Il Regno Unito vieterà le sigarette elettroniche usa e getta per proteggere la salute dei giovani e ridurre l’impatto ambientale, ma cresce la preoccupazione per il mercato nero.
Il Regno Unito ha annunciato un piano per vietare le sigarette elettroniche usa e getta a partire da giugno 2024, con l’obiettivo di proteggere la salute dei giovani e ridurre l’impatto ambientale.
Questa decisione, comunicata giovedì 24 ottobre, è stata accolta con preoccupazione da alcuni membri dell’industria del vaping, che temono un aumento delle vendite illegali e una proliferazione del mercato nero.
Le sigarette elettroniche monouso, note per le loro colorate confezioni, hanno attirato l’attenzione dei giovani, con un quarto degli adolescenti tra gli 11 e i 15 anni in Inghilterra che ha già provato a “svapare”.
Il governo britannico stima che ogni settimana vengano gettate circa cinque milioni di queste sigarette, contribuendo all’inquinamento da plastica e metalli pesanti. La plastica, il piombo e il mercurio contenuti in questi dispositivi possono danneggiare gravemente l’ambiente, mentre le batterie agli ioni di litio rappresentano un rischio per la salute degli operatori di smaltimento.
Con questa iniziativa, il governo mira a combattere la “cultura dello scarto” e a promuovere un ambiente più pulito e sicuro per le future generazioni. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul nuovo divieto nel Regno Unito.
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Regno Unito vieta le sigarette elettroniche: ecco perché
Il divieto delle sigarette elettroniche usa e getta è stato annunciato in un contesto di crescente preoccupazione per l’uso di questi prodotti da parte dei giovani.
Secondo le statistiche, l’uso delle sigarette elettroniche tra i ragazzi in Inghilterra è aumentato drasticamente negli ultimi anni, passando da una percentuale irrisoria nel 2012 a circa il 9,1% della popolazione nel 2023. I colori vivaci e il marketing accattivante delle sigarette elettroniche monouso le rendono particolarmente attraenti per i giovani, il che ha spinto il governo a intervenire.
Andrew Gwynne, ministro per la salute pubblica e la prevenzione, ha sottolineato che queste sigarette rappresentano il “prodotto preferito” dai ragazzi che “svapano”, rendendo urgente la necessità di proteggere i minori da pratiche dannose.
L’impatto ambientale delle sigarette elettroniche monouso è un altro fattore cruciale nella decisione del governo. Secondo le stime, ogni settimana in Gran Bretagna vengono smaltite circa cinque milioni di sigarette elettroniche usa e getta, contribuendo a un notevole accumulo di rifiuti tossici. Mary Creagh, ministro dell’ambiente, ha dichiarato che queste sigarette “rovinano le nostre città” e fanno parte di una “cultura dello scarto” che deve essere affrontata. Il governo ha quindi deciso di prendere misure decisive per ridurre il volume di rifiuti, impedendo che plastica e metalli pesanti contaminino l’ambiente. Inoltre, le batterie degli apparecchi elettronici possono rappresentare un grave rischio di incendio, rendendo necessaria una regolamentazione più rigorosa.
Sigarette elettroniche vietate: la reazione dei cittadini UK
Le reazioni al divieto delle sigarette elettroniche usa e getta sono state miste. Da un lato, i sostenitori della misura applaudono la decisione del governo, vedendola come un passo importante nella lotta contro l’uso di nicotina tra i giovani e un modo per affrontare l’emergenza climatica. Dall’altro lato, le voci critiche avvertono che il divieto potrebbe portare a un aumento delle vendite illegali.
John Dunne, direttore generale della UK Vaping Industry Association, ha espresso preoccupazione per il rischio di creare un mercato nero, affermando che “i divieti non sono la risposta” e suggerendo invece l’implementazione di misure di licenza per rivenditori e distributori.
Nonostante il divieto di vendita, la questione della salute giovanile rimane centrale. È già illegale vendere prodotti del tabacco a chiunque abbia meno di 18 anni in Gran Bretagna, ma la crescente popolarità delle sigarette elettroniche tra i giovani richiede un’azione più incisiva. Secondo il National Health Service, un quarto degli adolescenti tra 11 e 15 anni ha utilizzato una sigaretta elettronica lo scorso anno, evidenziando un trend preoccupante.
I ministri del governo hanno riconosciuto l’importanza di garantire un ambiente più sicuro per i giovani e, con il divieto in arrivo, sperano di ridurre significativamente l’uso di nicotina tra i più giovani e di promuovere una maggiore responsabilità ambientale. Il divieto rappresenta un passo audace in un settore in rapida evoluzione, ma rimane da vedere come reagirà il mercato e quali effetti avrà sul comportamento dei consumatori.
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