Conosci questo rimedio semplice contro l’umidità invernale? Come il sale può aiutare (o forse no) se ne metti una ciotola vicino alla finestra.
Durante i mesi freddi, molte persone hanno un problema tanto banale quanto comune: la condensa che si forma sulle finestre. Questo fenomeno avviene quando l’aria, calda e umida, entra in contatto con una superficie fredda (come il vetro) e si vanno a formare delle piccole gocce d’acqua. Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), la condensa non è solo una questione di temperatura in sé, ma più che altro di differenza tra la temperatura dell’aria e quella del punto di rugiada, cioè il punto in cui l’aria non può più trattenere il vapore acqueo e inizia a condensare.
Se non affrontato, questo accumulo di condensa ha tante conseguenze, tra cui umidità e muffa, rovinando i telai delle finestre e in alcuni casi anche minacciando la salute. In auto, per esempio, il problema è gestibile attraverso l’aria condizionata, che permette di ridurre l’umidità interna. Ma in casa, dove non sempre è presente un sistema di ventilazione forzata, affrontare il problema diventa più complesso.
L’esperimento del sale
Una soluzione semplice, a basso costo e molto popolare è quella di posizionare una ciotola di sale vicino alla finestra. Secondo l’esperto Andy Ellis su IFLscience.com, il sale ha una proprietà naturale che gli consente di assorbire l’umidità dell’aria, riducendo il livello di condensa sul vetro. Basterebbe, a questo punto, mettere del sale da cucina o del salgemma in una piccola ciotola o in un barattolo, adeguando la quantità in base alla dimensione della finestra.
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Questa soluzione non solo è economica, ma non richiede praticamente alcun impegno: basta letteralmente riempire una ciotola e posizionarla sul davanzale. Va detto che sale inizia ad assorbire il vapore acqueo solo a un certo livello di umidità, tuttavia nelle case particolarmente umide può essere comunque utile per tenere sotto controllo la situazione.
Il comportamento igroscopico del sale: perché funziona?
Il potere del sale di assorbire l’umidità è legato ad una sua caratteristica peculiare detta «comportamento igroscopico», come spiegato dall’ingegnere chimico John Francis Richardson. La deliquescenza è un processo in cui i solidi, come i sali inorganici (per esempio il cloruro di calcio), assorbono il vapore acqueo dall’aria fino a dissolversi in una soluzione salina satura. Quando la pressione di vapore dell’ambiente è elevata, il sale assorbe l’umidità e, a livelli critici, si dissolve. Tuttavia, se la casa ha un’umidità più bassa, come accade solitamente, il sale non sarà altrettanto efficace. Un’analisi del servizio tedesco di informazioni sui trasporti ha rivelato che il sale assorbe l’umidità in maniera significativa solo quando l’umidità relativa supera il 74% a 20 °C. Le abitazioni tendono invece ad avere un’umidità tra il 30% e il 60%, per cui soltanto le case con livelli di umidità superiori al 70% potrebbero osservare un’efficacia reale nell’uso del sale.
Altri metodi per ridurre l’umidità
Anche se il sale può contribuire a ridurre la condensa nelle aree più umide della casa, come cucina e bagno, non può rappresentare una soluzione definitiva. La ventilazione rimane l’arma più efficace: aprire le finestre anche solo per pochi minuti permette all’aria umida di fuoriuscire, riducendo l’accumulo di condensa. Le moderne finestre spesso includono prese d’aria integrate che facilitano questo processo, migliorando il ricambio d’aria senza bisogno di lasciare una finestra spalancata.
Alla fine, l’idea di posizionare una ciotola di sale vicino alle finestre è un trucchetto semplice che può offrire un piccolo aiuto per ridurre l’umidità in eccesso nelle abitazioni con problemi di condensa. Tuttavia, per un effetto duraturo, la ventilazione regolare e l’uso di deumidificatori restano le opzioni più efficaci. Per chi vive in case particolarmente umide, il sale può essere un alleato economico, ma è importante capire che si tratta più che altro di un supporto e non di una soluzione definitiva.
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