Esistono sei diversi tipi di Isee che vanno richiesti in base alla prestazione cui si deve accedere. Vediamoli uno a uno e scopriamo a cosa servono.
Esistono 6 diverse tipologie di Isee che vanno compilate in base all’uso che si deve fare dell’indicatore della situazione economica equivalente. L’isee è lo strumento che restituisce un valore che rappresenta il livello di ricchezza del nucleo familiare prendendo in considerazione redditi, patrimoni mobiliari e immobiliari e composizione del nucleo familiare.
L’Isee che si deve richiedere cambia in base alla prestazione agevolata che si deve richiedere e i modelli Isee che esistono sono:
- Isee ordinario;
- Isee minorenni;
- Isee socio-sanitario;
- Isee università;
- Isee socio-sanitario residenze;
- Isee corrente.
In questo articolo andremo a illustrare a cosa serve ognuno di questi Isee per comprendere quando, invece dell’Isee ordinario, è necessario presentare un’altra tipologia.
Isee ordinario
L’Isee ordinario è quello che vale per la maggior parte delle prestazioni ed è quello che richiede la maggior parte delle famiglie. In esso sono presenti le principali informazioni sulla situazione anagrafica del nucleo familiare, dei redditi e dei patrimoni di ogni componente della famiglia.
Si tratta dello strumento con cui si misura il livello economico complessivo del nucleo familiare: non corrisponde a una somma numerica dei redditi e dei patrimoni, ma si tratta di un valore ottenuto pesando le variabili, anche non matematiche che possono essere:
- le persone che appartengono al nucleo familiare;
- la presenza di disabili;
- la presenza di minori.
Uno stesso reddito e uno stesso patrimonio se associati a due nuclei familiari diversi restituiranno un indicatore diverso. Il nucleo familiare ai fini Isee comprende l’insieme delle persone conviventi e non conviventi (nel caso di figli e coniuge) che sono legate da vincoli di parentela, affetto, affinità e matrimonio.
Isee minorenni
L’Isee minorenni si utilizza per accedere alle prestazioni rivolte ai minorenni, figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi. In tutti gli altri casi (genitori sposati, separati, divorziati, non sposati ma conviventi tra loro) l’Isee minorenni coincide con quello ordinario.
La particolarità dell’Isee minorenni è che prende in considerazione oltre al genitore che convive con il minore, anche la condizione economica del genitore non convivente per stabilire se essa incide sul valore dell’Isee del nucleo familiare del figlio.
Isee Università
L’Isee Università (IseeU) è necessario per accedere alle prestazioni di diritto allo studio universitario. In esso deve essere indicato nel nucleo familiare lo studente. La particolarità di questo Isee è rispetto al nucleo familiare: lo studente rientra nel nucleo familiare dei genitori anche se non è residente con loro (a meno che non risulti autonomo).
In caso di genitori separati o divorziati lo studente farà parte dell’Isee di uno solo dei due, quello al quale risulta a carico. Se è a carico al 50% ad entrambi i genitori, invece, a presentare l’Isee è il genitore convivente.
In quali casi lo studente può essere considerato autonomo? Lo studente è autonomo e presenta un Isee proprio nel caso abbia capacità reddituale (fissata a 9.000 euro) o nel caso da almeno due anni abbia residenza diversa da quella dei genitori (ma deve vivere in un alloggio che non sia di proprietà di nessun membro del nucleo familiare di origine)
L’isee socio sanitario o Isee ristretto
L’Isee socio sanitario deve essere richiesto quando è necessario accedere a prestazioni socio sanitarie per persone non autosufficienti o con invalidità. Si tratta, ad esempio, di assistenza domiciliare, ospitalità presso strutture residenziali per chi non può essere assistito a domicilio.
Si tratta della tipologia di Isee meno nota, e serve quando non tutti i componenti del nucleo familiare devono essere considerati nella valutazione della situazione economica (proprio per questo motivo viene anche chiamato Isee ristretto).
L’Isee ristretto si basa su un nucleo familiare limitato ed esclude i soggetti che non influenzano direttamente la situazione economica del richiedente. Questa tipologia di Isee, oltre che per prestazioni socio sanitarie è necessario anche per le prestazioni accademiche (studenti universitari che aspirano a borse di studio ad esempio o corsi dottorati di ricerca).
Il nucleo familiare nell’Isee ristretto è composta dal beneficiario maggiorenne ed eventualmente dal suo coniuge e dai suoi figli maggiorenni e minorenni fiscalmente a carico.
Nel caso, invece di una persona maggiorenne disabile non coniugata e senza figli, che vive con i genitori, in sede di calcolo Isee può dichiarare solo i suoi redditi e patrimoni.
leggi anche
Come uscire dall’Isee familiare nel 2024?
Isee socio sanitario residenze
Per le prestazioni residenziali è richiesto il rispetto di alcune regole particolari. Quando è necessario il ricovero in una RSA o RSSA l’ospitalità non è carico del Servizio Sanitario Nazionale a meno che non ci sia un indicatore Isee fino a un certo limite. Proprio per questo motivo appare essenziale che sia valutata la capacità economica del richiedente ed eventualmente di chi dovrebbe farsi carico delle sue spese.
Nella compilazione di questo Isee, quindi, si tiene in considerazione il nucleo ristretto, ma nel calcolo dell’Isee si deve tenere conto anche della condizione degli eventuali figli del richiedente che non sono inclusi nel nucleo familiare: di questi figli entrerà nell’Isee socio sanitario residenze del genitore una componente aggiuntiva. In questo modo si riesce a differenziare la condizione della persona non autosufficiente che ha figli in grado di aiutarlo da chi, invece, non ha nessuno che possa sostenerlo per le spese di ricovero.
Isee corrente
L’ultima tipologia di Isee è riferita a quello corrente, ovvero un Isee aggiornato. Come è risaputo l’Isee ordinario prende a riferimento redditi e patrimonio dei due anni precedenti (per il 2024 quelli del 2022). L’Isee corrente consente di utilizzare redditi e trattamenti degli ultimi 12 mesi (in alcuni casi anche degli ultimi 2 mesi se si è verificato una interruzione dei trattamenti percepiti o se è intervenuta una perdita del lavoro, una sospensione o una riduzione delle ore).
L’isee corrente si può utilizzare quando ci sono state rilevanti variazioni del reddito o (solo a partire dal 1° aprile di ogni anno) variazione rilevanti della situazione patrimoniale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA