Molto spesso si sente parlare di acqua minerale, oligominerale e naturale. Ecco la differenza spiegata bene.
L’acqua è l’elemento più importante per il nostro corpo e ognuno di noi è composto da circa il 60% da acqua. È un qualcosa di fondamentale per la nostra sopravvivenza. Si dice che un uomo senza cibo può durare anche diversi giorni, senza acqua probabilmente morirà nel giro di pochissimo tempo. L’acqua non è tutta uguale. Se prima esisteva soltanto quella del rubinetto, adesso basta recarsi al supermercato per trovare sugli scaffali vari tipo di acque che si differenziano per le caratteristiche organolettiche. Esiste l’acqua naturale, minerale e oligominerale. Ognuna ha una composizione diversa. Vediamo le differenze.
Differenza tra acqua naturale e minerale
Il criterio principale per distinguere le acque è il residuo fisso, ovvero la quantità di sali minerali e oligoelementi contenuti in un litro di acqua dopo essere stata sottoposta a evaporazione a 180°. La prima distinzione da fare è tra acqua naturale e minerale. Molti pensano che per acqua naturale si intenda quella classica, liscia, ma in realtà non è così. Per acqua naturale si intende quell’acqua che viene imbottigliata così come esce dalla sorgente, quindi tutte le acque minerali lisce, gassate o effervescenti sono naturali se imbottigliate così come escono senza alcuna attività da parte dell’uomo. Il liquido deve avere origine da falde o giacimenti sotterranei incontaminati e profondi, batteriologicamente puri, non sottoposto a processi di disinfezione e dalle qualità benefiche per l’organismo.
L’acqua minerale ha un pH compreso tra 6,5 e 8,0. Se inferiore, pari o superiore a 7, l’acqua si definirà acida, neutra o alcalina. Più l’acidità è bassa, più l’acqua sarà dolce e il sapore gradevole. Vengono definite oligominerali quelle acque che hanno un basso contenuto di sali minerali. Il residuo fisso di acque oligominerali è inferiore a 500 mg/l e le rende ottime per il consumo quotidiano perché anche povere di sodio. Grazie alla piccola quantità di residuo fisso, sono consigliate per chi soffre di calcoli renali, per neonati e bambini piccoli.
Le acque minerali hanno un residuo fisso tra 500 e 1500 mg/l. Proprio per l’elevato apporto di sali minerali, sono molto indicate in questo periodo estivo, quando fa caldo e si suda molto per reintegrare l’organismo dei sali minerali espulsi con la sudorazione.
Ci sono poi acque che alla sorgente nascono naturalmente frizzanti e acque rese frizzanti per l’introduzione di anidride carbonica. Questo aspetto va specificato in etichetta: se è scritto naturalmente frizzante, l’acqua è frizzante senza intervento dell’uomo, se è scritto solo frizzante, l’acqua viene resa tale tramite un processo industriale di inserimento di anidride carbonica. L’acqua frizzante favorisce la digestione perché stimola la secrezione dei succhi gastrici funzionali al processo digestivo. Per questo può essere consigliata a quelle persone che soffrono di digestione lenta e pesante meno indicata nei casi di ipersecrezione gastrica.
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