In vista delle missioni Artemis che puntano ad una presenza stabile di astronauti sulla Luna, la NASA cerca suggerimenti per risolvere un problema. Ecco quale.
La NASA sta lavorando duramente per un obiettivo: riportare astronauti sulla Luna e posizionarli in pianta stabile sul satellite. L’obiettivo è ritornarci entro il 2026. Non ci si sta concentrando però solo su come portare gli astronauti a camminare di nuovo sul suolo lunare, ma anche su come farli vivere in modo sostenibile durante le missioni. L’obiettivo è trovare soluzioni per una gestione più efficiente dei rifiuti con l’intento di tornare più leggeri sulla Terra.
Per farlo ha chiesto aiuto lanciando il LunaRecycle Challenge, una sfida aperta a tutto il mondo in cui mette in palio 3 milioni di dollari a chi sarà in grado di proporre idee interessanti di riciclo dei rifiuti lunari. La sfida non solo mira a trovare soluzioni per il contesto spaziale, ma ha anche l’obiettivo di ispirare innovazioni utili per migliorare il riciclo qui sulla Terra. Vediamo come funziona e come partecipare.
LunaRecycle Challenge, come funziona
La NASA cerca nuove idee per ridurre i rifiuti spaziali e riutilizzare i materiali disponibili per creare nuovi prodotti in modo da alleggerire anche il carico necessario dando una sferzata di sostenibilità alle nuove missioni lunari. La challenge si svolge in due fasi. Nella fase 1 la NASA simula uno scenario di un viaggio ipotetico sulla Luna di 365 giorni e i partecipanti devono progettare soluzioni in base a quelle che sono le proposte dell’agenzia spaziale. Questa prima fase si concluderà il 31 marzo 2025 con l’annuncio dei vincitori.
Nella fase 2 i team selezionati dovranno costruire prototipi funzionanti delle loro soluzioni. I percorsi saranno due: «Prototype Build» e «Digital Twin». Il primo percorso si focalizza sullo sviluppo di componenti hardware e sistemi avanzati per il riciclo di flussi di rifiuti solidi, come imballaggi alimentari, tessuti e materiali scientifici, direttamente sulla superficie lunare. L’obiettivo è creare una tecnologia sostenibile che supporti le missioni spaziali a lungo termine, riducendo gli sprechi e ottimizzando le risorse disponibili in un ambiente extraterrestre.
Il secondo progetto punta alla realizzazione di un gemello digitale di un sistema di riciclaggio, una replica virtuale che consente ai partecipanti di simulare e progettare soluzioni innovative in un ambiente digitale. Questo approccio elimina la necessità di costruire un prototipo fisico, accelerando lo sviluppo e riducendo i costi, con l’obiettivo di ottimizzare processi e tecnologie di riciclo in scenari avanzati. I progetti vincitori potranno portarsi a casa fino a 3 milioni di dollari. Si può partecipare da tutto il mondo e la registrazione prevede la compilazione di un modulo di manifestazione di interesse.
Oltre al successo di aver creato un qualcosa di molto utile per gli astronauti e sulla Luna, l’ideazione di nuovi prototipi potrà migliorare la gestione dei rifiuti anche sulla Terra, avvicinando l’umanità sempre più alla sostenibilità, una parola che ancora oggi e in numerosi parti del globo è sconosciuta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA