Mpox, o vaiolo delle scimmie, è una seria minaccia in Africa secondo l’OMS. Vediamo la situazione in Europa e, nello specifico, in Italia.
Mpox, precedentemente noto come vaiolo delle scimmie, è una malattia virale causata dal virus monkeypox, un membro della famiglia dei Poxviridae. Questa malattia è simile al vaiolo umano, ma generalmente meno grave.
Martedì scorso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un’allerta urgente. Essa riguarda proprio una variante di mpox che si sta diffondendo rapidamente nella Repubblica Democratica del Congo. Solamente nel corso di quest’anno sono stati segnalati circa 8.600 casi e 410 decessi causati dalla malattia.
Il Congo approva il vaccino di mpox
Il Congo ha approvato l’uso del vaccino contro il vaiolo per cercare di contenere l’epidemia. Il virus rimane una seria minaccia per la salute pubblica, ha affermato Fiocruz.
È essenziale affrontare il recente aumento dei casi di mpox in Africa
ha dichiarato Rosamund Lewis, responsabile tecnico dell’OMS per mpox, in un comunicato ufficiale.
Questa variante di mpox è particolarmente pericolosa
Secondo un rapporto di John Claude Udahemuka dell’Università del Ruanda, questa è una versione mutata del Clade I, piuttosto pericolosa. Per rendere l’idea del rischio basti pensare che i tassi di mortalità sono intorno al 5% negli adulti e al 10% nei bambini.
La diffusione è piuttosto preoccupante: ad oggi, 24 delle 26 province del Congo sono state colpite da quella che è considerata la peggiore epidemia di mpox mai registrata nel paese.
Come si diffonde mpox?
La nuova variante si diffonde principalmente attraverso il contatto sessuale. Tuttavia sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere altre modalità di trasmissione. Le analisi scientifiche indicano che la malattia può causare aborti spontanei tra le donne incinte, eruzioni cutanee a lungo termine e altri sintomi persistenti.
L’OMS ha classificato le varianti di mpox come segue:
- il gruppo dell’Africa occidentale è chiamato Clade II
- il gruppo della regione centrale è noto come Clade I
Esistono anche sottogruppi denominati Clade IIa e Clade IIb. L’OMS avverte:
Sebbene i ceppi di mpox circolanti nella Repubblica Democratica del Congo appartengano al Clade I, e non siano stati rilevati casi di Clade IIb, è stato osservato un aumento dei casi segnalati e un’espansione geografica della distribuzione dal 2022.
Il problema dei vaccini e la pericolosità sui bambini
Purtroppo i vaccini e i trattamenti utilizzati per l’epidemia globale di vaiolo non sono disponibili in Congo. Per questo motivo, l’OMS e gli scienziati chiedono maggiori sforzi per risolvere questa carenza. Si legge in una pubblicazione dell’OMS:
Nel dicembre 2022, la Repubblica Democratica del Congo ha dichiarato un’epidemia nazionale di mpox e dal febbraio 2023 è attivo un sistema di gestione degli incidenti, a causa dell’aumento dei casi segnalati.
Secondo l’OMS, anche quest’anno i bambini sono particolarmente colpiti dalla malattia: il 39% dei casi segnalati riguarda bambini sotto i 5 anni, e il 62% dei decessi è tra questa fascia di età.
Cosa succede in Italia?
Negli ultimi anni, l’Europa ha visto una significativa epidemia di mpox. Questo focolaio ha iniziato a diffondersi a maggio 2022, colpendo diversi paesi europei, inclusa l’Italia. La prima segnalazione in Italia è avvenuta a Roma il 19 maggio 2022. Il nostro paese è stato il sesto, fuori dai paesi endemici africani, a riportare casi di mpox.
L’Italia ha avviato una campagna di vaccinazione utilizzando il vaccino JYNNEOS, raccomandato dall’OMS e dall’ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), per fornire protezione contro il virus mpox. La vaccinazione è particolarmente rivolta alle persone a rischio elevato di esposizione, come gli operatori sanitari e le comunità MSM (Men who have Sex with Men).
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