Pensioni, ecco qual è l’importo più probabile che potresti prendere

Simone Micocci

30 Marzo 2024 - 13:30

Quanto potresti prendere di pensione? Secondo la statistica le probabilità di arrivare a un importo adeguato al costo della vita sono molto basse, specialmente per le donne.

Pensioni, ecco qual è l’importo più probabile che potresti prendere

Ci sono diversi modi per sapere quanto potresti prendere di pensione, come ad esempio lo strumento “la mia pensione futura” dove l’Inps effettua una simulazione in base ai contributi già versati e a quelli che si prevede verranno maturati da qui alla data del pensionamento.

Anche le statistiche però ci sono d’aiuto e purtroppo ci dicono che in Italia è molto probabile avere una pensione al di sotto dei 1.000 euro, specialmente per le donne. A rispondere è l’ultimo Osservatorio dell’Inps sulle prestazioni erogate dall’Istituto, sia previdenziali (pensioni) che assistenziali (pensioni di invalidità civile).

Osservatorio Inps pensioni 2023
Clicca qui per scaricare il documento.

E non si tratta di buone notizie: per quanto l’importo medio della pensione di vecchiaia risulti di circa 1.500 euro lordi al mese, più della metà dei trattamenti erogati dall’Inps non supera i 750 euro.

Una situazione che in futuro potrebbe persino aggravarsi visto che più si avanti negli anni e maggiore sarà la quota calcolata con il sistema contributivo che rispetto al retributivo è molto meno vantaggioso.

Dati che dovrebbero far riflettere e non solo a chi è chiamato a decidere del futuro del sistema previdenziale italiano: ogni lavoratore infatti dovrebbe prendere atto delle difficoltà di assicurarsi un importo sufficiente per affrontare la vita dopo il pensionamento e prendere per tempo le contromisure.

Pensione, qual è l’importo più probabile che potresti prendere

Come riportato dall’Osservatorio dell’Inps sulle pensioni, oggi circa la metà dei trattamenti risulta inferiore a quanto riconosciuto dall’Assegno di inclusione, la misura di sostegno introdotta al posto del Reddito di cittadinanza.

Chi ha un reddito pari a zero e vive in affitto può percepire un sostegno fino a 780 euro al mese. Come spiegato dall’Inps, invece, il 53% delle prestazioni erogate nel 2023 - circa 9,5 milioni - è inferiore a 750 euro. E meno della metà (il 43,9%) beneficia di misure di sostegno come ad esempio l’integrazione al trattamento minimo (che non spetta a chi ha la pensione calcolata interamente con il contributivo).

È bene sottolineare che questo dato non è comunque rappresentativo del reddito dei pensionati, in quanto in alcuni casi ci sono persone che beneficiano di più di un trattamento. Inoltre in questa statistica sono compresi anche i trattamenti assistenziali.

Rappresenta comunque uno spunto di riflessione, come quello che ci dice che l’importo medio dei trattamenti riconosciuti a seguito di pensionamento di vecchiaia è comunque basso, pari a 1.468,59 euro (lordi, circa 1.200 euro netti).

Così come un altro elemento di riflessione è quello che mette in risalto il gap che c’è tra uomini e donne, persino accentuato nell’ultimo anno. Dimostrazione di come ci sia ancora molta strada da fare per assicurare alle donne le stesse prospettive di carriera degli uomini permettendo loro di arrivare a una pensione adeguata.

A tal proposito, ecco una tabella che mette a confronto le pensioni di uomini e donne - riferite al 2023 - in relazione agli importi percepiti.

Fascia di importo Percentuale uomini Percentuali donne
Fino a 499,99 euro 10,1% 14,9%
Da 500 a 749,99 euro 6,9% 34,5%
Da 750 a 999,99 euro 7,1% 12,6%
Da 1.000 a 1.249,99 euro 8,9% 10,4%
Da 1.250 a 1.499,99 euro 9,4% 7,9%
Da 1.500 a 1.749,99 euro 10,0% 5,7%
Da 1.750 a 1.999,99 euro 11,5% 4,4%
Da 2.000 a 2.249,99 euro 8,0% 2,6%
Da 2.250 a 2.499,99 euro 7,7% 2,1%
Da 2.500 a 2.999,99 euro 9,6% 2,7%
Da 3.000 a 3.499,99 euro 4,4% 1,2%
Oltre 3.500 euro 6,6% 1,1%

Se consideriamo le sole pensioni di vecchiaia, circa il 24% degli uomini percepisce un importo inferiore a 1.000 euro, mentre per le donne la percentuale è persino del 62%. Fino a oggi queste solo nel 10% dei casi sono riuscite ad assicurarsi una pensione superiore a 2.000 euro, mentre per gli uomini la probabilità si alza al 36,3%.

Inoltre, se sei un uomo hai circa il 40% di probabilità di avere una pensione tra i 1.000 e i 2.000 euro; per una donna, invece, questo importo spetta solamente nel 28,4% dei casi.

Cosa fare per assicurarsi una pensione più alta?

Se questi dati spaventano figuriamoci cosa succederà in futuro una volta che l’intera quota di pensione sarà calcolata con il sistema contributivo. Il rischio è di avere pensioni sempre più basse, problema accentuato dal fatto che ai cosiddetti contributivi puri non spetta neppure l’integrazione al trattamento minimo.

Che fare allora? Bisogna iniziare fin da subito a programmare il futuro dopo la pensione, con investimenti mirati (laddove possibile). Tra questi figura l’iscrizione a un fondo per la pensione complementare, così da assicurarsi una seconda rendita mensile.

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