Tornerà questa sera lo spettacolo della Stazione spaziale internazionale che passerà sull’Italia. Vediamo a che ora e come fare a vederla.
Occhi all’insù questa sera per tutti gli amanti del cielo perché succederà un evento molto bello. La Stazione spaziale internazionale tornerà a fare capolino sull’Italia. Un passaggio che sarà visibile ad occhio nudo, meteo permettendo.
Si tratta di un evento assolutamente da non perdere che durerà al massimo 5 minuti e che non capita di vedere tutti i giorni. Ecco a che ora avverrà il passaggio e come fare a vederlo.
Stazione spaziale internazionale: a che ora passerà sull’Italia:
L’appuntamento è per questa sera 26 luglio. A partire dalle ore 22.24 la Stazione spaziale internazionale inizierà il passaggio sul nostro paese. Un passaggio che durerà circa 5 minuti, fino quindi alle 22.30 e avverrà da nord ovest a sud est.
Ovviamente il passaggio non avverrà in tutta Italia nello stesso momento. Per conoscere con precisione l’esatto orario di passaggio della Stazione spaziale internazionale è possibile visitare il sito della Nasa Spot The Station dove inserendo la località desiderata, uscirà l’orario preciso del passaggio.
Come vederla
Il passaggio sarà visibile ad occhio nudo, meteo permettendo. In caso di cielo stellato la visione sarà ottimale ma se il cielo dovesse essere coperto da nuvole allora purtroppo saremmo costretti a rinunciare. Ad occhio nudo sarà possibile vedere l’ISS spostarsi da un lato all’altro. Con un binocolo o un telescopio ovviamente lo spettacolo sarà ancora più entusiasmante.
Riconoscere e distinguere la Stazione spaziale Internazionale dalle stelle non sarà molto difficile. Essa apparirà come un puntino luminoso nel cielo ma non brillerà come una stella e in più si muoverà in modo molto veloce.
Che cos’è la Stazione spaziale internazionale
Si tratta di una stazione spaziale in orbita terrestre bassa utilizzata soprattutto per scopi scientifici. L’idea di unire varie stazioni spaziali nazionali con una internazionale avvenne nel periodo della Guerra Fredda. Oggi il progetto è congiunto e vede la partecipazione di 5 agenzia spaziali: la Nasa, l’europea Esa, la russa Rka, la giapponese Jaxa e la canadese Csa-Asc.
La struttura con oltre cento metri di intelaiatura è visibile ad occhio nudo dalla terra. Viaggia a circa 27.600 km/h completando 15,5 orbite al giorno. Si trova in orbita ad un’altezza compresa tra i 330 e i 410 km. In 30 anni di utilizzo si stima siano stati spesi 100 miliardi di euro per il progetto che vede lo stazionamento per diversi mesi di un gruppo composto da 2 a 7 astronauti.
In diverse occasioni l’ISS ha accolto anche astronauti italiani come Luca Parmitano o Samantha Cristoforetti. Lo scopo principale della stazione è principalmente quella di un laboratorio di ricerca scientifica. Essendo una piattaforma a lungo termine e in assenza di peso è possibile condurre diversi esperimenti di lunga durata. La presenza di un equipaggio permanente permette inoltre di monitorare, integrare, riparare e sostituire gli esperimenti e le componenti della stessa navicella spaziale.
I campi di ricerca variano dalla ricerca sull’uomo, la medicina spaziale, la biologia, la fisica, la scienza dei materiali, l’astronomia e la meteorologia.
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