Aumento pensioni, assegno sociale e invalidità: è ufficiale, ecco la guida Inps al calcolo

Simone Micocci

14/10/2022

Pensioni, rivalutazione straordinaria e transitoria: la circolare Inps con tutte le istruzioni per il calcolo degli aumenti.

Aumento pensioni, assegno sociale e invalidità: è ufficiale, ecco la guida Inps al calcolo

L’Inps ha ufficializzato l’aumento delle pensioni di ottobre (tra l’altro già corrisposto) con la circolare n° 114 pubblicata il 13 ottobre, specificando che, differentemente da quanto dicevano le indiscrezioni, la rivalutazione straordinaria e transitoria delle pensioni introdotta dal decreto Aiuti bis riguarderà anche gli invalidi civili, nonché i titolari di assegno sociale. Inoltre, l’aumento riguarderà anche coloro che beneficiano di una misura di accompagnamento alla pensione, come ad esempio dell’indennità di Ape Sociale.

Quindi, l’anticipo della rivalutazione non è solo per i trattamenti previdenziali ma anche per quelli assistenziali: una buona notizia per invalidi civili e beneficiari di assegno sociale, i quali possono godere di un leggero aumento da qui a fine anno.

Condizione essenziale affinché l’Inps possa procedere con l’aumento è l’aver percepito nel mese di settembre un assegno d’importo inferiore a 2.692 euro, condizione che ovviamente i percettori di pensione d’invalidità e di assegno sociale soddisfano.

Aumento che, come spiegato dall’Istituto, spetta anche sulla tredicesima mensilità in pagamento a dicembre, in proporzione però ai ratei di tredicesima spettanti.

Aumento delle pensioni per contrastare l’inflazione

L’aumento delle pensioni è una misura voluta dal governo Draghi per contrastare l’elevato tasso d’inflazione. In realtà le pensioni già sono tutelate dall’aumento dei prezzi, proprio grazie al meccanismo della rivalutazione, con il quale ogni anno l’importo dell’assegno viene adeguato all’inflazione.

Tuttavia, per non far attendere fino a gennaio 2023, il governo Draghi ha deciso di procedere già nel mese di ottobre con una rivalutazione straordinaria e transitoria delle pensioni. Nel dettaglio, con il decreto Aiuti bis, si procede in due direzioni:

  • anticipando la rivalutazione delle pensioni in programma il 1° gennaio 2023, provvedendo con un tasso del 2% a partire dal 1° ottobre 2022 qualora il trattamento complessivo non superi i 2.692 euro lordi al mese, tenendo conto dei valori di settembre 2022;
  • anticipando il conguaglio dello 0,2% al 1° novembre 2022, anziché al 1° gennaio 2023. Nel dettaglio, si tratta di un conguaglio dovuto dal fatto che l’inflazione definitiva nel 2021 è risultata pari all’1,9%, mentre a inizio anno la rivalutazione è stata effettuata utilizzando un tasso provvisorio dell’1,7%.

Tuttavia, con la circolare in oggetto, l’Inps si concentra sulla prima misura, fornendo dunque i chiarimenti su come funziona l’anticipo della rivalutazione, nonché sugli importi che ne risultano. Per il conguaglio, invece, si rimanda a un documento ulteriore (che deve essere ancora pubblicato).

Come funziona la rivalutazione straordinaria e transitoria delle pensioni

Anche per la rivalutazione straordinaria e transitoria valgono le regole generali di perequazione, quelle descritte dall’articolo 1, comma 478, della legge n. 160/2019.

Quindi, valgono i criteri di progressività secondo cui:

  • per la parte di pensione entro le 4 volte il trattamento minimo la rivalutazione è al 100% del tasso, quindi al 2%;
  • per la parte compresa tra le 4 e le 5 volte il trattamento minimo, invece, la rivalutazione è al 90% del tasso, quindi, 1,80%;
  • infine, per la parte che supera le 5 volte il trattamento minimo, la rivalutazione è al 75%, ossia 1,50% del tasso.

A tal proposito, ecco una tabella elaborata dall’Inps che ci dà indicazione sulla misura dell’aumento, ricordando il limite di 2.692 euro e un trattamento minimo che nel 2022 è pari a 524,35 euro.

FasciaDa A % aumento Incremento massimo nella fascia
1^ 0 2.097,40 2% 41,95
2^ 2097,41 2.621,75 1,50% 9,44
3^ 2621,76 2.692,00 1,50% 1,05

Quindi, per chi prende il massimo dell’importo che beneficia dell’anticipo della rivalutazione, ossia 2.692 euro, godrà di un aumento di 52,44 euro.

Aumento pensioni d’invalidità e assegno sociale

Del 2%, invece, l’aumento della pensione d’invalidità e dell’assegno sociale.

Nel dettaglio, per l’assegno sociale si passa da un importo di 468,11 euro a 477,47 euro, in virtù di un incremento di 9,36 euro. Nel caso della pensione d’invalidità, oggi pari a 291,98 euro, l’incremento è di 5,84 euro, arrivando così a 297,82 euro.

Restano escluse dalla rivalutazione, invece, le prestazioni conosciute come indennità di accompagnamento, le indennità per ciechi parziali o assoluti, l’indennità di frequenza (minori), l’indennità di comunicazione e l’indennità di talassemia.

Modalità di pagamento

L’aumento è disposto d’ufficio nelle mensilità di ottobre, novembre, dicembre e tredicesima, laddove percepita. Quindi, già con il pagamento di ottobre i pensionati interessati hanno ricevuto il primo aumento dell’assegno; per controllarlo nel cedolino, basta individuare la voce denominata come “incremento D.L. Aiuti bis”.

Ricordiamo in ogni caso che, a differenza ad esempio del bonus 200 e 150 euro (quest’ultimo pagato a novembre), l’importo dell’aumento è imponibile ai fini Irpef e dunque tassato su ciascuna mensilità.

Circolare 114 del 13 ottobre 2022
Clicca qui per scaricare la circolare Inps n. 114 del 13 ottobre 2022 con tutte le istruzioni sulla rivalutazione straordinaria e transitoria per pensioni, assegno sociale e pensione d’invalidità.

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