Chi scrive sui soldi commette reato? Una banconota scritta può essere ancora considerata valida? Vediamo cosa prevede la Legge e la Bce.
Si può commettere reato scrivendo sui soldi? La banconota che presenta delle scritte può essere utilizza o chi la riceve potrebbe rifiutarla? Una banconota scritta può essere cambiata in banca con una nuova? Sono domande che, molto probabilmente avevano più senso quando era in corso la lira. Con le lire, infatti, le banconote si trasformavano in piccoli manifesti che riportavano frasi, aforismi e messaggi (a volte anche ironici). Dopo l’avvento dell’euro, invece, l’abitudine di scrivere sulle banconote è andata via via scemando.
La curiosità al riguardo, però, è rimasta: cosa potrebbe accadere a chi scrive sulle banconote? In quali casi si configura un reato? In questo articolo cercheremo di analizzare le diverse casistiche per comprendere chi rischia davvero.
I soldi scarabocchiati sono validi?
Può capitare di ricevere di resto una banconota scritta o “decorata” e, in questi casi, si ha sempre un certo timore ad accettarla perché si ha la preoccupazione che, poi, non venga ritenuta valida come pagamento. Ha fondatezza questo timore? Sulla questione si espresse, nel 2003, la Banca Centrale Europea con una circolare nella quale affermava che le banche sono tenute a effettuare il cambio di banconote danneggiate o scarabocchiate nel caso in cui le scritte siano di piccole dimensioni e i danneggiamenti non troppo estesi e nel caso che chi richieda il cambio non sia colui che ha danneggiato o scarabocchiato i soldi in questione.
Di fatto, quindi, accettare una banconota con piccole scritte non sottopone al rischio di perdere il suo valore nominale visto che, nella peggiore delle ipotesi (nel caso non venga accettata per i pagamenti) è sempre possibile richiedere un cambio in banca. Discorso diverso se si tratta di scritte molto grandi e invasive, in quel caso il rischio e quello che neanche la banca ritiri la banconota senza, però, sostituirla con la conseguente perdita del suo valore per il possessore.
In ogni caso, va sottolineato che chiunque può rifiutare delle banconote alterate, scritte o danneggiate, anche in presenza di scritte modeste, per non correre il rischio di veder ritirato il denaro senza ottenere in cambio una banconota dello stesso valore.
Chi scrive sui soldi commette reato?
Si corre il rischio di commettere reato se si scrive sui soldi? Nessuna legge prevede multe per chi scarabocchia le banconote e di fatto, quindi, scrivere sui soldi non è reato ed è perfettamente lecito (si corre, però, il rischio di non poter cambiare la banconota in banca se la scritta è molto grande o se è palese che il possessore sia l’artefice della scritta).
Ovviamente e questa affermazione si possono contestare delle eccezioni perché se lo scrivere sui soldi non è, generalmente, illegale, si potrebbe commettere un reato in base a quello che si scrive. Nel caso che nelle scritte che si realizzano sulle banconote si rendano pubblici e dati personali di qualcun altro (indirizzo, numero di telefono, azienda in cui lavora, ecc…) il reato che si commette è quello di diffamazione.
Allo stesso tempo se le scritte che si realizzano siano a sfondo razzista porta lo stesso a commettere un reato. Quindi, in linea generale, scrivere sui soldi e lecito, mala scritta stessa potrebbe essere considerata reato.
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