitano la collaborazione e permettendo di rispondere più facilmente alle esigenze di ogni studente e del mondo del lavoro.

Lo spazio della classe della scuola del futuro progettata da MR Digital e Studio Boeri si suddivide in cinque aree, ispirate alle learning zone del Future Classroom Lab.

Al centro c’è la zona Present che con divanetti fonoassorbenti e monitor interattivi consente agli studenti di condividere ciò che creano.

L’area Investigate ed Exchange ospita tavoli per coding e robotica e serre idroponiche per favorire la collaborazione fra studenti, rafforzare il senso di responsabilità e la capacità di lavorare e prendere decisioni in team.

L’area Develop serve a favorire l’apprendimento informale, la riflessione, lo studio individuale, mentre nell’area Interact i docenti guidano gli alunni nell’apprendimento e nell’area Create gli alunni possono mettere in pratica quanto hanno imparato creando i propri contenuti digitali audio e video, con anche un photo booth e una postazione per la registrazione di podcast.

Per le diverse esigenze di apprendimento lo spazio è concepito con attenzione all’utilizzo di elementi flessibili e modulari, pareti mobili e arredi che possono essere spostati facilmente.

Come ha detto Andrea Russo, “lo spazio è aperto alle scuole per fare visite, per testare e provare cose è meglio per loro. Qui saranno attivati corsi di formazione, con docenti universitari, esperti”.

Workshop ed eventi per scuole e cittadinanza proseguiranno infatti anche dopo la kermesse milanese del design. La scuola del futuro forse è davvero iniziata a Milano.

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