Una scoperta archeologica rara è avvenuta grazie al ritrovamento di un vecchio tesoro dell’infanzia da parte di un uomo norvegese. Ecco cosa ha trovato e quanto vale.
Un uomo ha trovato un tesoro, ma nel 1964. Oggi non gli appartiene più. È la storia del norvegese Jan Gunnar Fugelsnes che all’epoca dei fatti era solo un bambino. Il tesoro gli è capitato tra le mani per puro caso, mentre giocava con il fratello tra le rovine del vecchio pavimento della chiesa di zona. Nelle buche i due fratelli trovarono monete, aghi e una pietra.
Dopo quasi 60 anni Jan Gunnar Fugelsnes ha ritrovato la custodia gialla per le diapositive della Kodak nel quale aveva riposto gli oggetti trovati. Il gioco innocente di due bambini è diventato un furto dimenticato di beni dal valore storico.
L’uomo, una volta scoperto il tesoro perduto, si è presentato al comune della contea di Møre og Romsdal e ha consegnato la refurtiva di 60 anni prima. Profondi e sentiti ringraziamenti sono arrivati dai funzionati del comune e dagli archeologi che hanno analizzato gli oggetti. Questi hanno scoperto che le monete sono antiche, risalgono al Medioevo ed esistono ormai in pochissimi pezzi.
Un grazie sentito, ma nessun guadagno. Il ritrovamento delle monete e degli altri oggetti infatti non garantiscono nessuna proprietà. Secondo una legge locale, tutti i reperti antecedenti al 1605 sono proprietà dello Stato.
Un tesoro sepolto due volte: la scoperta archeologica di un norvegese
Si chiama Jan Gunnar Fugelsnes l’uomo norvegese che, in una normale mattina di inizio anno, ha portato al comune della propria contea dei pezzi rari risalenti al Medioevo. Una sorpresa che ha coinvolto anche gli archeologici della zona, chiamati a esaminare il tesoro portato dall’uomo. Questo aveva infatti riportato alcune monete, nello specifico 14 monete di argento, tre aghi e una perla d’ambra.
Come sono arrivati nelle mani di Jan Gunnar Fugelsnes? Da piccoli lui e suo fratello giocavano nei pressi della chiesa della contea. Si trattava di una vecchia struttura, ma certo non di origine medievale come gli oggetti ritrovati. I fratelli, che erano alla ricerca di oggetti sotto la chiesa, incapparono in alcune fosse scavate nel pavimento.
Jan Gunnar Fugelsnes racconta che erano soliti fingersi cacciatori di tesori e l’ambiente della chiesa era molto evocativo in tal senso. I due però non sapevano di aver messo mani, quel giorno, in una tomba. Gli oggetti infatti sembrano essere comuni negli indumenti dei defunti, come la perla d’ambra che potrebbe appartenere a una corona di preghiera destinata a sacerdoti e diaconi.
L’accesso a quella zona della chiesa è stata loro aperta dai soldati nazisti. Due decenni prima questi avevano scavato e nascosto o depositato munizioni in quella zona. I due fratelli giocando hanno trovato questi oggetti e, ingenuamente, li hanno conservati fino a dimenticarli in casa. Sessanta anni dopo, Jan Gunnar Fugelsnes li ha riscoperti una seconda volta.
Datazione e valore degli oggetti: cosa nascondeva (senza saperlo)
Il tesoro ritrovato è stato immediatamente dato in pasto al capace archeologo della contea. Carl-Fredrik Wahr-Hansen Vemmestad ha quindi potuto verificare l’originalità dei pezzi e datarli. Per la sorpresa di tutti, alcune delle monete risalgono persino al XIII secolo, ovvero intorno al 1280 dopo Cristo. All’epoca sulla Norvegia governare Re Marco VI. Delle 14 monete d’argento scoperte però non tutte sono così antiche, alcune risalgono invece al 1450 dopo Cristo, periodo nel quale a governare c’era Re Cristiano I.
Il ritrovamento quindi fa pensare a una tomba più vicino al secondo periodo scoperto, con alcune vecchie monete inserite nel corredo funebre umile. Così anche per gli aghi e la perla d’ambra. Le monete sono il vero tesoro, soprattutto perché il loro ritrovamento è piuttosto raro. In tutta la Norvegia ce ne sono appena una manciata.
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