Il giudice statunitense Saliann Scarpulla ha deciso che la disputa tra RCS e Blackstone relativa alla vendita dell’immobile di Via Solferino a Milano dovrà svolgersi in Italia
Azioni RCS in evidenza a Piazza Affari, con le quotazioni che si apprezzano al momento della scrittura dell’1,87% attestandosi a 1,308 euro.
A spingere gli acquisti sul titolo è stata la decisione da parte del giudice statunitense Saliann Scarpulla, che ha sospeso il procedimento legale rinviando alle autorità italiane la verifica dell’effettiva esistenza delle condizioni per cui il caso dell’immobile di via Solferino a Milano possa essere oggetto di arbitrato in Italia. Il tribunale di New York avrebbe comunque lasciato una finestra aperta per un possibile ritorno nella città statunitense in caso di nuove rivendicazioni dopo la chiusura dell’arbitrato.
I motivi della disputa
La disputa riguarda la vendita della sede storica del gruppo editoriale in via Solferino a Milano a Blackstone nel 2013 per 120 milioni di euro. Il colosso del private equity americano chiederebbe danni per 300 milioni perché la richiesta di arbitrato mossa dalla società di Urbano Cairo ha impedito la vendita dell’immobile ad Allianz a luglio 2018 per un valore di 250 milioni.
Da parte sua, RCS si oppone alla validità del contratto di vendita del 2013 poichè avvenuta a prezzi inferiori a quelli di mercato a causa dei problemi finanziarie del gruppo all’epoca dei fatti. La legge italiana infatti proibisce a un acquirente di trarre vantaggio da quel venditore in condizioni di difficoltà. L’avvio dell’arbitrato a Milano è avvenuto lo scorso 15 aprile, il prossimo appuntamento è fissato per settembre.
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