Scuola, sul registro elettronico niente più voti visibili ai genitori: la sperimentazione in Olanda

Teresa Maddonni

7 Novembre 2024 - 20:15

Registro elettronico senza voti per i genitori degli studenti. La sperimentazione di una scuola in Olanda vuole ridurre l’ansia da prestazione nei ragazzi. E in Italia?

Scuola, sul registro elettronico niente più voti visibili ai genitori: la sperimentazione in Olanda

Una scuola senza registro elettronico è impensabile ormai, come anche una scuola senza voti. Un Istituto in Olanda, però, avvia la sperimentazione del registro elettronico senza voti visibili ai genitori per limitare l’ansia da prestazione negli studenti.

Se il registro un tempo era appannaggio esclusivo dei docenti, con la sua versione elettronica è diventato uno strumento nelle mani di studenti e genitori spesso eccessivamente legati alla necessità di conoscere in modo costante il voto attribuito alla prestazione scolastica, alle verifiche scritte e ancor di più a quelle orali.

Sacrosanta è la trasparenza, ma il liceo Jordan-Montessori Lyceumdi di Utrecht, nei Paesi Bassi, ha deciso di sospendere per un quadrimestre l’accesso in tempo reale ai voti del registro elettronico ai genitori. E in Italia?

Scuola, sul registro elettronico niente più voti visibili ai genitori: come funziona in Olanda

Per ridurre la pressione negli studenti dovuta all’accesso in tempo reale ai voti contenuti nel registro elettronico da parte dei genitori, il liceo di Utrecht ha avviato una sperimentazione che inizialmente doveva essere di un mese, ma che per volontà dello stesso consiglio dei genitori è diventata di dieci settimane. L’iniziativa è stata approvata dal 95% dei genitori.

Secondo il rettore della scuola olandese Geert Looyschelder l’ansia per i voti starebbe compromettendo lo sviluppo di alcune competenze come l’empatia e la flessibilità. Sostiene il rettore:

Il fatto che i genitori guardino alle spalle degli studenti causa solo stress. Nel nostro sistema educativo, ripetiamo sempre: “Hai il diritto di fare errori. È così che impari.”

L’idea di impedire per un breve periodo l’accesso ai genitori ai voti del registro elettronico è nata non solo dall’osservazione, ma anche da una ricerca interna alla scuola. La ricerca ha mostrato come per alcuni studenti il monitoraggio dei voti fosse assiduo. L’insegnante che ha condotto la ricerca, secondo quanto riporta Orizzontescuola.it, ha dichiarato che “i ragazzi tornano a casa e trovano i genitori seduti pronti per una conversazione sui voti. Questo è spaventoso.”

Il controllo costante aumenterebbe l’ansia negli studenti fin dalla secondaria di primo grado. L’ansia da prestazione, che in molti casi può sfociare in un vero e proprio disturbo che compromette l’apprendimento e il rendimento fino a determinare l’evitamento della scuola da parte dello studente, è un fenomeno in crescita tra i giovani che andrebbe arginato.

Scuola, registro elettronico inibito ai genitori: e in Italia?

Anche in Italia nel 2023 una scuola di Palermo, nello specifico il Liceo Scientifico Cannizzaro, per un periodo ha inibito ai genitori l’accesso ai voti sul registro elettronico. La misura è stata introdotta in una classe sperimentale e pertanto i genitori hanno potuto visionare i voti sul registro solo a ridosso degli scrutini di gennaio e alla fine dell’anno scolastico.

Anche per la scuola di Palermo l’obiettivo è stato quello di ridurre l’ansia da prestazione negli studenti e molti hanno accolto la sperimentazione con estremo favore. Non avere accesso costante e in tempo reale ai voti sul registro elettronico non equivale per le famiglie al non essere informate del rendimento scolastico dei figli, ma vuole rendere il processo di apprendimento più sereno e produttivo.

Ricordiamo, infatti, che la scuola da sempre è aperta alle famiglie con gli incontri tra genitori e docenti e sono le stesse scuole che, in caso di uno scarso rendimento scolastico e di gravi problemi, contattano prontamente le famiglie degli studenti interessati.

Forse una sperimentazione di questo tipo, estesa anche agli altri istituti del Paese, potrebbe rendere più serena la vita scolastica dei giovani.

Argomenti

# Scuola

Iscriviti a Money.it