Nuove regole UE, tutti i prodotti elettronici dovranno essere facili da riparare, riutilizzare e riciclare

Maria Paola Pizzonia

26 Agosto 2024 - 19:23

Dal 2026 arriveranno nuove regole per l’UE rispetto ai prodotti elettronici, che renderà più duraturi i nostri prodotti.

Nuove regole UE, tutti i prodotti elettronici dovranno essere facili da riparare, riutilizzare e riciclare

Nel 2026, l’Unione Europea introdurrà una serie di norme che cambieranno il modo in cui acquistiamo e utilizziamo i prodotti elettronici. Queste regole potrebbero interessare tutti, perché mirano a rendere ogni dispositivo più sostenibile e duraturo. Ciò significa che non solo si ridurrà l’impatto ambientale (questione importantissima in questo periodo storico) ma si allungherà anche sensibilmente la vita dei nostri elettrodomestici. Scopriamo quali sono queste misure e che benefici comporteranno.

Il «passaporto» degli elettrodomestici

A partire dal 2026, tutti i prodotti venduti e utilizzati all’interno dell’Unione Europea dovranno essere accompagnati da un passaporto digitale che certifichi il rispetto dei criteri minimi di ecodesign. Questi criteri, stabiliti dal Regolamento (UE) 2024/1781, obbligano i nuovi prodotti a essere progettati in modo da poter essere facilmente riparati, riutilizzati o riciclati. Il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno approvato queste norme, che sono state recentemente pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’UE, che cita:

In questo modo, la durata media e l’uso dei prodotti sarà prolungata di circa 5 anni.

Si tratta di una misura che aiuta non soltanto l’ambiente, evitando per quanto possibile le strategie di obsolescenza programmata, per aiutare la Terra e alleggerire il portafogli dei consumatori.

Finalmente avremmo dei prodotti che durano nel tempo?

Attualmente, i prodotti presenti sul mercato non sono stati pensati per essere sostenibili durante l’intero ciclo di vita. Questo è ovviamente un fattore già valutato nella loro programmazione, che porta alla loro frequente sostituzione. Questo non solo è un peso per chi deve affrontare più volte la stessa spesa per comprare uno stesso prodotto, ma rappresenta anche un consumo elevato di energia. Infatti bisogna anche pensare all’uso non ottimizzato di risorse per la produzione, la distribuzione e lo smaltimento di nuovi articoli. Environ, un’organizzazione attiva nel settore della protezione ambientale, fa notare come questa situazione abbia un impatto significativo sull’ambiente. Basti pensare alla longevità delle apparecchiature elettriche, che varia anche di moltissimo in base alla complessità e alla qualità dei loro componenti.

La durata media dei nostri prodotti

Nel caso di elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici e televisori, la durata varia considerevolmente. I frigoriferi durano mediamente tra i 10 e i 12 anni, ma problemi ai componenti come il compressore o la scheda di controllo possono ridurne la vita utile. Le lavatrici, con una durata media di 7-10 anni, sono spesso soggette a guasti alla pompa di scarico o alla cinghia di trasmissione. I televisori, che generalmente durano 7 anni, vengono spesso sostituiti a causa di difetti al pannello del display o ad altri componenti interni. Aspirapolvere e asciugacapelli hanno una durata media rispettivamente di 5-6 anni e 3-5 anni, e sono soggetti a guasti principalmente per problemi al motore, alla ventola o per surriscaldamento.

Queste nuove norme porteranno ad un notevole passo avanti nella lotta contro l’obsolescenza programmata, garantendo che i prodotti siano progettati per durare più a lungo e non per essere sostituiti rapidamente. Ciò non solo consentirà ai consumatori di risparmiare denaro nel lungo periodo, ma diminuirà il numero di rifiuti elettronici. Con prodotti più facili da riparare e riutilizzare, il futuro ci potrebbe promettere un consumo più responsabile e sostenibile, in linea con le sempre più crescenti esigenze ecologiche del nostro presente.

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