Pasqua ortodossa 2023: cos’è e perché si festeggia oggi

Giorgia Bonamoneta

16 Aprile 2023 - 07:06

Si festeggia il 16 aprile la Pasqua ortodossa 2023. A distanza di una settimana, come descritto dal calendario giuliano, anche la comunità ortodossa festeggia la commemorazione della resurrezione.

Pasqua ortodossa 2023: cos’è e perché si festeggia oggi

Si festeggia oggi, domenica 16 aprile 2023, la Pasqua ortodossa. Come da tradizione e seguendo il calendario giuliano (un calendario di tipo solare) per parte della comunità religiosa cristiana è tempo di festa,

I Paesi ortodossi che festeggiano la Pasqua oggi sono Cipro, Bulgaria, Grecia, Repubblica di Macedonia, Libano, Romania, Russia e Ucraina. Le tradizioni della Pasqua ortodossa non divergono troppo da quelle cristiane e, proprio come in Italia, anche in altri Paesi la festa si svolge tanto in chiesa quanto a tavola con uova di pasquali colorate e tanto altro.

Non mancano neanche le uova sode, spesso finemente decorate e che rappresentano l’abbondanza e i doni nel periodo di festa. Tipico della Romania, per esempio, è il rito dell’uovo sodo dell’anno precedente. Ogni anno si mette da parte un uovo sodo per l’anno successivo, quando viene aperto per mostrare la fortuna (pieno) o la sfortuna (vuoto) che verranno.

Pasqua ortodossa: cos’è e come si festeggia

La Pasqua ortodossa è una festività religiosa comune al cristianesimo. Natale e Pasqua rappresentano infatti le principali festività cristiane, ma per molti la Pasqua celebra l’evento più importante della religiosità cristiana. Infatti, come per i cristiani cattolici, anche per gli ortodossi la Pasqua commemora la resurrezione di Gesù. A differenza della tradizione cattolica però, dove i giorni di festa per la Pasqua sono limitati a due (Pasqua e Pasquetta), per gli ortodossi i giorni di festa durano di più, arrivando a quota tre. Questo perché gli ortodossi seguono le scritture del Nuovo Testamento, nel quale Gesù resuscita il terzo giorno dalla sua sepoltura.

Gli ortodossi festeggiano la Settimana Santa a partire dalla domenica dei Salici (la domenica delle Palme per i cristiani). Per prepararsi alla festa, il mercoledì (mercoledì santo) precedente si celebra la “Passione” con il digiuno. A seguire, il giovedì (giovedì santo) si preparano le uva colorate e si prepara la cena per celebrare l’Ultima cena di Cristo. Il giorno dopo (venerdì santo) è dedicato alle liturgie e alle letture, il sabato si festeggia a tavola, mentre anziani e bambini vanno in chiesa per far benedire il cibo (kulich, Pashka e uova).

Si conclude la giornata con l’accensione della candela (simbolo ricorrente in ogni festività ortodossa, che ricorda i cari deceduti) e si procede con la processione. Alla fine di questa risuonano a festa le campane e i presenti si scambiano il tipico segno di pace, cioè un abbraccio.

Perché si festeggia oggi la Pasqua ortodossa

Le usanze non sono troppo diverse da quelle cattoliche, diversi sono invece i giorni della celebrazione. I giorni di festa dipendono dal tipo di calendario utilizzato. Infatti gli ortodossi seguono il calendario giuliano, un calendario solare basato sul ciclo delle stagioni, mentre i cattolici hanno adottato - a partire dal XVI secolo - il calendario gregoriano, tramite la bolla Inter gravissimas di Papa Gregorio XIII da cui prende il nome. Secondo tale calendario la Pasqua ortodossa può cadere tra aprile e la prima settimana di maggio e solo ogni 3-4 anni coincide con la Pasqua cattolica.

Il calendario giuliano ha origine nel 46 a.C per volontà di Giulio Cesare, quando chiese - almeno così racconta Plinio il Vecchio in Naturalis historia - a Sosigene di Alessandria (astronomo egizio) di elaborarlo.

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