La dipendenza dal gioco d’azzardo colpisce tantissime persone in Italia e per alcuni sfocia in una vera e propria patologia.
Negli ultimi anni il mercato del gioco d’azzardo ha avuto una crescita esponenziale nel nostro paese. A farla da padrona è il settore delle scommesse. Solo nel 2022 ci sono stati 136 miliardi di euro di raccolte, il 22,3% in più rispetto al 2021. La metà delle giocate avviene ormai online, sono il 50% e una raccolta di 70 miliardi. Nel 2023 le previsioni parlano di 80 miliardi solo dall’online. Si parte molto piccoli: ci sono segnali di dipendenza da gioco già a partire dalle scuole e dagli studenti. Indicatori molti gravi che non vanno sottovalutati.
In alcuni casi la dipendenza da gioco d’azzardo diventa una vera patologia. Ad oggi sono 15mila le persone classificate in Italia con una dipendenza grave da gioco e sono in cura per questo tipo di disturbo. Numeri bassi considerato che nel nostro paese ci sono 18,5 milioni di giocatori e quindi chi si trova in cura è appena lo 0,08% del totale. Una percentuale minuscola però da non sottovalutare.
La dipendenza dal gioco prende un nome preciso: ludopatia. Viene classificato come disturbo psicologico rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi. Fa parte della categoria delle dipendenze comportamentali.
Cos’è la ludopatia
Così come per le dipendenze da alcool e droga, anche il giocatore d’azzardo assume comportamenti simili che lo portano a perdere il controllo nei confronti del gioco aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nell’apparente tentativo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche. Questa è la ludopatia.
Oltre ad aspetti compulsivi, la ludopatia ha effetti anche sull’aspetto cognitivo come l’illusione di controllare gli esiti delle giocate, la percezione di credere nel caso di una vincita sfiorata del fatto che il successo sia dietro l’angolo e di conseguenza aumenta l’istinto a riprovarci.
Un giocatore è considerato affetto da dipendenza se nel giro di 12 mesi si verificano almeno 4 dei seguenti sintomi:
- irritabilità o inquietudine quando si cerca di smettere o di giocare meno;
- tendenze criminali al fine di ottenere i soldi;
- fare grandi puntate di denaro per recuperare le perdite precedenti;
- mentire circa la quantità di denaro spesa al gioco;
- perdere un rapporto, un lavoro o altre opportunità;
- chiedere costantemente del denaro in prestito;
- impostare grandi quantità di denaro per sentire l’eccitazione da gioco.
Ci possono essere delle cause che scatenano una dipendenza dal gioco. Sintomi pregressi di debolezza psicologica o condizioni che possono incentivare il rifugiarsi nel gioco d’azzardo. Questi sono:
- disturbi dell’umore come ansia o depressione;
- problemi di personalità;
- consumo di sostanze stupefacenti o alcool;
- situazioni di stress eccessivo;
- tendenza alla noia e alla ricerca di forti scosse emotive;
- aumento della pubblicità di scommesse online.
Come uscirne?
Innanzitutto è importante prevenire la dipendenza dal gioco d’azzardo. Ai primi segnali è importante intervenire per stoppare su nascere qualsiasi tipo di dipendenza. Se invece ci troviamo già in quel circolo vizioso che è la ludopatia, è importante innanzitutto riconoscere di esserne dipendenti. Una volta riconosciuta la nostra dipendenza dal gioco d’azzardo, esistono diverse soluzioni per uscirne. Il trattamento si basa su diverse terapie quali:
- terapie di tipo cognitivo-comportamentale;
- gruppi di auto-aiuto e di sostegno;
- alcuni farmaci come gli antidepressivi.
Da qualche anno esiste anche il Telefono Verde Nazionale per le problematiche legate al gioco d’azzardo. Il numero 800 558822 è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16 presso il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità. Si tratta di un servizio di ascolto telefonico rivolto all’intera popolazione e in particolare a persone che presentano problematiche legate al gioco d’azzardo e loro familiari.
Vengono offerte informazioni chiare oltre a consigli su quali sono i servizi territoriali che propongono interventi sanitari per la diagnosi e il trattamento della dipendenza.
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