PEGI Videogiochi, cosa sono e come interpretarli

Redazione

05/11/2024

PEGI, acronimo di Pan European Game Information, è un sistema di classificazione per videogiochi che fornisce indicazioni sull’età consigliata per l’uso di videogiochi e contenuti sensibili.

Prima della sua introduzione nel 2003 e la sua adozione in oltre 35 paesi europei, la classificazione dei videogiochi in Europa era diversa da paese a paese.

Ciascuna nazione poteva adottare le propr20 normative riguardanti i contenuti adatti ai minori, il che rendeva difficile per le case produttrici pubblicare i propri videogiochi in modo uniforme. Per risolvere il problema, la Interactive Software Federation of Europe (ISFE) ha deciso di creare un sistema standardizzato per la classificazione dei contenuti, dando vita al PEGI, uno strumento chiaro e comprensibile per valutare i videogiochi e uguale in ogni paese.

Come funziona il PEGI?

Il PEGI valuta i videogiochi secondo due criteri principali:

  • Età consigliata: Basata sui contenuti del gioco e non sulla difficoltà o qualità del gameplay.
  • Contenuto: Indicazioni sulle specifiche tematiche presenti nel videogame che potrebbero non essere adatte a certe fasce di età.

Le fasce di età PEGI

Le categorie di età sono 5 e appaiono sulla confezione del gioco, o nella descrizione nei negozi digitali, rappresentate da un numero su sfondo colorato:

  • PEGI 3 (sfondo verde): Questa classificazione è adatta a tutti i giocatori, compresi i più piccoli. I giochi con questa etichetta non devono contenere scene o suoni che possano spaventare i bambini. Eventuali violenze devono essere di natura puramente fantasiosa e non realistica.
  • PEGI 7 (sfondo verde): Indica che il gioco può contenere scene o suoni che potrebbero spaventare bambini molto piccoli. Le forme di violenza devono comunque essere di natura lieve e cartoonesca.
  • PEGI 12 (sfondo arancione): I giochi in questa categoria sono solitamente orientati verso un pubblico adolescente. Possono includere una violenza più esplicita, ma non su personaggi realistici. Inoltre, potrebbe essere presente linguaggio leggermente scurrile o tematiche allusive.
  • PEGI 16 (sfondo rosso): In questi giochi si trova una violenza più intensa, che può essere realistica. Si possono trovare riferimenti al sesso, all’uso di droghe, al fumo e a un linguaggio più forte. Il gioco inizia a rappresentare situazioni più adulte, anche se non estreme.
  • PEGI 18 (sfondo rosso): Questa classificazione è riservata ai giochi che includono contenuti estremamente violenti, realistici, con scene di sangue, linguaggio esplicito e spesso riferimenti o scene di natura sessuale. Sono riservati a un pubblico adulto e possono includere anche rappresentazioni di comportamenti antisociali o criminali.

Contenuto dei videogiochi

Accanto alla classificazione per età, il PEGI utilizza una specifica serie di descrittori di contenuto per informare i giocatori e i genitori su specifici temi presenti nei videogiochi. Questi descrittori sono simboli che si trovano accanto al numero della classificazione PEGI e coprono una vasta gamma di temi. Ecco i principali:

  • Violenza: Rappresentata da un pugno su sfondo nero. Indica che il gioco contiene scene di violenza fisica, che possono variare dal lieve (come nei cartoni animati) al realistico.
  • Linguaggio scurrile: Raffigurato da un fumetto con una serie di simboli usati per censurare le parolacce. Indica che nel gioco potrebbe contenere linguaggio offensivo o volgare.
  • Paura: Un simbolo di un ragno su sfondo nero indica che il gioco può contenere immagini o suoni che potrebbero spaventare i bambini, come ambientazioni horror o creature terrificanti.
  • Sesso: Il descrittore a forma di cuore indica la presenza di contenuti di natura sessuale o riferimenti all’attività sessuale.
  • Droghe: Un’icona con una siringa su sfondo nero segnala la presenza di riferimenti all’uso di droghe o rappresentazioni del loro consumo.
  • Discriminazione: Indicato da un cerchio spezzato, questo descrittore avvisa che nel gioco potrebbero esserci rappresentazioni di discriminazione razziale, sessuale, religiosa o di altro tipo.
  • Gioco d’azzardo: Rappresentato da due dadi su sfondo nero, indica che il gioco potrebbe contenere riferimenti o simulazioni di gioco d’azzardo.
  • Acquisti all’interno del gioco: Un nuovo simbolo introdotto recentemente, rappresentato da una mano che tiene una carta di credito, avvisa che il gioco include acquisti in-app o transazioni reali all’interno dell’esperienza di gioco.

Quindi cos’è il PEGI?

La classificazione PEGI: non è una forma di censura, i produttori di videogiochi non devono rimuovere o modificare i contenuti dei loro giochi; non indica il livello di difficoltà di un videogioco; non è una recensione del videogame; non suggerisce se il gioco sia ’adatto’ o ’sbagliato’ in senso assoluto.

Il PEGI è uno strumento di informazione che si concentra sui contenuti di un videogioco che potrebbero essere inappropriati per determinate fasce d’età, aiutando i consumatori a fare scelte consapevoli.

Questo sistema ha aiutato a migliorare la trasparenza nell’industria dei videogiochi, consentendo ai genitori di proteggere i propri figli da contenuti potenzialmente dannosi e fornendo linee guida chiare per gli sviluppatori su come etichettare i propri prodotti.

Ad esempio, un gioco PEGI 18 come Grand Theft Auto potrebbe essere perfettamente adatto per un adulto che apprezza contenuti maturi o complessi, ma non dovrebbe essere giocato da un adolescente o un bambino. Allo stesso modo, un PEGI 3 come Gran Turismo 7 può essere noioso o troppo semplice per un giocatore adulto, ma completamente sicuro per un bambino.

Tuttavia, è importante comprendere che il PEGI è solo uno strumento e non può sostituire il giudizio dei genitori o dei tutori, che dovrebbero sempre considerare il contesto in cui i propri figli giocano e i temi trattati nei giochi. Con una corretta interpretazione, il PEGI rappresenta una guida utile per garantire un’esperienza di gioco sicura e divertente per tutti.

Contenuto in collaborazione conLearn One Minute

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