Una rara e pericolosa infezione batterica si sta attualmente diffondendo in Giappone. Ecco qual è e cosa sta accadendo.
Un’infezione batterica con un tasso di mortalità al 30% si sta diffondendo rapidamente in Giappone, allarmando le autorità sanitarie internazionali.
Secondo gli esperti giapponesi alla base dell’infezione batterica si troverebbe lo streptococco A, dei cui ceppi si è stato registrato un notevole aumento dall’anno scorso. L’incidenza delle infezioni da Streptococco sembra essere aumentata però non solo in Giappone ma anche in paesi europei come l’Italia.
Le persone anziane sono segnalate come i soggetti più a rischio di infezione. Tuttavia, secondo l’Istituto di malattie infettive del paese, le infezioni fatali sono più diffuse tra i pazienti di età pari a 50 anni. Sebbene lo streptococco A di solito causi angina e lievi infezioni cutanee, in rari casi la specie batterica può anche causare una sindrome da shock tossico molto pericolosa.
Ecco cos’è lo Streptococco A e perché si sta diffondendo così rapidamente, tanto da lasciare gli scienziati perplessi. Di seguito tutto quello che serve sapere.
Streptococco A: cos’è, sintomi e pericolosità
Lo Streptococco A, scientificamente noto come Streptococcus pyogenes, è un batterio che fa parte della vasta famiglia degli streptococchi. Si distingue dagli altri per la sua capacità di causare diverse infezioni, da quelle cutanee a quelle respiratorie, ed è particolarmente noto per causare:
- la faringite streptococcica;
- la scarlattina;
- la febbre reumatica;
- l’impetigine;
- la bronchite;
- la polmonite;
- infezioni più gravi come la sepsi e la meningite.
I sintomi variano a seconda del tipo di infezione, ma comunemente includono:
- mal di gola;
- febbre;
- dolore addominale;
- eruzione cutanea;
- tosse:
- difficoltà respiratorie.
Nelle persone anziane possono comparire sintomi simili al raffreddore, che raramente evolvono in tonsillite, polmonite e meningite, ma nei casi più gravi - e rari - si rischia di giungere a un’insufficienza e necrosi degli organi.
Streptococco A, come si diffonde e perché potrebbe essere colpa del Covid?
Nel 2023 il Giappone ha registrato un totale di 941 casi di sindrome da shock tossico, ma a preoccupare gli esperti è il vertiginoso aumento dei casi nel 2024: in soli due mesi sono già stati rilevati 376 casi.
Gravi infezioni da streptococco A sono state identificate in tutte le 47 prefetture del Giappone, tranne due. La causa dell’ondata esplosiva di infezioni non è attualmente chiara. Le infezioni da streptococco, infatti, si diffondono principalmente attraverso goccioline o ferite.
Come spiegato da l’Istituto giapponese di malattie infettive: «Ci sono ancora molti fattori sconosciuti dietro i meccanismi alla base di forme gravi e improvvise di streptococchi, e non siamo nella condizione ancora di poterli spiegarli».
Tra le probabili cause troviamo:
- La stagionalità. Le infezioni da Streptococco sono più comuni durante i mesi più freddi dell’anno, in quanto si trascorre del tempo in ambienti al chiuso a contatto con molte persone, anche non di nostra conoscenza, favorendo la trasmissione del batterio.
- La resistenza agli antibiotici. Lo Streptococco può diventare resistente agli antibiotici se trattato in modo inappropriato o incompleto, rendendo l’infezione più persistente.
- La mancanza di igiene compreso il lavaggio regolare delle mani, può favorire la diffusione del batterio.
Ma tra le cause però potrebbe trovarsene anche un’altra. Alcuni esperti hanno ipotizzato che i casi siano aumentati all’indomani del Covid. Questo è ciò che crede Ken Kikuchi, professore di malattie infettive alla Tokyo Women’s Medical University: “Lo stato immunologico delle persone dopo la guarigione dal coronavirus può alterare la loro sensibilità ad alcuni microrganismi”.
Streptococco A, quali misure di sicurezza adottare?
Per combattere le infezioni batteriche causate dallo streptococco A, il Ministero della Salute giapponese raccomanda le stesse misure igieniche che sono entrate a far parte della vita quotidiana durante la pandemia di coronavirus.
Per prevenire l’infezione da Streptococco, infatti, è importante praticare buone abitudini igieniche, come lavarsi spesso le mani; evitare il contatto ravvicinato con persone malate e coprirsi la bocca e il naso con il gomito quando si tossisce o starnutisce.
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