Si festeggia il 16 aprile la Pasqua ortodossa 2023. A distanza di una settimana, come descritto dal calendario giuliano, anche la comunità ortodossa festeggia la commemorazione della resurrezione.
Si festeggia oggi, domenica 16 aprile 2023, la Pasqua ortodossa. Come da tradizione e seguendo il calendario giuliano (un calendario di tipo solare) per parte della comunità religiosa cristiana è tempo di festa,
I Paesi ortodossi che festeggiano la Pasqua oggi sono Cipro, Bulgaria, Grecia, Repubblica di Macedonia, Libano, Romania, Russia e Ucraina. Le tradizioni della Pasqua ortodossa non divergono troppo da quelle cristiane e, proprio come in Italia, anche in altri Paesi la festa si svolge tanto in chiesa quanto a tavola con uova di pasquali colorate e tanto altro.
Non mancano neanche le uova sode, spesso finemente decorate e che rappresentano l’abbondanza e i doni nel periodo di festa. Tipico della Romania, per esempio, è il rito dell’uovo sodo dell’anno precedente. Ogni anno si mette da parte un uovo sodo per l’anno successivo, quando viene aperto per mostrare la fortuna (pieno) o la sfortuna (vuoto) che verranno.
Pasqua ortodossa: cos’è e come si festeggia
La Pasqua ortodossa è una festività religiosa comune al cristianesimo. Natale e Pasqua rappresentano infatti le principali festività cristiane, ma per molti la Pasqua celebra l’evento più importante della religiosità cristiana. Infatti, come per i cristiani cattolici, anche per gli ortodossi la Pasqua commemora la resurrezione di Gesù. A differenza della tradizione cattolica però, dove i giorni di festa per la Pasqua sono limitati a due (Pasqua e Pasquetta), per gli ortodossi i giorni di festa durano di più, arrivando a quota tre. Questo perché gli ortodossi seguono le scritture del Nuovo Testamento, nel quale Gesù resuscita il terzo giorno dalla sua sepoltura.
Gli ortodossi festeggiano la Settimana Santa a partire dalla domenica dei Salici (la domenica delle Palme per i cristiani). Per prepararsi alla festa, il mercoledì (mercoledì santo) precedente si celebra la “Passione” con il digiuno. A seguire, il giovedì (giovedì santo) si preparano le uva colorate e si prepara la cena per celebrare l’Ultima cena di Cristo. Il giorno dopo (venerdì santo) è dedicato alle liturgie e alle letture, il sabato si festeggia a tavola, mentre anziani e bambini vanno in chiesa per far benedire il cibo (kulich, Pashka e uova).
Si conclude la giornata con l’accensione della candela (simbolo ricorrente in ogni festività ortodossa, che ricorda i cari deceduti) e si procede con la processione. Alla fine di questa risuonano a festa le campane e i presenti si scambiano il tipico segno di pace, cioè un abbraccio.
Perché si festeggia oggi la Pasqua ortodossa
Le usanze non sono troppo diverse da quelle cattoliche, diversi sono invece i giorni della celebrazione. I giorni di festa dipendono dal tipo di calendario utilizzato. Infatti gli ortodossi seguono il calendario giuliano, un calendario solare basato sul ciclo delle stagioni, mentre i cattolici hanno adottato - a partire dal XVI secolo - il calendario gregoriano, tramite la bolla Inter gravissimas di Papa Gregorio XIII da cui prende il nome. Secondo tale calendario la Pasqua ortodossa può cadere tra aprile e la prima settimana di maggio e solo ogni 3-4 anni coincide con la Pasqua cattolica.
Il calendario giuliano ha origine nel 46 a.C per volontà di Giulio Cesare, quando chiese - almeno così racconta Plinio il Vecchio in Naturalis historia - a Sosigene di Alessandria (astronomo egizio) di elaborarlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA