In Francia e Germania i prezzi dell’elettricità scendono, ma non in Italia. I costi dell’energia elettrica sono aumentati a luglio, confermando il punto debole energetico del Paese.
Italia in controtendenza sui costi dell’elettricità.
Il nostro Paese ha registrato un aumento dei prezzi dell’energia elettrica il mese scorso, il primo rialzo annuo dal 2022 e un allontanamento dal trend registrato a livello europeo.
Il prezzo medio dell’energia elettrica del giorno prima in Italia è stato di 113 euro al megawattora a luglio, circa il doppio del contratto equivalente in altri importanti mercati europei come Francia e Germania.
Rispetto al picco del 2022, i costi per i consumatori italiani di energia elettrica sono decisamente calati. Tuttavia, il nostro Paese rimane minacciato da un mix di fonti poco diversificato.
Italia, prezzi elettricità tropo alti. Ecco perché
Il prezzo medio giornaliero dell’elettricità in Italia è salito dello 0,6% rispetto all’anno precedente e si è confrontato con i cali del 13% in Germania e del 39% in Francia.
Il risultato riflette le elevate pressioni sulla fornitura dovute a un’impennata nell’uso di aria condizionata a causa dell’ondata di calore estiva, con le utility costrette a fare affidamento sul costoso gas per soddisfare la domanda, mentre altri Paesi hanno sfruttato le energie rinnovabili in forte espansione.
“Il mercato elettrico italiano è altamente correlato al gas e ha poca flessibilità nell’attingere ad altre fonti di approvvigionamento quando la domanda aumenta”, ha affermato Florence Schmit su Bloomberg, stratega sull’energia presso Rabobank. “Ecco perché si vedono aumentare i prezzi dell’energia elettrica in Italia.”
La dipendenza del Paese dal gas lo espone a un rischio maggiore di shock energetici, poiché la maggior parte dell’Europa ha più energia solare ed eolica per tenere accese le luci. Ciò potrebbe cambiare, con l’Italia che produce gradualmente più energia pulita, ma ci sono pochi segnali che i picchi di prezzo scompariranno per il momento.
La domanda di energia elettrica italiana ha raggiunto in media un record di 42 gigawatt a luglio, in aumento del 4% rispetto all’anno precedente, secondo un’analisi Bloomberg dei dati di Terna SpA. Ciò ha spinto verso l’alto il consumo di gas, mentre l’uso del combustibile è rimasto invariato in Germania, dove le energie rinnovabili sono state in grado di soddisfare i salti della domanda, secondo Rabobank.
Il mix energetico si conferma quindi un punto debole italiano, con il gas più vulnerabile a oscillazioni di prezzo a rappresentare la maggiore fonte energetica.
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